INFORMATIVA BREVE

La informiamo che, per migliorare la sua esperienza di navigazione su questo sito web, utilizziamo diversi tipi di cookie, tra cui:
Cookie di tipo funzionale alla navigazione (functionality cookie); Cookie di tipo pubblicitario (advertising cookie); Cookie di tipo statistico (performance cookie); che consentono di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione.
Nella pagina della Informativa Estesa sono presenti le istruzioni per negare il consenso all'installazione di qualunque cookie. Cliccando su "ACCETTA" o continuando la navigazione, saranno attivati tutti i cookie specificati nell'Informativa Estesa ai sensi degli artt. 13 e 14 Reg.to UE 2016/679.

ACCETTA X

Due Perle e una bottom runner

Inserito da Valeria.Pizzati il 13/02/2008 alle 18:16 nella sezione strada

Era più o meno fine ottobre, quando sentii parlare per la prima volta della Mezza delle Due Perle.
Me ne tesseva le lodi Ettore Brolo preannunciando una possibile gita sociale della sua società alla quale mi sarei potuta aggregare anche io.
A quel tempo la mia distanza massima erano i 10.000 e anche un chilometro in più mi sembrava follia.
Quando avevo mosso questa obiezione, Ettore mi aveva proposto di fare solo uno dei due giri sui quali si snodava il percorso perché il paesaggio era spettacolare, perché correre sul mare a febbraio era bellissimo e perché il ristoro finale era a base di focaccia ligure.

Poco tempo dopo una delle date del Monga fu fissata per il 10 febbraio, in concomitanza con le Due Perle, ed Ettore suo malgrado rinunciò alla bella mezza tanto promossa.
Io però no.
Oramai ce l′avevo in testa.
Era più di un mio obiettivo.
Era diventato un chiodo fisso.

Da una parte ne ero affascinata, dall′altra intimorita.
Non ero mai stata né a Santa Margherita, né a Portofino.
Il percorso e il profilo altimetrico rappresentavano delle grandi, ma seducenti incognite.
Nei mesi che seguirono raccolsi pareri e informazioni, cercai di capire chi del Road e degli altri miei amici fosse intenzionato a correrla, allungai velocemente la mia distanza massima e a due settimane dalla gara, mi iscrissi.

La mia seconda mezza. La prima era stata solo due settimane prima ed era piattissima e veloce.
Questa come sarebbe stata? Boh!
Il mio amico Claudio mi aveva istruito in merito, ma ero convinta che si fosse trattenuto dal dirmi tutta la verità per non fare terrorismo, avendo intuito che sono la classica runner che subisce il pregara.

Arriva il giorno della verità.
Partiamo dal Montestella alle 6.30 alla volta di Santa Margherita: Franz, Oliviero, Daniele ed io.
La sveglia alle 5.00 mi ha scombussolato meno del previsto.
Sono sveglia e reattiva.
Parto con poche certezze. Una di queste è che avrebbe fatto caldo, molto caldo: sono decisa a sfoggiare la prima mezza manica della stagione, dopo mesi di tenuta termica.

In macchina chiacchieriamo di gare passate e future, di tempi, di alimentazione, di allenamenti.
Arriviamo a Santa alle 8.30. Proprio al pelo.
Manca mezz′ora alla partenza.
Decidiamo in un fiat: niente spogliatoi.
Franz, artista del parcheggio, piazza la macchina dove non sarebbe entrata nemmeno una Smart ed iniziamo la classica "svestizione".
Andiamo giù per una scaletta e siamo già in Piazza Martiri della Libertà, ritrovo per la partenza.
Federica ci consegna i pettorali che ci ha gentilmente ritirato il giorno prima, Franz ci presta le spillette, chip alla caviglia ed inizia la classica diaspora pregara.
Qualcuno si riscalda a destra, qualcun altro a sinistra, io invece prendo la solita via per Toi toi! :-)
Sono un po′ preoccupata, stiamo per partire e il PdZ, al secolo Paolo De Zordo, mio half marathon partner, non si vede ancora!
Ma eccolo che sbuca dietro di noi!

Si parte! Piano, ma già al mio passo.
Per 10 km Paolo mi sta di fianco, poi tento un allungo abbandonandolo con dispiacere, ma anche lui sa che devo almeno mantenere il mio tempo di San Gaudenzio.
La bellezza di questa mezza, non sta solo nell′incantevole paesaggio che incornicia il percorso, ma anche e soprattutto nella possibilità di incrociare i propri compagnucci veloci per ben 3 volte e incitarsi a vicenda!!
Alé-alè Road!!!

