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Sull′umana incoscienza

Inserito da mt-run il 20/02/2008 alle 09:20 nella sezione vita al club


Sull'umana incoscienza

O degli svariati modi per infliggersi dolore.

Per me correre è sempre stata una questione di strada.
E con "strada" non intendo una striscia di asfalto; intendo un percorso che va da un punto ad un altro; o, forse, un percorso con solo l′inizio e i traguardi a fare da check point intermedi.
Mi affascina l′atto di partire, percorrere, consumare distanza. E′ l′idea del moto, dell′andare.
Può essere sull′asfalto o in mezzo alla natura, purché io senta metri, rotte, sentieri sgretolarsi alle mie spalle.
E allora, perché?
Già il fatto che molte gare, la maggior parte, abbiano l′arrivo nei pressi della partenza, intacca un po′ la mia idea ancestrale di corsa, ossia del modo più naturale e, come dire, compreso nella dotazione base di ogni persona, di muoversi da un luogo ad un altro.
Perché, allora, scegliere una gara in cui lo spostamento lineare è pressoché nullo?

Deve avere tutto a che fare con quella volta in cui sentii dire: "Vivi come se dovessi morire domani; pensa come se non dovessi morire mai".
Quante cose avrei tranquillamente evitato se non avessi portato dentro di me quel comandamento!
Quante, delle cose che ho fatto, sono state indotte dall′idea del tempo che fugge?
E così, incappato per puro caso nella pubblicità dell′evento, mi sono iscritto al "Vertical Sprint – La salita al grattacielo Pirelli", domenica prossima.
In sé non è una cosa così fuori dalla mia portata.
Insomma, sono 31 piani: non sono forse mai salito fino all′ultimo piano di un grattacielo?
(No, nemmeno con l′ascensore).

Il fatto è che il giorno prima c′è il mitico cross del Brianzolo, al quale non voglio mancare (Road Runners Ÿber alles).
Il cross mi consuma e il giorno dopo ho i polpacci di cemento: pesanti e poco inclini al movimento.
Avrei potuto programmare questa ӣosa′ per l′anno prossimo.
(Ma poi, a che cosa serve questa cosa?).
Avrei potuto, sì, ma cerco di vivere come se dovessi morire domani.

Mia moglie, come tutte le donne più pragmatica, spera che io non debba morire domenica.
Per sicurezza ho provveduto ad intestarle tutto il niente che gelosamente posseggo.
Oggi sono qui, al vostro cospetto, per misurare la mia incoscienza, per raccogliere l′eventuale disapprovazione.
Cari amici, c′è qualcuno di voi che parteciperà?
C′è qualcuno che, come me, lo fa per provare o per provare di riuscire?
Sono ufficialmente autorizzato ad arrivare ultimo?
Ciao,
Mario

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Commenti
  • IM-ale 20/02/2008 alle 09:32:31 rispondi
    Caro Mario...ho già dato!
    Mi soffermo sul sottotitolo. Sarà perchè sono abituato a dolori protratti nel tempo, però quest'anno ho deciso di non ripetere l'esperienza del Vertical Sprint. Però so che c'è qualcuno che si è iscritto per la seconda volta, quindi la mia tremenda sofferenza dello scorso anno (durata poco meno di 5 minuti, con postumi per una settimana) evidentemente non è poi stata così gran cosa.
    Good luck, a sabato.
    ale
  • BimboGigi 20/02/2008 alle 12:44:36 rispondi
    Ci sono anche io!!!
    Ciao Mario, Domenica ci sarò anche io sui gradini del Pirellone. Mi sono imbattuto casualmente sul sito e ho deciso, un'pò per incoscienza e un'pò per sfida, di provarci anche io. Allenamento specifico: zero. Però volontà tanta. E lo spirito giusto: obiettivo evitare gli ultimi tre posti. Ce la faremo? A Domenica allora. Canotta Road eh, così ci riconosciamo!!!

    Luigi Ferrara
  • Franz.Rossi 20/02/2008 alle 13:50:57 rispondi
    Ue' Gigi...
    ... il Monga è finito, quindi sei precettato per il sabato al Brianzolo.
    Così tu e Mario partite ad armi pari.
    Ci si vede a Villasanta
    Franz
  • BimboGigi 21/02/2008 alle 09:21:59 rispondi
    Uè Uè
    Sono l'altro Gigi...che giuen de Berghem!!!
    La corsa campestre non fa per me...e questo Sabato ho impegni nel bergamasco:-)
    Saluti
  • francoval 21/02/2008 alle 13:58:26 rispondi
    ci sono anch'io
    fai bene e' tutto potenziamento
    franco valsecchi
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