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ROAD … "Run the Planet" … : CRACOVIA

Inserito da mbell1957 il 20/04/2008 alle 22:33 nella sezione storie

Parafrasando l′omonimo sito internet, nei giorni scorsi, approfittando di un breve soggiorno per lavoro a Cracovia, nei ritagli di tempo (il che significa la mattina prima delle 8.00 e il pomeriggio dopo le 18.00) ho girato in lungo e in largo questa bella città per l′appunto correndo: senza una mappa, senza una meta precisa, solo "correndola" per il gusto di farlo.

E così facendo mi sono ritrovato, correndo sulla bella pista ciclabile asfaltata lungo il fiume Vistola, ad intercettare sull′asfalto prima un segno "KM 35" e poco dopo un "KM 36" … ah ! … ma allora è un vizio … anche qui si maratoneggia !

La curiosità mi ha fatto scoprire che tra un paio di settimane ci sarà la 7ma edizione della CRACOVIA MARATON (http://www.cracoviamaraton.pl/pliki/Trasa_pdf.pdf) … certamente un′occasione ghiotta per abbinare una performance sportiva alla visita ad una città che merita. Buono a sapersi per il prossimo anno.

Però girando a casaccio, tra foto di Papa Wojtyla e chiese e palazzi in stile mittel-europeo, ho anche trovato una croce alla memoria delle vittime della strage nazista di Kathyn (1940) dove furono trucidati migliaia di soldati ed ufficiali dell′esercito polacco che si erano arresi all′esercito invasore. Una strage dimenticata, di cui si è ricominciato a parlare solo alla fine degli anni ′80.

Anche per questo è bello girare correndo una città nuova senza una meta precisa: senza volerlo si trovano segni, scorci che ti sembra di aver già visto, si incontrano persone che corrono anche esse e ti salutano.
E sembra quasi di essere a casa.

Massimo

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La croce in memoria delle vittime della strage di Kathyn
La croce in memoria delle vittime della strage di Kathyn
Commenti
  • piter 21/04/2008 alle 17:44:16 rispondi
    Storia e ... metafisica
    Caro Massimo, grazie per questa tua testimonianza, che dimostra con grande semplicità e chiarezza come la corsa sia un incontro con la natura e con la storia per quello che ci porta a incontrare e per gli ambienti che attraversiamo e al tempo stesso uno stato di sospensione trascendentale al quale ci porta il correre in sè, senza neppure avere una meta precisa, soltanto "per il gusto di farlo", appunto, e per quello che vi troviamo, dentro e nello stesso tempo oltre noi stessi. Ciao, a presto. piermario
  • IM-ale 21/04/2008 alle 18:12:50 rispondi
    Stop!
    In mezzo ad orde barbare di agonismo, non tanto è bello, quanto opportuno fare una sosta e guardarsi in giro. E se non siamo capaci di farlo da soli, c'è sempre qualche Road che lo fa per noi. Anche questo è il bello di essere in tanti.Grazie Massimo, domani alla montagnetta magari facciamo qualche 1.000 insieme!!!W il Roadcapt.ale




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