Mancano cinque chilometri, percepiti dieci.
Mi fermo all′ultimo ristoro.
Bevo tre, dico tre bicchieri d′acqua, e riparto.
L′ultima serie di salite mi spezza definitivamente il ritmo, ma non mollo.
Vedo i miei vicini camminare. Io no.
Io mi alleno in montagnetta, non esiste che cammini.
Torno sul piano e prendo le distanza da due Road avanti a me.
Mancano due chilometri e la distanza è costante. Buon segno.
Ora mancano cinquecento metri.
Una dei due Road si arrende e cammina.
La sorpasso, non in volata, non ne ho le forze, ma al mio passo e taglio stremata ma felice, il traguardo.

Mi guardo attorno. Con 21 km sulle gambe ammetto di avere una leggera sensazione di stordimento.
Non vedo dove e a chi mollare il chip, ma soprattutto non vedo la focaccia!
Vedo solo un enorme banco bianco con bicchieri capovolti, bottiglie mezze vuote, qualche buccia di banana e resti di mela.
Non è possibile, mi dico.
Questo non sarà il ristoro.
Chiedo dove posso trovare la focaccia.
Mi dicono che è finita!
FINITA???? Come finita??? Ho corso per 2h12′′ e non c′è nemmeno un micragnoso pezzo di focaccia???? Una mela ammuffita??? Una banana annerita??? Una fetta di limone da ciucciare???
Noooooooooooooooooooooooo!

Claudicante dal dolore alla caviglia mi riunisco al gruppetto dei Road che, più veloci di me sono riusciti a gustare la focaccia.
Sono sulla spiaggetta a fare stretching appoggiati alle barchette.
Capendo la mia delusione e la mia ipoglicemia, mi accompagnano a prendere della focaccia a Rapallo. Passa il malumore, ma resta la delusione di fondo.
Ma è mai possibile che ad una gara con "solo" 2000 partecipanti (che sembrano tantissimi, ma i numeri elevati sono altri e lo sappiamo tutti) non si riesca a organizzare un ristoro, non dico luculliano, ma almeno adeguato?
Dov′è stata la pecca? Cosa non ha funzionato?
Ho scritto a Nicola Fenelli, che si dimostrato essere una persona estremamente disponibile, aperta alle critiche e ai suggerimenti.
Mi ha spiegato che c′è stata una defezione dell'ultimo momento da parte di uno dei fornai e che hanno ricevuto ben 40 kg di focaccia in meno.
Va bene. Può capitare. E′ giusto fargli notare la mancanza, ma non si può crocifiggerlo.
Merita un′altra occasione.

Correrò sicuramente la quarta edizione della sua incantevole gara, sperando stavolta di potergli stringere la mano per complimentarmi personalmente dell′organizzazione e poter dire a gran voce che la Mezza delle Due Perle è perfetta anche per noi bottom runner.
Valeria

Letto 724 volte
Commenti
  • Lucky 13/02/2008 alle 20:23:06 rispondi
    Grande Valeria!
    Grande Valeria! Ormai stai diventando un'esperta delle Mezze e dai tuoi racconti stai contagiando anche me (come se non fossi già ammalato ehee). L'anno venturo ho già segnato in rosso la data delle Due Perle 2008 però voglio assolutamente la tanto adorata focaccia ligure quindi alleniamoci per guadagnare tante posizioni!!!!
    Ti aspetto il 9 marzo alla Lago Maggiore Half Marathon nel meraviglioso spettacolo del Lago Maggiore e delle Isole Borromee.
    Ciao
    Luciano
  • cristiano.neri 13/02/2008 alle 22:28:01 rispondi
    Segreto.
    Sono appena arrivato dalla piscina e il segreto della focaccia è venuto a "galla". Franz e Daniele ne hanno mangiata per 10 persone stasera nella vasca li ho visti con qualche rotolino di più...Lord Blacks
  • Trinks 13/02/2008 alle 22:34:33 rispondi
    Ops...
    l'ultimo trancio mi è rimasto sullo stomaco.. forse ne ho mangiata troppa Non era poi così buona.. io e Max abbiamo fatto fatica a mangiarla..Daniele Trinca
Prossimi eventi
00/00/00 -




 Questo mese 
 Agosto 
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
Oggi  Aug 17, 2025