La "Variante Neri"

Qualcuno, leggendo il titolo di questo articolo, si starà chiedendo cosa sia questa variante; altri, invece, guardando il nome dell′autore avranno già capito e sarà comparso un sorriso sui loro volti...
Voglio però spiegare a tutti cosa sia questa variante: è una curva del cross di Carate Brianza, ma fino a qua tutto sembra normale; l′unica cosa strana è il perché sia stata chiamata così…

Eccovi la spiegazione: come molti di voi sapranno già, il primo Marzo un nutrito gruppo di Road era presente all′ultima prova del campionato Brianzolo: la giornata era bellissima, il terreno asciutto e il clima era ideale.
Ad ogni passaggio di un nostro socio vicino al gazebo del club si sentivano urla ed incitamenti: molto bello vedere tanto affiatamento tra i vari soci.
Dopo la prima categoria della gara maschile è arrivato il momento delle donne e anche in questo caso si sono sentite molte urla; poi sono partiti gli uomini over 40 e il tifo non accennava a diminuire.

Ed ecco la partenza della mia categoria, lo sparo e via; partenza rapidissima, io ci metto un po′ ad entrare nel ritmo e passo davanti alla curva Road, che mi esorta ad andare più forte, ma - ahimè - il male al ginocchio, che da qualche giorno si fa sentire, è presente; comunque non voglio pensarci e seguendo un consiglio di un socio "ci corro su"…
La strada sotto le scarpette scorre ed il male come d′incanto sparisce; incomincio così a recuperare un po′ di posizioni rispetto al Vichingo, che è davanti a me di oltre 25 concorrenti; io so che il mio vantaggio in classifica è purtroppo solo di 18 punti.
Vado in progressione; le gambe incominciano a girare meglio ed è qui che succede il fatto: vedo in lontananza i nostri soci-tifosi, mi sto avvicinando; le gambe, pur sentendo la fatica dei chilometri percorsi, riescono ancora a reagire, ma quando passo davanti a loro sento alzarsi un boato.
Solitamente una persona normale si esalta e corre più veloce o alza la mano in segno di saluto ma questo, come ho già detto, succede ad un atleta normale.
Ed invece io cosa ho fatto?
Ho sentito letteralmente le gambe sciogliersi dall′emozione e sono volato per terra come un salame.
Dopo di che mi sono rialzato ed ho continuato a correre e sono arrivato all′arrivo a 9 posizioni dal Vichingo, riuscendo a salvare la sfida in classifica.
Quando però sono ritornato sotto al nostro gazebo tutti mi hanno chiesto cosa fosse successo, se era stata una radice a farmi cadere oppure un avvallamento del terreno ed invece no, ho ammesso che è stata solo la grande emozione trasmessa a causare la caduta.
Un grazie di cuore a tutti quanti mi hanno fatto…cadere di gioia!!!
Cristiano Neri