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MCM07: Mettere le mani avanti

Inserito da mt-run il 22/11/2007 alle 20:43 nella sezione strada

Questa settimana mi sono reso conto di una cosa.
Ho capito che la maratona è una distanza lunga, non solo per i 42 km di cui si compone, ma anche per il percorso che porta all′inizio di quei 42 km.
E′ un tragitto di 2, 3 mesi o forse più, dipende dal punto di partenza.

Diciamo che inizia quando scegli la maratona, ossia quando decidi dove avrà luogo l′ultimo atto dell′impresa.
E′ da lì che costruisci, a ritroso, le tappe del tuo viaggio.
Fai un programma di allenamento e stai bene attento a dove posizioni l′ultimo lungo: né troppo vicino, né troppo lontano.
E così ogni altra seduta si viene a disporre in quella striscia temporale, dovendosi armonizzare con vacanze, trasferte di lavoro, matrimoni, visite ai parenti.

Ma poi, se l′epilogo avrà luogo un un′altra città, devi pensare all′albergo, a come arrivarci, al bagaglio; insomma, alla logistica.
In sostanza metti in piedi un meccanismo quasi perfetto che, però, ha pochi margini per eventuali variazioni.
La tensione che senti prima di partire (intendo il giorno della gara) è legata all′imprevisto, a quell′evento che non sai qual è ma può sempre esserci e può compromettere tutto quello che hai fatto per arrivare lì.
E′ la paura dell′ignoto, dell′imponderabile della sfiga, sempre in agguato.

Questa settimana ho capito che la maratona va vista come un percorso che parte da lontano, molto prima del via e si conclude all′arrivo e che quindi, l′imprevisto, può capitare in un qualsiasi momento, anche prima della gara.
Così, lunedì, dopo una preparazione che ritengo ottima (secondo i miei standard, si intende), dove tutto è filato liscio (neanche una domenica di pioggia!) mi è caduta una tegola in testa, sottoforma di un virus maledetto, che mi ha steso con una botta di raffreddore che non ha precedenti.
Facevo fatica a tenere in mano la tazza del te, figurati a fare una maratona.
Oggi sto meglio ma... la gara sarà domenica.

Mi piacerebbe trovare il conforto delle vostre esperienze.
Magari c′è chi ha corso con la febbre; magari c′è chi se ne frega del mal di gola.
A volte vedo gente che interrompe la corsa e si piega a cacciare fuori il muco dal naso con potenti soffiate.
(Poetico, vero? Eppure deve trattarsi di una tecnica…).
Quanta benzina mi avrà succhiato questa malattia?
Non so. Ancora non riesco a visualizzare 42 km, probabilmente sotto la pioggia.

Però sento la voglia di correre e un leggero brivido nei muscoli delle gambe...
Ci proverò ma, anche se non mi piace, devo mettere le mani avanti.
Faccio quello che riesco, arrivo dove arrivo. Vediamo: in fondo mancano solo 42 chilometri (e 195 metri).

