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Confessione di un aspirante duatleta

Inserito da Andrea il 10/03/2008 alle 11:54 nella sezione triathlon

Mi sono a lungo chiesto se fosse meglio tenere per me quanto vado a scrivere o se lasciarlo uscire così che altri lo potessero leggere, magari passando per "esaltato" o che altro. Sta di fatto che alla fine è venuto fuori.
E' una piccola avventura di sport di una persona piccola, dai miseri risultati.
Però ne vado "orgoglioso", soprattutto perchè non è finita, ma è solo cominciata.

Il triathlon è la mia grande passione nascosta da poco prima delle Olimpiadi di Sidney '00, quando si è manifestato al grande pubblico che - come me - ne aveva sentito parlare solo in maniera "mitica" in un turbinio di termini strani: Ironman, una gara alle Hawaii in cui gente che nuotava, andava in bicicletta e poi correva tutto nello stesso giorno. All'epoca avevo un'avversione viscerale per la corsa, reputandola una disciplina troppo fine a se stessa... di conseguenza non ho mai cercato di interessarmi più seriamente nè tantomeno mi sarei mai visto in un campo da gara.
"E' un vero peccato che ci sia da correre", mi ripetevo.

Il destino saggio e beffardo mi ha però fatto incontrare M., socio Road, il quale ha cominciato a mettermi più di una pulce nell'orecchio sul provare ad andare a correre.
E così dieci mesi e venti chili fa provavo la mia prima corsetta al parco.
Cinque-dieci minuti di pura agonia, da trasmettermi un tale schifo guardandomi allo specchio da farmi ritornare a correre il giorno dopo ed il giorno dopo ancora, nonostante i dolori a tutto il corpo.
Nel frattempo veniva fuori la bella stagione e in pausa pranzo si comiciava ad andare in piscina per alleviare un poco il corpo dalla calura.
E anche lì la tragedia aspettava... vedermi agonizzare dopo 200 metri stile pensando che fino ai 15 anni gareggiavo anche sui 200/400 misti.
"Questo è troppo", mi dissi.
E così ritornai in piscina il giorno dopo, ed il giorno dopo ancora.

Piano piano il gusto di fare attività fisica riprendeva possesso della mia mente.
Ogni giorno in piscina in pausa pranzo e una corsetta la sera, giorno dopo giorno...
E il sabato o la domenica l'immancabile uscitina in bici "parrocchiale".
Il pensiero del "mah potrei anche provare un triathlon, una volta nella vita" cominciava a balenarmi della testa. Ed eccolo tornare, il destino.
Il buon M. mi rimetteva a ottobre la pulce nell'orecchio: "Ma sai che al Road fanno Triathlon? Passa in sede, un venerdì".
Beh mi ha preso il panico.
Non avevo più scuse, quantomeno per provare.
Potrò? Non potrò?
Mettetevi un attimo nei miei panni: l'occasione della vita vi si presenta lì, nitida, pulita, facile.
L'occasione che state aspettando da 10 anni.
Coglierla? Non coglierla? Non "ve la fareste un po' sotto"?
Beh io l'ho colta, per fortuna mia...e dopo una decina di gare tra cross/duathlon/strada corse per il Road, mi sono fatto una prima idea di massima di quante cose ho da imparare, da migliorare, da consolidare.
E soprattutto metto in cascina tutto quello che sto imparando, grazie a tutti i suoi membri ed in sincerità - non ruffianeria - al loro esempio.

