Una gran bella gara, organizzata come devono essere organizzati i trail.
Percorsi per tutti i gusti (22-55-80), semplicità e attenzione ai dettagli.
Panorami bellissimi, complice anche la giornata buona.
Dei 18 Road iscritti, solo 15 appaiono tra i finisher, alcuni non sono partiti, altri si sono dovuti fermare.
Ma ottimi sono i risultati individuali.
Iniziamo dall'ultra trail, con Ilaria Fossati capace di un settimo posto assoluto dopo esser partita piano per una crisi iniziale.
D'altronde le campionesse si riconoscono proprio in questi frangenti. Chiunque si sarebbe ritirato vedendo che prima del decimo (in una gara di 80 km) era in difficoltà... Ilaria ha continuato ed è risalita posizione dopo posizione fino alla settima piazza femminile.
Gli altri Road si sono difesi bene: Matteo Zardini e soprattutto Stefano Calvi che insieme alla moglie Monica mi ha impressionato. Non èfacile dopo tutti i guai fisici che ha passato quest'anno mettersi in gioco su una gara così.
A chiudere il gruppo Luciano ed io. Il riscontro cronometrico non narra la realtà della gara. Luciano è stato dietro di me per la prima metà della gara ma ha proceduto regolarmente e mi ha raggiunto quando sono andato in crisi (offrendosi tra l'altro di stare con me se ne avessi avuto bisogno). Poi io mi sono ripreso e lui ha avuto un problema fisico. Alti e bassi di queste gare...
Sulla distanza media il primo Road è Marco Perini che stacca di 20 minuti la coppia Francesca Marchiori e Francesco Assegnati.
Infine sulla gara corta, altra grande prova per Marco Frigerio che avendo deciso di correre la domenica la mezza di Cremona ha optato per la distanza breve (22 km) dove è arrivato nono a solo 9 minuti dal podio.
Come al solito, noi della lunga abbiamo potuto godere poco della compagnia dei concorrenti delle altre distanze, quindi lascio a loro lo spazio per i commenti.
Per quanto mi riguarda segnalo, per l'ennesima volta, la bellezza di questo percorso: boschi meravigliosi e vedute sorprendenti.
Un plauso agli organizzatori che sanno richiamare un gruppo di volontari davvero eccellente. Passare attraverso dei paesini che sembrano vuoti ma che si animano intorno al ristoro, scoprire lo stesso entusiasmo nei ragazzini che ti danno il cinque e nelle signore che ti offrono il thé, apprezzare l'orgoglio negli sguardi dei volontari della protezione civile che in vetta al monte ti spiegano i particolari dei paesaggi.
Insomma gara da rimettere assolutamente in calendario, come tutte quelle organizzate dal gruppo Trail Running di Novara.
Ed ecco la classifica dei nostri portacolori:
minitrail: 22km - 1200 D+ |
atleta | time | pos |
Marco Frigerio | 2:02:16 | 9/285 |
Giovanni Pellegatta | 2:45:52 | 113/285 |
Stefano Finizio | 3:16:16 | 225/285 |
Sandra Cardone | 3:33:26 | 255/285 |
trail: 55km - 3200 D+ |
atleta | time | pos |
Marco Perini | 9:08:41 | 91/170 |
Francesco Assegnati | 9:29:33 | 110/170 |
Francesca Marchiori | 9:29:34 | 111/170 |
Riccardo Biffi | 9:51:22 | 121/170 |
Marco Roberto Nava | 10:32:29 | 137/170 |
Daniele Fedeli | 11:39:39 | 154/170 |
ultratrail: 80km - 5000 D+ |
atleta | time | pos |
Ilaria Fossati | 13:36:41 | 66/228 |
Matteo Zardini | 14:49:33 | 98/228 |
Stefano Calvi | 15:54:34 | 139/228 |
Franz Rossi | 16:36:21 | 157/228 |
Luciano Micheletti | 17:30:04 | 180/228 |
Buone corse
Franz
P.S. Se volete una cronaca della mia gara la trovate sul mio blog (clicca qui)
Troppo bosco: ho avuto come l'impressione che il percorso sia stato allungato un po' forzatamente, con quel tratto inventato e disboscato da poco, con paglia e sterpaglie che con la pioggia si sarebbe rivelato molto pericoloso.
Credo che (opinione assolutamente personale), la semplice salita alle due vette con quella bellissima cresta fino alla croce finale con ritorno sarebbe stata più che sufficiente per un bel trail. La versione da 80 (in realtà a tutti il GPS dava 84!)era troppo lunga. Concedo il beneficio della stanchezza, che fossi io in crisi, che avessi voglia di chiuderla e togliermi l'umidità di dosso, ma non finiva più!
In ogni caso, considerato il periodo dell'anno, forse non si poteva chiedere di più ad un trail: semplice e famigliare l'organizzazione ma completa di tutto, ben segnalato e con ristori essenziali ma sicuri. Non è mai mancato il the caldo ad aiutarmi a sbloccare la mente ed il corpo....
Bellissima, anzi per quanto mi riguarda commovente ,la benedizione in partenza del Parroco del Paese, a cui abbiamo "rubato" l'oratorio per 2 gg..
Molto meglio di tanti "saluti delle autorità", magari sotto la pioggia (vero Franz..e Luciano? vi ricorda nulla??)
Meglio di tante parole che non si ricordano perchè sei troppo teso, troppo assonnato, troppo infreddolito nella notte.
"Al Signore piacciono i matti...."
....evvai, almeno lui è dalla nostra parte oggi!!
e anche stavolta mi sono stupita....
Un saluto a tutti
Ho sbagliato strada una volta perdendo un paio di minuti (ma nei trail ci sta, fa parte del gioco), mi sono caduti dalla cintura per due o tre volte borraccia, kway e coperta termica (poi recuperati), ma non penso proprio che avrei potuto recuperare tutti e nove i minuti che mi separano dal podio, soprattutto in questo periodo, in cui sono un po' in calo di forma e soprattutto di voglia.
Percorso dai colori autunnali e direi senza difficoltà tecniche, anche se anche io come scrive Ilaria preferisco gli spazi più aperti e il bosco dopo qualche km comincia a starmi un po' stretto! Ottima organizzazione e buono il ristoro, con la consueta birra no-limits... Domenica si va al Casto, ci vediamo lì!
Marco Frig.
Da come sono partita sembrava che dovessi andare a scalare chissà quale difficile montagna: nello zaino tra cose obbligatorie e non avevo: 1 litro di acqua, 3 barrette, la coperta termica, K way, il telefono, una maglietta, i calzini, i guanti, il cappellino e il bicchiere, per di più ho corso con i bastoncini e non ho ancora capito se mi sono serviti oppure no.
Il percorso era quasi tutto sottobosco, ed è stato interessante attraversare i caratteristici paesini con i loro balconcini in ferro battuto.. e vedere il panorama dall’alto del lago d’Orta … mi sono fermata ad entrambi i ristori dando soddisfazione a tutti i volontari che bravissimi era li dall’alba. Nel l’ultimo tratto anch’io mi sono persa, ho seguito si dei segnali rossi, ma erano segnali vecchi, sono comunque arrivata in tempo per vedere il primo arrivo degli 80.. un ragazzo tedesco di 27 anni che sembrava avere ancora tantissima energia, mi sono avvicinata per congratularmi ma poi sono rimasta senza parole … troppo bravo..
All’arrivo vedo Marco già docciato e poco dopo anche Stefano e la bella giornata si conclude con l’immancabile pasta party ….
Alla prossima, al Casto
Ciao Sandra…