TriSprint di Villafranca e DuaSprint di Rivergaro

Cinque gare in quattro giorni: 13 Road in gara con ottimi piazzamenti e, soprattutto, con un movimento, un entusiasmo ed una partecipazione che ormai sembra inarrestabile.

Di Andora, Marina di Pisa e Bergamo avete già avuto notizia nei precedenti post; non appena disponibili pubblicheremo le classifiche complete.

Vi racconto brevemente delle due alle quali ho partecipato io; a Villafranca eravamo in tre: il Capt., il Grigio e Tri-Vasco.

Chi aveva già corso questa gara ci aveva annunciato un percorso senza particolari difficoltà e così è stato, a parte il fatto che anche in mezzo alla pianura padana ti ritrovi sempre qualche collinetta che sembra sbucata dal nulla.

Eravamo in tre batterie differenti, quindi l′analisi delle nostre prestazioni sarà fatta classifiche alla mano (non ancora pubblicate!); per conto mio devo registrare finalmente una buona prestazione a nuoto, che mi ha consentito di infilarmi nel gruppo dei primi in bici e galoppare solitario al traguardo, precedendo tutti i miei compari di batteria. Il Grigio si è aggiudicato il premio per il primo posto di categoria, mentre di Tri-Vasco, che ha corso senza cronometro, non possiamo far altro che annotare i lividi sulla faccia per le botte prese in piscina e una caduta in bici, per fortuna senza conseguenze, presumendo comunque un buon riscontro cronometrico.

Eravamo invece cinque tri-Road al via a Rivergaro (capt., Roberto Russo, Artiglio Sigona, Gian Pittoni e Luis Iabichella) per questo bellissimo duathlon sprint sulle colline piacentine.

Forte dell′esperienza dello scorso anno, al ritiro pacchi gara, tranquillizzavo incoscientemente Roberto e Artiglio sulle scarse difficoltà della frazione ciclistica, venendo immediatamente sbugiardato dalla ricognizione del percorso che, a differenza dello scorso anno, vedeva il tracciato bike inerpicarsi per 1,5 km sulla collina ove il paese è appoggiato.

In gara questa durissima salita, da percorrere "ben" due volte, ha consentito ad uno strepitoso Roberto di rimontare il Capitano e concludere la frazione in bici insieme a lui. Ottima come sempre anche la prova di Giancarlo e Luisella (secondo e prima di categoria) e di Artiglio, che, in salita, ha pagato interessi da usuraio su qualche chilo di zavorra che deve ancora eliminare.

Null′altro da aggiungere, se non ribadire che il tri-Road si sta affermando come una delle realtà più presenti nel panorama agonistico della multidisciplina.

W il Tri Road
Capt.ale