Oggi la corsa, la bici, il nuoto sono diventati qualcosa di più di un hobby, ma una vera necessità, una voglia dentro fortissima, un "pugno nello stomaco".
Non riesco a stare un giorno senza farmi almeno una nuotata di un'oretta.
Meglio se poi condita da una corsetta :D.
Io il Road me lo sento dentro, forse sarò presuntuoso, ma è così.
Lo sento come un grosso cuore pulsante, che batte e ribatte forte ed impetuoso, che mi impone di non mollare mai, di guardare avanti con grinta e fiducia, di cercare di migliorarmi continuamente ed al quale voglio dedicare sul campo ogni respiro, ogni goccia di sudore e di sangue che uno "scarsone" come riesca a mettere nella causa.
E se qualcuno si dovesse chiedere il perchè, beh gli direi di provare un solo duathlon.
Di vedere cosa si prova a farlo, a viverlo e soprattutto a finirlo.
Io non riesco minimamente ad immaginare lo stato di esaltazione e gratificazione che toccherò quando le distanze si allungheranno e si comincerà con il "mio" nuoto.
Posso solo immaginarlo.
Ma ho già avuto dimostrazione che la mia immaginazione è di molto inferiore alla realtà dei fatti.
E se tra tre/cinque/dieci anni avrò mai la grazia di portare a termine l'avventura sportiva più bella - non credo di dover spiegare a cosa mi riferisca - beh allora potrò dire di aver ripagato il mio debito con il "grande cuore".
Ma fino ad arrivare a quel giorno, ci sono ancora un'infinita di chilometri da mettersi alle spalle.
Ci sono tante zone cambio, tanti viaggi, tanti incitamenti, tante facce, tanti battiti, tanti fiatoni, tanto sudore, tanto vento, tanto freddo e tanto caldo (speriamo), tanta acqua.
Ma come diceva una canzone famosa: "If I can see it, then I can do it".

Non ho la presunzione di sapere cosa sia il triathlon.
Posso però dire cos'è sento sia per me adesso.
E' allenarsi con incredibile motivazione durante la settimana perchè sai cosa ti aspetta la domenica, curarsi la borsa il giorno prima, piegarsi bene il body e preparare tutta l'attrezzatura.
E' andare a "parlare" un po' con la bicicletta, cercare qualche regolazione nuova, controllare che sia tutta a posto (magari chiedendole che non si buchi una gomma tirandola giù dall'automobile :D).
E' arrivare alla mattina alla zona di cambio, riporre la bici e dirle "Ci vediamo dopo!".
Per poi ritrovarla ad aspettarti lì dove la si è lasciata, farsi un bel giro, gustarsi per bene il panorama attorno e la fatica che brucia le gambe, ritornare in zona cambio e dirsi: "Coraggio, manca solo l'ultimo sfrozo!".
E infine arrivare e sentirsi un Dio, perchè si ha la consapevolezza di aver portato a termina una cosa che per la comune cultura è ancora "non convenzionale"...
Non voglio dire che sia più bella o più brutta, più facile o più difficile, quello sta alla persona giudicarlo....
Ma semplicemente diversa, unica, mitica, bellissima!

W il Tri-Road!
Andrea

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RRCM-T Team - Duathlon di Cumiana
RRCM-T Team - Duathlon di Cumiana
Commenti
  • Franz.Rossi 10/03/2008 alle 11:55:27 rispondi
    Grande Andrea
    soprattutto l'ultima parte è davvero perfetta.
    Anch'io mi sono trovato a salutare la bici ogni volta che entro nel garage, anch'io ho pensato prima dell'ultima frazione "e' finita ormai"...
    Grande racconto.
    Grande cuore
    Franz
  • Valeria.Pizzati 10/03/2008 alle 12:55:18 rispondi
    Andrea,
    hai descritto la nascita della tua passione con precisione, maestria e con un notevole tocco personale: ne è venuto fuori un racconto incredibilmente coinvolgente.
    I miei complimenti non solo per quanto ti alleni, ma per lo spirito col quale lo fai e per come trasmetti le tue emozioni a chi ti sta vicino.
    Hai molta strada davanti a te, ma sei anche destinato a "farne" tanta!
    In bocca al lupo per tutto!
    V.

  • ultimokilometro 10/03/2008 alle 12:56:45 rispondi
    complimenti
    Il tuo post è davvero emozionante, mi hai lasciato senza parole. Complimenti per tutto, per la passione per la grinta e per il modo in cui le hai espresse con le parole.
    Bravo,