Mario

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Commenti
  • paolafelletti@tiscali.it 22/11/2007 alle 21:01:36 rispondi
    la mia visione...o versione....
    Caro Mario, ti sei dato la risposta da solo nelle ultime tre righe e mezza.Non so se tu abbia mai fatto una maratona o meno. IO poche, solo due.In 6 anni. POchissime direi, per chi come me ama queste lunghe sfide. Ma per quelle due e per questa terza (spero di arrivare allo start almeno....)c'è stato il cosiddetto "richiamo". E' qualcosa che ti nasce dentro, a cui spesso non sai dare un perchè. E' un bisogno che hai, in quel preciso momento della tua vita di dimostrare più a te stesso qualcosa, che agli altri. Solitamente lo si ricollega a un periodo particolare della propria vita: IO, personalmente le mie due uniche maratone le ho preparate dopo la la nascita dei miei due figli: come se dovessi dimostrare al mio corpo che era ancora "forte", che "poteva osare" ancora, che poteva ancora "emozionarsi".E a loro le ho dedicate. Questa terza è diversa: non vi dirò che cosa mi spinge a farla. Ve lo dirò se riuscirò nell'impresa. E comunque anche se tu (o io) non dovessimo arrivare in fondo, non dovrà essere una sconfitta, perchè comunque qualcosa in te si è "smosso", ti sei comunque arricchito (e non solo di km!!!).Comunque andrà, ti lascerà il segno, il ricordo. E di questo che si vive anche.Unico consiglio che ti posso dare, un po' al di fuori di questo contesto un po' spiritualistico (se così lo vogliamo definire)che ho voluto dare, non correre mai con la febbre: potrebbe essere davvero pericoloso (l'ho sperimentato su di me, Stramilano 2006: Partita con 37°, arrivata e caricata in barella con 39°!!!!).Corri, con la pioggia, col vento, col freddo, col sole, coperto, scoperto, col sorriso!L'importante è correre, sempre!In bocca al lupo. Twin Paola
  • diabolik 22/11/2007 alle 21:51:21 rispondi
    correre : che bello
    Caro Mario, a differenza di twinpaola, io invece,a Milano, correrò la mia 38° maratona in undici anni di "carriera podistica". Ma nonostante tutto, ogni volta è sempre diverso, è sempre molto emozionante, ormai l'esperienza dovrebbe farla da padrona, ma non è così. Si, forse, ormai, ho trovato una sicurezza nell'affrontarla, ma, come dici, la maratona inizia mesi prima. Ho corso diverse maratona di allenamento per altre, altre le ho modificate in corsa perchè stavo bene, altre invece le ho modificate perchè non c'ero, ma in ognuna ho provato sensazioni uniche. Ogni maratona è una maratona, ho avuto la fortuna di correre New York 11 volte consecutivamente, ma ognuna mi ha dato esperienze ed emozioni diverse, ho sempre corso a Milano, denigrata da molti, ma amata da me, è la maratona della mia città, ed anche a Milano ho provato tantissime sensazioni.Insomma correre è bello, correre la maratona è qualcosa di unico. Per quanto riguarda i problemi dell' ultimo momento, somo d'accordo che correre con la febbre è molto imprudente, il lavoro di mesi potrebbe rivelarsi inutile, ma l'importante è crederci, 42195 sono lì che ci aspettano e dopo è solo una grande felicità. PROVARE PER CREDERE. Diabolik (gianni pistis)
  • IM-ale 22/11/2007 alle 23:29:15 rispondi
    beh
    mancano 9 giorni. un raffreddore per quanto forte passa. nella mia breve storia una delle mie piu' belle prestazioni l'ho fatta nel 1999 a sestri levante i primi di ottobre in una gara di mezzo ironman: il lunedì precedente (sei giorni prima) mi ritrovo con febbre e infezione ai bronchi, vado di corsa dal dottore, mi prescrive un antibiotico e, a mia esortazione "ma devo gareggiare domenica!" lui mi dice "prendilo per tre giorni e...spero di non rivederti". e' stata la mia migliore gara della stagione (5h55'). forza, c'e' tempo e poi...sei un Road!!!
  • vanni63 23/11/2007 alle 00:52:53 rispondi
    correre : che bello
    Nonostante le energie per una maratona non siano mai abbastanza e i malanni di stagione possono un pò debilitare non credo che un raffreddore possa compromettere la lunga preparazione. Il mio consiglio è quello di importi uno o più obiettivi ridotti e verificare lungo il percorso quale potrà essere quello finale. A tal proposito quindici giorni fa alla maratona di Ravenna volevo migliorare il mio personale di 3h 07m, ma causa influenza sono stato fermo per 10 giorni; è così che ho deciso di impostare la gara per le 3h e 15m. Sono rimasto in linea fino al 32km ma poi mi mancavano le forze e ho optato per un più modesto 3h 30m. Ho chiuso in 3h 29' 47" godendomi la gara e senza preoccuparmi di tutti quelli che mi sorpassavano; il mio obbiettivo lo raggiunto e nonostante sia stata una delle mie peggiori prestazioni cronometriche ho tagliato il traguardo con una lacrima di gioia. E poi qui a Milano ci sono i nostri supporter... che ti aiuteranno con i loro incitamenti!
    Ciao, Giovanni
  • mprezios 23/11/2007 alle 08:27:41 rispondi
    02 DICEMBRE 2007
    Ancora una settimana all afatidica data.

