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100 km di Seregno 2013

Inserito da sgiannetti il 19/04/2013 alle 14:38 nella sezione strada

Ciao Soci Road,

dopo i fasti del Campionato Mondiale 2012 si torna a Seregno per la 5 edizione dell'ormai consolidata 100 km; edizione molto più autoctona e italica, molto più intima, solo un centinaio gli iscritti nella lunga anche se quest'anno gli organizzatori propongono anche la 60 km, cioè tre giri da 20 km, nonché una affollata 21 km con diversi soci Road presenti.. Il format infatti è quello del mondiale con 5 che si snodano dal Parco alla Porada sede del traguardo al centro di Seregno e via via nei comuni limitrofi con ampio uso della ciclabile lungo la Valassina.

Molto intima e raccolta pure la presenza Road sulla lunga, con due partecipanti, il cronista giunto alla 12 esima esperienza e alla 5 su 5 a Seregno, e la super azzurra Ilaria per un ennesimo lungo di preparazione ai Mondiali della 24 ore di Maggio.

Certo nel week end c’erano i Trail (Elba–Gorrei) un'altra 100 a Torino (presenti comunque Micheletti e Valenti i cui curriculum ultra occupano le pagine gialle!), c’è appena stata la Maratona di Milano, però mi domando ma l’allegra brigata della Strasimeno 2012 e della 6 ore all’Arena 2012 che fine ha fatto?

La risposta, che lascio a chi di dovere, non la so dare, ma rimarco che in un club di 900 iscritti si può e si deve fare qualcosa in più; forza soci che correre 100 km è una bella avventura e non è poi così difficile come sembra, basta accettare il rischio e mettersi un po’ in gioco.

GARA

Tornando alla gara la dividerei in due fasi ben distinte definendole precottura, cioè primi 50 km con sole basso e zone d’ombra, e cottura a fuoco lento in piena solitudine dal 60 al 90 km senza riparo dal sole e dal venticello secco alla ricerca continua di reintegrare sali e liquidi persi.

Prima fase quindi senza problemi quattro chiacchere con i compagni d’avventura nei primi 30 km, passaggio in maratona agile e tranquillo, due sole soste per bere e riempire le borraccette nel camel back, salto pure i ristori al 45 e 55 km e mi presento all’inizio del 4 giro, cioè al 60 m, col tempo di 5 h e 20 m.

Quindi, ragiono, ora mi faccio i 10 km all’ora per gli ultimi 40 e mi presento all’arrivo sui livelli del mio best time ottenuto l’altr’anno. Mai ragionare su queste distanze, e infatti inizia un'altra gara, sudo come in sauna, il sudore mi cola negli occhi, le spalle si scottano al sole, le forze e la velocità scemano fino a 10 km/h, le soste ai ristori le faccio tutte e cerco di bere sali, coca, acqua senza ordine preciso, mangiare sarebbe utile ma lo stomaco è chiuso.

EMOZIONI FINALI

Si sa però che in questi casi nulla è definitivo, bisogna continuare a muoversi, a spingere coi piedi, a crederci; piano piano, corri un km, corri un altro ecco il 90 km, ecco un po’ d’ombra. Il 95 km segna il passaggio mentale ai pensieri belli, ancora mezz’ora poi mi siedo, poi doccia, poi mangio, poi guardo gli altri che arrivano...

E‘ necessario ancora applicarsi, sentire gli incitamenti del pubblico dà forza, a 2,5 km dall’arrivo la sorpresa dopo 50 km corsi in solitudine superando solo doppiati che camminano, raggiungo Ilaria; corre come se tenesse un incudine sulle spalle, distrutta dalla fatica e dagli attacchi di stomaco, ci scambiamo due parole, lei si deve fermare ancora a vomitare. Solo in una giornata così posso stare davanti di poco alla nostra keniana bianca!

Ultimo km, bisogna ancora stare in campana, slalom tra le gente che gironzola nel parco, i bambini in bici, ultimi incitamenti, daì che è andata, traguardo medaglia al collo; arriva subito anche Ilaria ci abbracciamo, e libera le emozioni in un pianto.

Un ora dopo nel dolce tramonto primaverile sono anch’io sul palco, secondo di categoria M50 in 9 h e 35 m a ricevere il cesto alimentare e la stretta di mano del Sindaco.

Ripenso a due ore prima, abbiamo visto il fondo del barile delle forze fisiche ma siamo rimasti a galla come pesciolini tenaci e abbiamo nuotato fino al traguardo.

Dedicato a chi pensa che correre 100 km su strada non sia emozione e non dia emozione.

La fatica è emozione.

La strada è ancora lunga...

Stefano

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Commenti
  • FRANCESCO CAVALIERI 21/04/2013 alle 18:46:56 rispondi
    bellissimo viaggio...
    Solo chi corre le lunghe distanze può mutare la fatica in gioia, le goccie di sudore in lacrime di felicità.
  • ilaria72 22/04/2013 alle 07:39:01 rispondi
    :-(
    peccato non riuscire ad arrivare insieme....ma come hai visto proprio non ce la facevo. Emozione grandissima comunque, come tutte le volte, quando il miracolo di quegli ultimi 100mt ti si spalanca davanti. La festa e l'affetto del pubblico e degli organizzatori hanno fatto il resto. Ormai Seregno ha raggiunto livelli di qualità davvero sorprendenti....

    Grazie Ste..la fatica è emozione, hai proprio ragione
  • Marco-aj 22/04/2013 alle 23:35:41 rispondi
    Mitici!!!
    Indistruttibili come sempre i nostri Ultraroad!
    Credo che i complimenti non bastino mai per delle imprese del genere!
    A sentire i vostri discorsi sembra sempre cosi' facile contare fino a 100...
    Quest'anno per non incorrere in infortuni ho fatto meno strada del solito... ora mi stanno venendo i sensi di colpa per i km non fatti...boh... Chissà magari se stavolta ho le ginocchia intatte potrei anche partire...per arrivare poi c'e tempo no???
  • ilaria72 23/04/2013 alle 10:33:13 rispondi
    TI ACCOMPAGNO IO!
    ...se però non mi molli a 3 km dalla fine come a Busseto!!!
    ;-)
    dai Marco ti aspettiamo, in realtà è facilissimo, ti sorprenderai....
  • nicotax 23/04/2013 alle 17:10:56 rispondi
    gruppo ultra
    ciao
    complimenti ad entrambi.
    Ho notato anch'io che il numero degli ultra che si cimentano è sensibilmente diminuito. Io sono fra questi (mi sono "strappato" alla maratona di Roma e il recupero è lento......Lunedi scorso ho fatto la maratona di Boston -o meglio ho fatto 40 km perchè poi mi hanno bloccato- in 5 ore.....chiaramente fuori forma!)
    Speriamo che chi di dovere ci dia una mano a riformare lo spirito (ed il) di gruppo

    Comunque: forza ultraroad!
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