    Ultimokilometro.
  • Tortellone67 10/03/2008 alle 13:20:28 rispondi
    Grande Andrea
    ... e non essere modesto .... secondo duathlon e già sul podio di categoria .... vista la tua grinta e le tue motivazioni così ben descritte già vedo (in un non troppo lontano futuro) un passaggio di consegne dei galloni di capitano ..... ;-)
    E quando arriveranno le gare di triathlon okkio .... che anch'io ti darò filo da torcere (dalla partenza fino al bagnasciuga ..... ihihihih)
    W il Tri-Road
    Bruno
  • gioale 10/03/2008 alle 13:25:17 rispondi
    GRANDE ANDREA
    vedi Andrea, io sono un vecchio triathleta, vecchio per età (62) e anche per militanza, sono 24 anni che mi butto in acqua, esco e salgo sulla bici, scendo e corro a piedi, oppure parto di corsa poi vado in bici e corro nuovamente e non mi sono ancora stancato di farlo, e poi mi capita, una bella mattina, di leggere un bellissimo racconto, una bella storia piena di sentimento raccontata da un ragazzo giovane, e non poteva essere diversamente, un racconto che mi tocca dentro e mi riempie di gioia. Continua così! sei giovane ma hai già capito molto, il tuo approcio è quello giusto, il futuro ti darà sicuramente belle soddisfazioni, vivile insieme agli altri, farà bene ai giovani come tè e anche ai vecchietti come mè. Giorgio il grigio.
  • marcog 10/03/2008 alle 15:08:05 rispondi
    quello che tu dici non solo è corretto ma riassume quello che credo tutti proviamo ogni volta che al xxv aprile ci troviamo per partire.

    Ma soprattutto riassume quello spirito di squadra che dovrebbe esserci ovunque nello sport e che credo contraddistingua tutti noi, io sono capitato per caso al road, mi piaceva il vostro (nostro) logo tutto qui, ma forse vi è una attrazione che non possiamo spiegare che ci porta li. Sarà una gioia venirti a riprendere di corsa dopo che mi hai passato in bici (non ho commesso alcun errore)

    Imbarazzato perchè sono in ufficio con le lacrime
    Marco
  • marcof 10/03/2008 alle 15:18:16 rispondi
    Ritrovo nel tuo racconto le mie emozioni da semplice monoatleta. Semplicemente grazie.
  • MaxMauro 10/03/2008 alle 15:35:06 rispondi
    fantastico Andrea!
    caro Andrea,
    complimenti per il racconto,
    sei una bella persona sono contento di averti conosciuto e sono orgoglioso di essere riuscito a portarti al Road facendoti amare anche la corsa.
    Siamo appena tornati dalla piscina insieme e mi avevi detto di guardare il sito del Road ma non mi avevi accennato di queste belle righe.
    Con te mi sento un pò come Pat Morita l'istruttore saggio nel film "The Karate Kid".Ti confesso che non sarei mai andato a Carate a fare il cross se non me lo avessi chiesto tu, sapevo di non essere preparato ma che cattivo esempio sarei stato?
    Un anno fa stavo facendo vedere delle mie vecchie foto di gare di karate a mio figlio di 5 anni e guardandolo in faccia soddisfatto di suo papà mi sono reso conto che non potevo "vivere di rendita" ma dovevo essere d'esempio anche adesso, troppo facile guardare negli album dei ricordi.
    Quindi caro Andrea, mi raccomando, senza abbassare la guardia!! L'Ironman ci aspetta, vedrai, prima di quanto puoi immaginarti.
    Ciao
  • sara.belotti 10/03/2008 alle 16:15:05 rispondi
    bravo!
    Dopo la lunga chiacchierata che ci siamo fatti sull'argomento non potevi che produrre un racconto simile:commovente ed emozionanate!ti ho già detto che il tuo è l'atteggiamento giusto.. e verrà premiato presto!tra un allenamento e l'altro non dimenticarti della maratona Guinness, però!!
  • mt-run 10/03/2008 alle 16:43:05 rispondi
    Un punto di vista diverso
    Andrea,
    trovo molto bello quello che hai scritto ma soprattutto apprezzo che tu lo abbia scritto.
    Intendo dire: la corsa, lo sport non sono un fine ma un mezzo.
    Sempre più frequentemente viene fuori la voglia di raccontarlo e di raccontare se stessi attraverso lo sport che assume, così, il ruolo di un codice, di un linguaggio, di una tavolozza da cui prendiamo dei colori che sappiamo essere tali nelle menti di quelli a cui ci rivolgiamo.
    Scusa se esagero, ma in un mondo in cui non sembra esserci altro che stupidità, e chiasso e ignoranza, vedere che c'è chi ha voglia di prendere in mano la penna e buttare giu pensieri, emozioni, idee, concetti, e che lo fa in modo attento e ortograficamente curato... beh, restituisce un po' di fiducia.
    Perciò non smettiamo di correre e di allenarci e di sforzarci di essere migliori.