    E la mia prima volta a MILANO, dopo aver mancato l'appuntamento l'anno scorso x febbre....ricordo ancora lo stato d'animo di quella bellisisima giornata di Settembre davanti alla TV con il magone per NON essere li con tutti gli amanti della MARATONA.
    Certo non ci si può aspettare una calda accoglienza davanti al pubblico di Milano, anche se la modifica del percorso ed allungandosi sino in periferia forse un pò di tifoseria in più ci sarà. Di certo all'altezza Bisceglie ho fissato un punto di accoglienza x tutti i corridori, sto coinvolgendo parenti,amici, vicini di casa, in modo da poter da dare un di forza in più al Km 27 a tutti i Maratoneti. Senza poi contare il supporto dei ns. ROAD distribuiti nei punti ristoro...
    Un grosso in bocca al lupo a chi sarà li in una fredda domenica di Dicembre...
    Massimo
  • ultimokilometro 23/11/2007 alle 12:18:16 rispondi
    Maratona con la febbre? No grazie... megio tifare!
    Ciao, io di maratone ne ho fatte 8 in 6 anni.
    Poche ma buone, nel senso che ho sempre cercato di preparami bene e non ho mai fatto (tra virgolette) "il turista".
    Hai proprio ragione, mi rispecchio perfettamente in quello che dici! La maratona è un lungo percorso temporale in cui ci si deve saper districare tra i vari impegni.
    Correre con la febbre è una cosa che ti sconsiglio vivamente, il mio fisico non è in grado di sopportarlo. Ci ho provato all'ultima stramilano ottenendo come risultato tanta delusione dal punto di vista cronometrico e soprattutto con tanta, troppa, sofferenza nel finale di gara e soprattutto il pomeriggio seguente!!!
    Per la gara stringendo i denti sono riuscito a limitare i danni, ma il dopo gara? Quello non me lo dimenticherò più e ti garantisco che non farò mai più una furbata del genere. Freddo, mal di pancia, nausea... uno straccio.
    Se fosse stata una maratona credo poprio che non sarei arrivato in fondo e mi chiedo: "cosa avrei fatto in caso di ritiro nelle condizioni di quel pomeriggio e al freddo di fine novembre?"
    La maratona, hai ragione, è un lungo cammino che però non finisce quando tagli il traguardo! Quello è solo il momento in cui puoi gioire o rammaricarti (ma ti garantisco che in fondo alla maratona si arriva SEMPRE soddisfatti!!! e con la voglia di far meglio al prossimo tentativo). Ma per gioire non bisogna star male altrimenti la festa è rovinata e il prossimo tentativo rischia di diventa un incubo anziché una festa.
    Se invece quel giorno sarai guarito non preoccuparti, i km nelle gambe ce li hai e l'energia in gara stando bene non ti mancherà anche se hai saltato gli ultimi allenamenti. Forse ti mancherà un pò di brillantezza ma non inciderà più dei tanti misteriosi fattori che influenzano ogni gara. Delle volte le gambe girano altre no. Almeno a mé capita così...
  • runtothehills 23/11/2007 alle 15:37:43 rispondi
    MCM 07
    Caro Mario, cari Road
    io purtroppo non sarò concorrente ma sarò piacevolmente al vostro servizio come volontario cercando con il mio minimo contributo di farvi rendere al massimo passandovi anche solo una bottiglietta d'acqua. Devo dire che ho realmente molto apprezzato e molto mi sono rivisto nell'intervento della TwinPaola. No, non sono reduce da due gravidanze.....;-P, ma anch'io sento di essere in un momento della mia vita in cui avrei la necessità di dimostrarmi qualcosa che potrebbe realmente estrinsecarsi nel portare a termine la mia prima maratona. Purtroppo ritengo di aver fatto una scelta coscenziosa nel non iscrivermi, mi ero dato un'ultima chance se per qualche recondita ragione avessi chiuso dom scorsa l'Alpin Cup sotto le 2h...il cronometro ha detto 2h9min e il mio fisico troppo appesantito mi ha consigliato di lasciar peredere anche per quest'anno.Amici tapascioni mi hanno tempestato di telefonate ed sms affinchè provassi ma ho ceduto al timore di sentirmi umiliato nel non riuscire nemmeno a vedere la linea del traguardo in 5-6 ore: il risultato è che adesso sono qui a soffrire come un cane per non poter sentire come mie le vostre speranze, le vostre attese, i vostri timori in vista del 2 Dicembre. L'unica cosa che davvero mi sento di ripetere è il consiglio di CORRERE CON IL SORRISO:quando sono riuscito a farlo il mio rendimento è sempre stato superiore alle attese, sono certo che sarà così anche per voi. In bocca al lupo a tutti e FORZA ROAD!!!!
    Tiziano
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