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4.20.2008: Il T-Day

Inserito da Tri-Vasco il 21/04/2008 alle 10:44 nella sezione triathlon

"Figli del Road, fratelli miei! Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore! Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, e abbandoneremo ogni legame di fratellanza, ma non è questo il giorno!"

Con questa frase mi ero autocaricato prima dell'esordio nel Duathlon di Pella qualche mese fa e stamattina questa stessa frase mi riecheggiava nella mente nell'incitare le Tri-Ladies prese a dare spettacolo in piscina, in attesa di partire a mia volta. Perchè il tri-battesimo ha tributato a me - e non solo - grande tensione, qualche paura, qualche dubbio e un bel pò di tremarella a voce e mani.

Però da oggi qualcosa è cambiato, un sogno si è finalmente realizzato. Guardo la marchiatura "335" sulla spalla e sul polpaccio (tra l'altro ustionati a causa del sole) e provo un'incredibile senso di orgoglio. Vorrei che non se ne andassero più via, di certo non ci darò dentro con olio di gomito perchè scompaiano, anzi. Voglio godermeli il più a lungo possibile. Una scintillina è ri-scattata nella mia testa, mi ha indicato di nuovo la strada,mi ha dato una nuova consapevolezza. Non esagero nel dire che da oggi sono una persona nuova, ancora più determinata, ancora più convinta.

Parliamo un po' della gara, allora.
Partiamo dal nuoto. Botte da orbi, così come mi era stato preannunciato e in cuor mio un po' speravo. Conto nove sgraffiate tra gambe e braccia, un numero imprecisato di schiaffoni presi e dati, una frazione fatta discretamente (rapportata alle mie possibilità, ovviamente). Una mischia giocata dal mio punto di vista secondo le regole del "gioco duro ma leale", che non può che darti quella carica in più per non tirarti indietro, se hai la "mente giusta". E oggi l'avevo, oh si se l'avevo. Finita la frazione vedo che i due compagni di corsia davanti a me occupano gli i due punti di uscita a fianco del blocco di partenza, arrancando. La scintilla scatta, "non è questo il giorno" mi ripeto. E allora passo dall'unico varco possibile: il blocco di partenza. Allora mi arrampico fisicamente sul blocco di partenza ed esco prima dei due compagni di ventura.

Passiamo alla bicicletta. Una volta passato da "marziani" per me quali il nostro fresco Campione Sociale Paolo, mi ritrovo ad affrontare la salita. Ed in lontananza vedo altri concorrenti che paiono alla mia portata. "Non è questo il giorno", così mi alzo sui pedali e ci meno, ci meno di brutto, ci meno tutto quello che ho. Ed incredibilmente li infilo tutti, uno dopo l'altro. Roba da non crederci, io che ad oggi ne ho sempre prese (allora c'è qualcuno più scarso di me :D). Scollino in solitaria e memore dei consigli ricevuti aspetto che arrivi un gruppetto per tirare assieme gli ultimi quindici chilometri. Detto fatto, ci mettiamo a menare in quattro e la frazione passa tranquilla. Titubo staccandomi l'ultimo chilometro, cercando di decidere come affrontare il cambio.. lasciare le scarpe attaccate, sapendo che in prova mi sono già schiantato enne volte? Prendermela tranquilla? Sono oramai a 500 metri.. Che fare? "Non è questo il giorno", allentiamo gli strap, fuori i piedi e via. Tutto fila liscio.

Infilo le scarpe e via, mancano solo gli ultimi 5600 metri. Le gambe girano, oh se girano. E come non potrebbero? In lontananza vedo la tri-road-curva già pronta a fare il consueto macello, ci sono dei gradini davanti a me che salto di slancio, Claudia mi urla che è il caso che mi chiuda il Body (ehm...ops...). Ora è giunto il momento di dare ancora di più tutto, senza scuse, no mercy, no fear. Ne passo uno, due, tre... Continuo a menare con tutto quello che ho. Come non potrei, come posso tirarmi indietro? Incrocio Gian, poi Paolo, poi Stefano, ci diamo un cinque al volo e ci urliamo addosso qualcosa per caricarci (robe mai viste, almeno dalla mia prospettiva). E via ancora, e via andare nel passare concorrenti. Incredibile. Arrivo al chilometro 4, ne supero un'altro paio, ma uno mi rimane addosso. Sento il suo fiato sul collo. "Non è questo il giorno", caro mio. Decido di provare la follia. Darci tutto, milleseicento metri alla morte, dopo un'ora e dieci di gara tirata. Se il cuore o le gambe non sono d'accordo, che cedano pure, che si comportino da perdenti. Io ho smesso di sentirle bruciare, ho finito di ascoltare i battiti. Io a quella velocità ci arriverò al traguardo, dovessi farmela sui gomiti (penseremo eventualmente poi come possa essere logisticamente possibile). Non ho nuotato, pedalato e corso fin qua per non dare battaglia. Il fiato sul collo svanisce, la strada scorre sotto le suole che è una bellezza, riprendo addirittura Stefano a qualche centinaio di metri dal traguardo. Incrocio (con rituale saluto) il Capitano, che mi ringhia addosso un paio di "Auw!" impetuosi (immagine che personalmente mi porterò via come cartolina dell'intera esperienza, non me ne voglia nessuno), e Max, con il quale ci eravamo "salutati" facendo una bagarre di riscaldamento in piscina, così giusto per farmi capire cosa mi stava aspettando. E finalmente arrivo, per la mia prima volta arrivo.

