All'Idroscalo per far volare la fantasia

Lo scenario: Idroscalo di Milano in una giornata uggiosa, clima pre-natalizio spensierato.
Due, le prove da sostenere: una con la "natural family" o con la "adopted family" (non competitiva) e l'altra da soli (competitiva).
Adopted Family: Noemi-Morg@na, Lauretta, Ultimokilometro.

Come spesso mi accade mi guardo intorno e cerco di trarre il positivo da ogni cosa dove il mio sguardo volge e all'Idroscalo non potevo non immaginarmi gli idrovolanti degli anni '30 che vi facevano scalo. :-)
Con questo pensiero ho corso e mi sono lasciata trasportare passo dopo passo in questa dimensione...che poi si è tramutata in avveniristica con il rombo degli aerei che mi ricordavano il contesto sonoro di "Blade Runner"... mancava solo la musica di Vangelis per completare l'opera! :D

A metà percorso della gara competitiva mi sono ritrovata a fare da lepre all'ambulanza: ero ultima!
Inizialmente ho reagito male poi mi sono corretta: "siamo qua per divertirci e correre, indipendentemente dal tempo che impiegherò per completare il percorso...forza...non fermarti"
Come l'androide di "Blade Runner" mi sono fatta forza e mi sono, in questo caso, rifiutata di fermarmi e ho così alimentato il mio ego fino a consertirmi di raggiungere il traguardo dove Capitan Bucci e Franz erano lì ad aspettarmi insieme agli altri Road che erano da un bel pezzo già ristorati, lindi e pinti.:-)

E' stato gradevole non pensare al mio tempo e ai miei battiti cardiaci per un po' di tempo e correre... anzi "volare" all'insegna della spensieratezza: "advolo ergo sum".
Grazie a tutti!
W il Road!
Efisia