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Ventisette, giorno di paga #11

Inserito da Franz.Rossi il 16/11/2007 alle 08:43 nella sezione storie

Ventisette, giorno di paga

La maratona dalla transenna

"Ask not what your Country can do for you,
Ask what you can do for your Country"
(John Fitzgerald Kennedy)


"Non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi,
chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro Paese"
John Fitzgerald Kennedy – forse anche a causa della sua tragica fine - è stato uno dei presidenti più famosi ed amati della storia degli Stati Uniti d′America e la citazione che ho appena riportato è tratta da uno dei suoi discorsi.
Vorrei mutuare questa citazione (ringraziando un amico podista, Giorgio Pogliano detto Il Vate, per avermi dato questo spunto) ad uso e consumo della Maratona di Milano che tra qualche giorno celebrerà la sua ottava edizione.

La Milano City Marathon, dunque. Roboante e pretenziosa come tutte le cose che vengono organizzate qui a Milano ma – almeno per le precedenti edizioni – debole nella realizzazione pratica. Un gigante con i piedi di argilla: negli anni i maratoneti che l′hanno corsa hanno dovuto sperimentare sulla propria pelle molte pecche organizzative e un′accoglienza freddissima quando non ostile da parte della cittadinanza che si vedeva le strade occupate dai podisti.
Bisogna dare atto agli organizzatori (che sono cambiati quasi ogni anno) di aver tentato varie strade e di aver perfezionato i complessi meccanismi nel corso degli anni.
L′edizione 2007 si presenta con alcuni punti decisamente a favore: il nuovo percorso più bello, l′Arena come fulcro della manifestazione (con deposito borse e docce calde) e finalmente il tentativo di coinvolgere gruppi musicali per intrattenere corridori e spettatori e trasformare la maratona in una festa cittadina come avviene per tutte le grandi manifestazioni internazionali.

E qui torniamo alla citazione iniziale per provare a rovesciare l′approccio critico che molti atleti hanno con la maratona ambrosiana.
Proviamo dunque a non chiedere cosa la maratona di Milano deve fare per noi, ma a chiederci su cosa possiamo fare noi per questa manifestazione.
La maratona a Milano è qualcosa che la città e la Federazione deve al popolo delle lunghe lombardo. Siamo la regione italiana con più iscritti alla Fidal. Ogni domenica le strade di tutta l′Italia del Nord si trasformano in percorsi per i podisti dalle non competitive alle distanze classiche.
Ma è anche chiaro come Milano soffra questa invasione: un po′ è dovuto all′atteggiamento sempre "battagliero" ed ipercritico che caratterizza noi milanesi, un po′ è dovuto al fatto che la maratona ingessa per oltre sei ore le vie del centro ed in cambio non offre granchè, solo una processione di persone di tutte le età che sbuffando e sudando raggiungono un loro traguardo personale.
Agli occhi di uno spettatore esterno credo si tratti soprattutto di una visione negativa e scarsamente comprensibile. E qualche "ma va a correre a casa tua" o "ma resta a guardare la tv" probabilmente si comprende bene se si osserva un maratoneta senza sapere che quell′incrocio è il trentesimo chilometro e che il 45enne in mutande e canottiera è già tre ore che sta correndo.

Quindi cosa possiamo fare per il nostro sport e per la Milano Marathon in particolare?
Io avrei due proposte con lo stesso obbiettivo.
La prima, per i giorni che vanno da qui al due dicembre, è quella di parlare a tutti gli amici e i conoscenti della maratona. Trasmettere entusiasmo. Trasmettere conoscenza. Coinvolgere le persone. Spiegare cosa succede. Noi soci Road siamo oltre 650 se ogni giorno parliamo a tre persone, nei 15 giorni che mancano alla gara avremo "contattato" quasi 30 mila persone (650 x 3 x 15 = 29.250).
La seconda, per il giorno della maratona, è quella di essere attivi e aperti. Se corriamo la maratona ricordiamo di coinvolgere le persone intorno a noi. Indossiamo il nostro miglior sorriso, chiediamo un applauso o un "high five" e ringraziamo quando l′otteniamo. Se non corriamo la maratona scendiamo in strada e organizziamo degli happening: facciamo il tifo ai maratoneti e coinvolgiamo i passanti nel tifo, raccontiamo a chi sta aspettando di attraversare la strada cosa succede, narriamo le storie dei maratoneti che passano, spieghiamo cosa sono i pacemakers, magari formiamo dei gruppi e portiamo la musica in strada, usiamo le nacchere, i campanacci, facciamo festa. Si può fare il tifo anche fuori dallo stadio.

So che alcuni puristi storceranno il naso: la maratona è fatica e sofferenza.
Però non possiamo imporla agli ignari spettatori e più ci si allontana dal traguardo delle tre ore più la maratona è un′esperienza di vita, una festa che si vuole vivere. Allora perchè non condividerla?
Franz Rossi

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Commenti
  • Trinks 16/11/2007 alle 09:49:53 rispondi
    ..di servizo
    io sarò di servizio e vedrò di fare del mio meglio per sostenere voi maratoneti!