In un'istante mi passano nella testa le giornate passate in piscina, le uscite in bicicletta degli ultimi mesi, i chilometri di "sgrufolamento" (ossia corsa con un'andatura modello cinghiale incavolato, con versi annessi) alla Montagnetta, all'Idroscalo, al parco della Snam, allo schifossissimo parchetto di Corsico sotto sole, vento, nubifragi, nebbia... E finalmente queste immagini si incastonano in un disegno armonico, perfetto, coerente, scintillante, irresistibile. E nel frattempo mi ripeto e mi riassaporo quante e sopratutto quali volte, negli ultimi dieci anni, ho sognato questo momento. Fantastico, non ho parole

Beh che dire, il Triathlon è un'esperienza totalizzante, non ho dubbi a riguardo. E'intrigante, impegnativa, esigente, str***etta magari, ma paga, paga tanto, paga mille volte quello che ci metti sul banco. Cari Tri-Rookies - come me- per una volta vi chiamo io a raccolta. Venite, venite! Lasciamo da parte i dubbi, le paure, le incertezze, ma diamoci dentro ancora una volta, tutti assieme, sul campo, mettendoci la testa ovviamente. Alla fine - per come la vedo io - la triplice ci richiede nient'altro che sudore e passione e ad oggi contandone i secchi raccolti mi pare che non sia un problema. Per cui vi aspetto in zona di cambio, perchè io lì sarò, più convinto di mai, dovesse cascare il mondo.

"Non è questo il giorno.. ma è stato oggi IL giorno!"

W il Tri-Road, AUW!
Tri-Vasco

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Il più tamarro di Busto Arsizio
Il più tamarro di Busto Arsizio
Commenti
  • IM-ale 21/04/2008 alle 10:52:03 rispondi
    Grazie Andrea!
    Ho avuto il privilegio di essere il primo a leggere questo tuo fantastico racconto. Devo fare i complimenti a te, a Stefano e SuperPaolo, ovviamente, che alla prima esperienza avete subito interpretato la triplice nel migliore dei modi.
    Peraltro hai fatto una terza frazione di corsa veramente notevole!
    Alla prossima
    W il tri-Road
    capt.ale
  • marcog 21/04/2008 alle 11:03:37 rispondi
    Grande Andrea doveremmo eleggerti portavoce dei Rookies.

    Ci vediamo a Levanto
  • feda 21/04/2008 alle 12:36:56 rispondi
    Grandissimo!!!!
    Giornata spettacolare! E ti posso assicurare che ogni volta è la stessa emozione.
    complimenti per la grinta!

    feda
  • MaxMauro 21/04/2008 alle 12:45:53 rispondi
    fantastico Andrea!
    Complimenti per il racconto e per l'ottima prestazione. Oggi possiamo anche saltare l'allenamento in piscina...non è questo il giorno!

    Ciao
    MAurizio
  • Tortellone67 21/04/2008 alle 13:45:49 rispondi
    Onore al Tri-Vasco-portavoce-dei-rookies
    Racconto perfetto, scritto come se fosse stato rubato dalle nostre menti di rookies grazie ad un dono telepatico che evidentemente ti appartiene.
    E ora, più di prima, conto i giorni del mio Tri-debutto (non trascurando l'impegnativo Sirone che ci aspetta domenica) sapendo cmq di non poter competere con la tua "famelica" Tri-grinta ... "Questo sarà in NOSTRO giorno".
    W il Tri-Road
    Bruno
  • artiglio 21/04/2008 alle 14:18:19 rispondi
    Ti aspetto al debutto in acque libere
    Se è questo quello che esprimi nuotando in piscina la frazione di nuoto, chissà cosa ne viene fuori quando saremo in libertà in acque libere! E con i nuovi mutini dell'Artigiano da sfoggiare.
    Complimenti a tutti i TRI-ROOKIES
    Artiglio
  • La Tri-Zia 21/04/2008 alle 14:33:39 rispondi
    C'est super!
    Così avrebbero detto i nizzardi con cui ho corso questo week end!
    Ti ho pensato tutte le volte che ho incrociato una squadra di triathlon, ma soprattutto quando la mattina della partenza, un gruppo di IRONMAN è arrivato filato in bici con tanto di caschetto, maglia e calzoncini e ha simulato una zona cambio vicino al deposito borse.
    Mi sono detta -Un giorno anche il mio Tripote, sarà uno di loro.-
    Questo NON è il giorno, ma Andrea stanne certo, IL GIORNO verrà!
    Un abbraccio, la tri-zia, tri-fan, VaLeRia.