    Mario.
  • Lucky 10/03/2008 alle 17:14:44 rispondi
    Passione
    Questa si che si chiama Passione con la P maiuscola!
    è proprio il modo migliore per affrontare la vita, la passione è fondamentale perchè ti porta a tutto: per primo divertirti, per ultimo arrivare, cmq arrivare e il risultato fondamentalmente conta per te e non ti importa di quello che possono pensare gli altri che sia un grande risultato oppure che sia mediocre.....
    I miglioramenti che hai fatto durante il brianzolo sono lampanti, a Seveso ti ho battuto, a Villasanta e Carate ho dovuto prendere il binocolo per solo vederti.
    Complimenti ancora, continua così! Ciao!
    Luciano Alvazzi
  • IM-ale 10/03/2008 alle 17:22:38 rispondi
    ...bene...bene!
    Maurizio, ma non dovevi venire anche tu a fare triathlon? La tua biografia sul sito parla da sè: corsa, bicicletta, nuoto......e quanto ad Andrea....beh, mi permetto tradurre tutta questa bella pappardella in un grazie al tri-Road! che ricambia!!!
    capt. ale
  • fandango 10/03/2008 alle 17:43:08 rispondi
    ed è in squadra con me!
    non voglio aggiungere altro se non che sono felice ed orgoglioso di essere in squadra con lui a Cremona !
  • sabrina 10/03/2008 alle 18:19:55 rispondi
    INNAMORARSI?
    Quando ti ho conosciuto era il venerdì che ti sei iscritto al ROAD e in piscina e...abbiamo parlato di triathlon, eri entusiasta e non vedevi l'ora di iniziare, ti ho detto: vedrai dopo la prima gara ti innamorerai! e così è stato!!
    Oggi ho letto con grande emozione la tua "confessione" e ho capito che ne eri già innamorato!!!
    Innamorato della triplice e del ROAD!
    Grazie Andrea. Claudia Landolfi
  • zecif 10/03/2008 alle 18:50:50 rispondi
    GRAZIE!!!
    Andrea, una sola parola: sei grande! Però non farlo mai più... Odio piangere in ufficio: mi si scioglie il trucco.... ;-))) Mario Marseglia (ancor più aspirante triatleta di te....MA SOLO PER QUESTIONI TECNICO-DISCIPLINARI. Pare che serva proprio la bici nella multidisciplina, giusto ilGrigio??? ;-)) )
  • dragonbrill 10/03/2008 alle 21:55:54 rispondi
    gustarsi per bene il panorama attorno e la fatica che brucia le gambe...
    grazie Andrea,
    per le emozioni che sei riuscito a trasmetterci. Poesia, passione e grinta, non potevi iniziare meglio.
    WilRoad!
    Antonio
  • Andrea 10/03/2008 alle 22:41:20 rispondi
    Urka! Grazie!
    Beh che dire.. Non immaginavo che il mio piccolo rospo in gola scatenasse tanta attenzione...
    Sono un tantinello imbarazzato adesso (molto più di domenica all'atto del furt... ehm volevo dire del ritiro del premio), ma sicuramente molto ma molto ma molto contento.
    Grazie a tutti, uno per uno... alla fine è merito (o colpa, vedete voi :) ) vostro.

    Mi permetto di parafrasare il Capitano: adesso è ora di fatti, non di pappardelle. C'è Manerba e soprattutto Cremona, alle armi!

    W il Tri-Road! AUW! AUW! AUW!

    @Fandango: onore mio di essere in squadra con te e con il Capitano Trinca!
  • Gian 11/03/2008 alle 13:47:56 rispondi
    Spirito da TRIATHLETA
    Andrea, c'è poco da aggiungere a quanto è già stato detto dagli altri. Senza dubbio il sangue e lo spirito sono in sintonia con lo sport che hai abbracciato. Spero che il tuo articolo venga letto non solo da noi triathleti e simpatizzanti, ma anche da tutti quelli che finora hanno guardato il nostro sport come qualcosa di strano. Se lo leggono tutti, fra breve raddoppieremo il numero dei tesserati FITRI.
    Compilmenti e auguri sinceri.
      Gian
          
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