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Ventisette, giorno di paga #01/2

Inserito da Franz.Rossi il 29/01/2008 alle 21:08 nella sezione storie

ventisette giorno di paga

Lo sport e la vita

Non dico certo niente di nuovo quando affermo che la pratica dello sport è palestra di vita.
Anzi, forse ricalco qualche luogo comune.
Ma proviamo per un attimo a fermarci ad analizzare questa affermazione.

Riflettiamo su noi stessi e sulle molteplici esperienze che hanno punteggiato e ancora oggi caratterizzano la nostra pratica sportiva.
C'è tra noi chi corre alla ricerca di sè stesso e chi corre verso gli altri, c'è chi fugge dallo stress di ogni giorno e chi cerca gratificazioni altrove negatogli.
Persone molto diverse e per le quali lo sport ha significati diversi.
Ma una cosa le accomuna: per tutti lo sport è qualcosa di più, qualcosa che va oltre il semplice esercizio ginnico.

E credo che questo aspetto psicologico e profondamente umano dello sport vada colto e sottolineato.
Gli antichi dicevano Mens sana in corpore sano e l'adagio è ancor più valido oggi, dove chi ha un buon rapporto con il proprio corpo, con la propria fisicità, ha una serenità di base sulla quale costruire la propria personalità.
Per questo è bene che i ragazzi facciano sport.
Per conoscere il proprio corpo e accettarlo con le sue potenzialità e i suoi limiti.
Per capire che il corpo può essere modellato dal lavoro continuo di ogni giorno.

Lo sport è dunque palestra di vita.
Ma è anche un modo di manifestare e formare le proprie caratteristiche psicologiche.
Giusto oggi riflettevo sulle profonde diversità di atteggiamento di un maratoneta e di un triatleta.
Entrambi hanno una profonda capacità di sopportare condizioni di stress fisico.
Ma l'approccio mentale alla gara mi sembra diverso.

Il maratoneta è capace di soffrire, di spingere il corpo ad un ritmo prefissato e tenerlo lì, senza accelerare ne' rallentare per 42 km.
La mente è in controllo totale.
Nel caso del triatleta, invece, la gara è fatta di un continuo cambio di stimoli, tre dicipline con attrezzature che possono rompersi, con situazioni impreviste che si possono proporre durante le frazioni.
La dote principale sta nel sapervisi adattare.
E' l'inno al pensiero trasversale, alla capacità di improvvisazione.
La mente contro la paura dell'ignoto.

Sbaglierò, ma per un viaggio attraverso l'America in camper preferirei un triatleta, per socio d'affari un maratoneta.
Franz

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Commenti
  • IM-ale 29/01/2008 alle 21:58:30 rispondi
    Barak Obama!?!?
    ....dici che potrei esserne un collaboratore ideale per la campagna elettorale?
  • mbell1957 31/01/2008 alle 21:16:41 rispondi
    compagni di strada
    ... e fu così che Franz attraversò l'America in camper con Dini Ciacci e fece una società con ... Tapascius Bombatus !!
    Eh ! Eh !

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