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Alla partenza, tempo incerto e poi quasi bello, sul balcone naturale di Piazza Michelangelo, che ti fa vedere tutta Firenze e l’Arno che la divide.
L’eccitazione mentre si è fermi “schierati in griglia” in attesa dello sparo.
Passa qualche minuto, il tuo vicino sveste l’impermeabilino e scopri che la coincidenza ti ha messo al fianco un socio Road!
Eravamo sei… su ottomila partecipanti. Trovarci così, come aghi in un pagliaio!
Con Mario abbiamo poi corso insieme la primissima parte di gara, poi ci siam persi… (ma alla fine lui mi ha ritrovato).
E poi tutto il resto di una lunga mattinata attraversando Firenze di corsa.
Il momento migliore: all’ingresso in Piazza Duomo dopo 28 km di gara dove finalmente la folla ti circonda, ti incita, ti fa quasi volare.
Il momento peggiore (per me): quando intorno al 30° km (non si scappa dal “muro”) ho capito che la spia della riserva si era accesa. Così al successivo rientro nella zona più affollata, Piazza della Signoria - Piazza Duomo (38°/39°), non riuscivo più a reagire di gambe agli incitamenti gente, non ho volato più.
Poi al 42° km, il socio Road che hai perso all’inizio ti dà voce da dietro, capisce che sei in difficoltà , ti sprona, grazie Mario, e così senza capire più molto corri l’ultimo tratto con in testa: nessun pensiero, e subito dopo, al collo: la medaglia.
Ce l’hai fatta, hai finito la maratona, l’obiettivo è centrato.
Io sono felice, ho anche fatto il mio personale, ma per un po’ di tempo non correrò un metro, e fra una settimana guarderò gli altri.
Ciao
Adesso tocca a noi milanesi, speriamo di divertirci e di non dover nuotare invece che correre.
Franz
Anche a Firenze lo spirito Road si è contraddistinto!
Ciao. Efisia. :-)
..siete mitici ! ... :O)