Un tuffo nel gelido Naviglio

Ebbene sì, è quello che è capitato questa mattina al nostro Frank Del Vecchio, ma raccontiamolo dall'inizio.

Ritrovo alle ore 9.30 al lago Boscaccio, punto d'incontro per chi viene da nord e chi da sud, per cinque triathleti, il Grigio (io), Max Marta, Andrea Cattaneo, Daniele Trinca e appunto il già citato Frank Del Vecchio.
Mattina molto fredda anche se il sole che incomincia a salire ci fà sperare in un rapido rialzo della temperatura.
Ci dirigiamo, costeggiando il Naviglio, in direzione Abbiategrasso, l'andatura si fà subito abbastanza "allegra" e il primo a lamentarsene è il neo/ciclista Daniele, arrivati ad Abbiategrasso puntiamo verso nord in direzione Turbigo, sempre costeggiando il Naviglio e dopo Cassinetta di Lugagnano deviamo per fare il classico "giro delle Vellette" con passaggio da Casterno, rientriamo sul Naviglio e dopo Bernate Ticino sosta/caffè all'Osteria del Ponte.

Decidiamo di fare la poco distante "salita della Gatta" e poi rientrare, ma fatti solo pochi chilometri a Frank, in fase di rilancio, si sgancia un pedale, che è come dire: facendo una scala ti manca un gradino, torsione e violento ribaltamento in avanti con caduta sopra la bicicletta, Frank che rotola verso il centro della strada e la bici che scivola via verso destra dove non c'è parapetto e cade nel Naviglio.
L'acqua è bassa, almeno un metro sotto il livello normale, la bici per un po' galleggia, poi scende sul fondo e accompagnata dalla corrente lentamente si allontana.

Frank si rialza un po' stordito, come sempre accade in questi traumi improvvisi e violenti, pochi attimi per rendersi conto della situazione e senza pensarci più di tanto decide di buttarsi in acqua.
Si spoglia completamente e ci accorgiamo che è ammaccato sulla spalla, sulla schiena, al fianco e al ginocchio! dalla strada al pelo acqua ci sono circa due metri, con il fisico atletico e potente che si ritrova non ha difficoltà a calarsi in acqua, va verso la bici e l'acqua gli arriva ai pettorali, la recupera, ce la allunga e la riportiamo su, con un po' di aiuto nostro e con grande capacità atletica sua risale sulla strada.

L'aiutimo ad ascugarsi con quello che abbiamo, fazzolettini di carta, si riveste e con un bel sorriso ci dice: grazie! tranquilli ragazzi! tutto bene, rientriamo! (grande Frank)
Siamo tutti un po' piu rilassati e Max trova anche il tempo di fare una foto.
A pedalare sembra uno a cui non è successo nulla, va anche davanti a tirare, lo sappiamo le botte si faranno sentire piu avanti (facci sapere)
Il rientro è molto faticoso per Daniele, l'uscita della domenica precedente (troppo lunga) e anche questa sono state troppo per un neo/ciclista, e anche lui lo ha capito.

Alla prossima (senza imprevisti)
il Grigio