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L'amore conta ... l'amore conta ...
Inserito da ferroghido il 05/12/2007 alle 09:03 nella sezione strada
Forse era tutto nella mia testa ma quest′anno ho avvertito alla Maratona di Milano qualcosa di nuovo.
Intendiamoci, le solite storture di quando si corre nella nostra città ci sono state come sempre, ma la sensazione che ho avuto, sia da parte dell′organizzazione che da parte della città (almeno quella che non inveiva), è che MCM07 possa avere segnato una svolta per l′avvenire della maratona a Milano.
Ripeto, è una sensazione, che probabilmente verrà smentita dai fatti che racconteranno coloro che l′hanno vissuta peggio di me, come atleti o volontari, ma anche i primi commenti raccolti qui sul sito sembrano andare in questa direzione.
Quanto alla mia gara, MCM07 è stata la più bella insieme alla mitica Edizione Zero del 2000: allora fu la sorpresa e la gioia di un personale nella mia città dopo 7 anni senza maratone.
Quest′anno niente personale, sapevo benissimo di esserne parecchio lontano, ma comunque un tempo, 3:04′24", non proprio da buttare, anche tenuto conto del mio attuale stato di forma e della carica motivazionale che non era certo al top.
Dati questi presupposti, ho cercato il più possibile né di "fare" la maratona né di "correrla" solamente quanto invece di viverla, e proprio vivendola ho corso una gara regolare, senza crisi, addirittura con la percezione (quasi giusta) di andare via in progressione dopo il 25º km, malgrado le gambe indurite.
Quest′anno ho vissuto la maratona, ho cercato di prendere energie da tutto ciò che mi circondava.
Gente, spettatori, atleti, biciclette, musica, ma anche clacson, strade, palazzi, navigli mi hanno supportato nella fatica aiutandomi sempre a trovare gli stimoli giusti a continuare ed a mantenere il difficile equilibrio tra euforia e raziocinio.
Mai come domenica ho sentito il tifo ed il calore di tutti quelli che mi conoscono o quasi: i colleghi al posto di lavoro al 4º km, il megarifornimento Road al 10º km, altri soci e amici sparsi lungo il percorso, l′ironico Max Cimato al 25º, Linus al 31º, Pino Bucci al 34º, l′aria di casa al 35º, Lucia, Eligio ed altri al mitico campo XXV Aprile, Giancarlo e Luisella urlanti al 38º, Giorgio e Claudia poco dopo e, infine, la curva Road da groppo in gola all′ultimo km.
Ho cercato di ricompensarli tutti con urli di gioia, "cinque"sulle mani e guasconate varie: il mio "aeroplanino" in dirittura d′arrivo è dedicato a loro.
E allora ha ragione Luciano Ligabue da Correggio … l′amore conta … l′amore per la corsa, per la sfida, per i compagni di gara di un giorno, per gli amici del Road di una vita, per gli avversari di sempre, per la maglia, per i luoghi dove viviamo, per la vita e … per l′amore.
Riki Ghidotti

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il grigio.