  • gioale 21/04/2008 alle 15:50:04 rispondi
    Non ti ho visto..
    ..però ti immagino in quella corsia a prendere e dare schiaffoni, e non invidio i tuoi occasionali compagni "vittime" della tua esuberanza ed entusiasmo, non ti ho visto ma ti immagino scalare quel blocco di partenza, magari mettendo un piede sulla testa di quello a fianco, non ti ho visto e proprio non ti immagino aspettare in discesa l'arrivo di altri da dietro, tu non sei uno capace di aspettare. Invece ti ho visto e bene, in auto, quando ci siamo salutati, con le braccia allungate sul volante e la testa reclinata in avanti, proprio come sulle protesi della tua bicicletta, nella tua mente la gara non era ancora finita, anzi, non volevi che finisse,...era rtoppo bella!!! il grigio.
  • spacecitizen 21/04/2008 alle 16:24:52 rispondi
    costa crociere

    avete presente la pubblicità di costa crociere in cui i turisti ritornati dalla crociera piangono per ogni dettaglio che li riporti alla vacanza?
    ebbene mi pare di vivere la stessa scena nel mio ufficio, con i colleghi che si lamentano pigramente della pioggia mentre io mi sento il viso in fiamme per il sole preso mentre schizzavo a mille giù per le discese in bici e gli occhialini da nuoto che sbattevano ancora appesi al collo...
    sorrido e penso al 351 che ho ancora tatuato sul polpaccio sinistro.
    stefano
  • Tri-Vasco 21/04/2008 alle 16:40:26 rispondi
    che dire...
    ...grande Stefano! Vedi, quando ieri all'andata mi dicevi a bordo della Uovomobile: "Ma vuoi farti un triathlon alla settimana?" e io ti dicevo: "Beh si.. Averne saltato uno per fare la Stramilano già mi ha quasi fatto uscire di testa".. Beh temo (o spero, dipende solo da te) che oramai ci sia finito dentro pure tu. Ci vediamo a Sirone, non sto nella pelle nell'attesa di provare questa nuova avventura!
  • sara.belotti 21/04/2008 alle 18:41:34 rispondi
    SONO ORGOGLIOSA...
    di dire in giro che mi alleno con te.. non credo di esserti stata di aiuto nella preparazione, ma tu di sicuro lo sei nel darmi una motivazione e la grinta necessaria ad affrontare le difficoltà (sportive e non solo..)!vorrei avere anche solo un pizzico della tua determinazione.. keep fighting!!Tri-Sara
  • Trinks 21/04/2008 alle 20:10:27 rispondi
    che bello!!
    Grande Andrea!! e grandi Tri-roads! La Stramilano e la gara di busto hanno segnato il mio ginocchio.. la settimana trascorsa a Liverpool mi ha tirato un po' fuori dai giochi.. Alla prossima non mancherò! Con una pubblicità così come si può mancare?!?! Alla prossima e viva il Tri-road!!Daniele
  • lorber 22/04/2008 alle 08:11:57 rispondi
    Che grinta!
    Entusiasmante! Coinvolgente! Travolgente!
    Se non fosse che arriverei alla fine della frazione di nuoto quando gli altri iniziano la frazione di corsa mi verrebbe voglia di provare anche a me la triplice...
    Grande Andrea!
    Lorenzo
  • Tri-Vasco 22/04/2008 alle 09:23:17 rispondi
    Tutto qua il problema?
    Lorenzo è molto semplice: "duathlonizzati", al più presto! Vedrai che te ne aspettano delle belle.
  • carlad 22/04/2008 alle 10:52:50 rispondi
    i tuoi racconti hanno la capacità di farci vivere la gara come l'hai vissuta tu per la carica e la spinta interiore che ci metti... continua così. il tuo tri-sogno ti porterà ancora più lontano, ti porterà a vivere momenti di immensa emozione. noi della tri-road-curva faremo sempre un gran macello e ci emozioneremo sempre con i tuoi racconti.
    GRANDE ANDREA!
  • artiglio 22/04/2008 alle 13:29:32 rispondi
    il problema è che russi
  • Tri-Vasco 22/04/2008 alle 14:41:45 rispondi
    Non è che russo...
    ... ma prendo esempio da Iron3Max :D
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