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La mia prima straniera... è svedese

Inserito da mt-run il 14/05/2008 alle 23:31 nella sezione strada

No, non si tratta di un sogno adolescenziale.

Dopo qualche anno di gare, non mi ricordo più bene perché ho iniziato.
Quello che è certo e che mi sono appassionato alle manifestazioni podistiche, alle maratone in particolare, per quel misto di sport e calore umano, per quel carico di sensazioni che mettono in campo, sulla strada.

Prendi un grande numero di persone. Prendi uomini e donne; prendili giovani e anziani. Prendili esperti o alle prime armi. Prendili in varie città, con diversi accenti o lingue. Radunali e soffia in loro la voglia di farcela, di riuscire, di arrivare. Avrai una maratona.

Chiunque sia lì ha delle caratteristiche, dei tratti comuni: impegno, costanza, dedizione, voglia di sfidarsi, una certa visione epica della vita. E′ gente che non si accontenta, che cerca qualcosa e che, in ogni caso, si diverte.

Non so se sia una forma di proiezione delle mie sensazioni, che mi dà una visione distorta della realtà. Io, comunque, li sento tutti amici.
Percepisco un senso di comunanza, di somiglianza. E′ quello il branco di cui mi sento parte. E poi c′è il folclore, l′aspetto più ludico.

Non dico di provare interesse per quelli che si vestono da Elvis Presley o che se la fanno tutta con un cappello da giullare in testa. Ma l′ambiente è simpatico.

E così, per parafrasare Humphrey Bogart: "Ehi! Questo baccano… che succede?" "E′ la maratona bellezza!".

In fondo, quando sei in mezzo a quelle migliaia di persone, non senti più confini, provenienze; non contano le ragioni della geografia. Ti senti un cittadino del paese di Maratona, in mezzo a tanti altri suoi abitanti, convenuti per l′adunata generale.

Per me è questo, questo colore, questo calore, questa patria eterogenea che mi ha portato a cercare una maratona oltreconfine.
Che se no, parliamoci chiaro, sempre 42,195 km sono!

La faccio breve. E′ da un paio d′anni che cerco di iscrivermi alla maratona di Parigi. (New York me la tengo lì, prima o poi sarà anche il suo momento).

Anche quest′anno ho aspettato troppo e i 35.000 pettorali erano già esauriti.
Ma ero determinato ad avere la mia prima... straniera e così mi sono messo febbrilmente a cercare sui calendari finché ho trovato lei.
Bella, misteriosa, affascinante. Un po′ fuori dall′ordinario, magari non così nota, ma che promette di ripagare generosamente chi la vorrà conoscere.

E′ stato subito amore e, dopo un rapido giro sul sito, mi sono proposto… e la mia iscrizione è stata accettata. Saremo in 18.000, ma non sono geloso. L′amore per la maratona non è possessivo; meglio se saremo in tanti: so che lei è d′accordo.

La gara si correrà il 31 maggio, sabato, alle 14.00. Anche questo, non so perché, mi sembra una figata. Subito dopo l′iscrizione è partita l′organizzazione e sarà Super-Weekend, complice un meravigliosamente ben collocato lunedì 2 giugno.

Sulla città non so ancora dirvi nulla, sto prendendo informazioni.
Del percorso ho letto da qualche parte che è considerato uno dei più belli al mondo.
Quindi no, non si tratta di un sogno adolescenziale. E′ un sogno e basta. (La svedese, intendo).

Mario.

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Commenti
  • Franz.Rossi 15/05/2008 alle 08:27:21 rispondi
    Bravo Mario
    E' così che si fa: si cavalca un sogno, si decide e si parte.
    Sono certo che sarà una bella esperienza, aspettiamo di viverla con te attraverso il racconto
    Franz
  • livia.ferrari 15/05/2008 alle 16:12:56 rispondi
    fa piecere sapere che le motivazioni che orientano le nostre scelte spesso sono condivise anche da altri: ebbene, ti potrà sembrare strano, ma anch'io volevo la mia prima ...straniera e cittadina, (volevo anche che non fosse molto nota e volevo iscrivermi da sola). mi domandvo perchè..qualche risposta me la sono anche data..ma la cosa più importante è che stato bellissimo...all'altezza delle aspettative, davvero la realizzazione di un sogno affatto adolescenziale.
    livia
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