    Grande Franz anche dall'altra parte del globo ti fai sentire!!
    Ciao
    Daniele
  • max(cimato) 16/11/2007 alle 11:41:28 rispondi
    Sotto casa
    La maratona passerà sotto casa mia al 25° km (via Gonin): pur "stampellato" vedrò di essere lì a salutarvi.....non fatemi aspettare troppo !!!
  • diabolik 16/11/2007 alle 18:21:34 rispondi
    Milano provaci
    Sarebbe propro bello che Milano ci provi, che Milano sia Milano e ci accolga come dovrebbe essere. Che sia una festa. Max ti cercherò ai lati al 25°, ci conto che tu ci sia.
    Diabolik
  • paolafelletti@tiscali.it 17/11/2007 alle 09:52:40 rispondi
    ci ho provato....
    Ieri sera ero all'inuguazione di un locale a Milano.
    Memore delle parole scritte del caro Franz, mi sono detta: "ma si, dai! Proviamoci. Cominciamo oggi con 3, se poi sono 6 domani posso anche riposare....". Beh, credetemi, già al primo mi sono demoralizzata. Al secondo, ho avuto la conferma; finchè al terzo mi sono detta "rimandiamo a domani gli altri 3!!!!". La prima tipa, taccata 12cm e minigonnata, mi ha detto "la maratona?ah, si, la Stramilano...". Già qui capisci che per i milanesi esiste la Stramilano e niente più. Il secondo, un misto tra Mr. Bean (lo conoscete???) e Lapo (non so come si scrive il cognome, ma avete capito a chi mi riferisco....) dice: "a me non me ne può freg.... di meno, tanto fino alle 13.00 dormo!!!". Mi veniva voglia di dirgli che sono i più forti ad arrivano alle 13, e che gli ultimi anche intorno alle 16. Ma tanto quello non sa neppure trasformare 42.195mt in km; figuratevi rapportare il tutto in ore e minuti!!!La terza è stata la cigliegina. Le dico, "per i podisti è importante sentire il tifo della gente, l'entusiasmo, la partecipazione. Guarda NY...". E lei: "Appunto, se devo fare il tifo vado a NY!!!". No comment. Ma oggi ci riprovo, promesso Franz!!!!NOn demordo. Intanto "quei tre" sono stati avvisati....Baci. Twin Paola
  • max(cimato) 17/11/2007 alle 17:23:13 rispondi
    anche io ci ho provato.....
    Con mail "condominiale", un indirizzo di posta elettronica che raggiunge tutti gli iscritti del condominio (su 143 almeno una cinquantina di iscritti ci saranno...) ho avvisato del passaggio maratona proprio sotto casa invitando a scendere in strada con i bambini (ce ne sono tanti) a fargli vedere una sana manifestazione sportiva: una sola risposta che si informava sulla mia presenza attiva.....forse per preparare il lancio di pomodori...
    Spero non dover vedere qualche condomino in atteggiamento ostile nei confronti di partecipanti, volontari e organizzatori.....potrebbero partire stampellate !!!
  • Valeria.Pizzati 17/11/2007 alle 18:15:36 rispondi
    Twin...
    ...capisco la tua delusione. Quelli che hai incontrato tu devono essere parenti di quelli che quando dico loro che corro e sono iscritta ai Road, mi dicono subito "quindi sei una maratoneta!". E allora tutte le volte mi tocca spiegare che al massimo mi si può definire podista, perché la maratona è di 42,195 km e che le distanza più brevi non si chiamano assolutamente maratona, etc etc...
    Nonostante Milano sia una città di runner, resta principalmente una città di milanesi! Il milanese è composto, non fa chiasso, rispetta le file, paga e pretende. Pretende strade sgombre la domenica mattina per andare a fare shopping in corso Vercelli perché chiaramente siamo sotto Natale! E chi se ne frega se ci sono 4.000 persone che cercano di compiere uno straordinario gesto atletico!
    State certi che semmai farò una maratona non sarà in questa città, preferisco fare servizio ed animarla perché forse questa manifestazione ha più bisogno di entusiasti che di alteti!
    I soci Road iscritti sono veri e propri eroi metropolitani (ma lo sono anche quelli che presidieranno gli incroci, sob!).
    Propongo di festeggiarli degnamente in sede il venerdì successivo con un piccolo party!
    W il Road!
  • mbell1957 18/11/2007 alle 13:56:51 rispondi
    Noi e la Maratona di Milano
    Cosa possiamo fare noi per la Maratona di Milano ? Penso che prima bisognerebbe chiedersi, anzi chiedere direttamente alla Maratona di Milano ed ai suoi organizzatori che cosa loro possono fare per la Maratona di Milano. Innanzitutto essere più “umili” … non basta essere più o meno gli stessi che organizzano la Stramilano per garantire lo stesso successo. Un nome una garanzia ? Non sempre funziona. Poi più “lungimiranti” … non mi risulta che, a parte qualche conferenza stampa tipo spot pubblicitario alla presenza dei vincitori di New York (che guarda caso fanno parte del solito clan), gli organizzatori si siano dannati l’anima per cercare il coinvolgimento di chi potrebbe contribuire al successo di questa manifestazione quali il Comune, i Comitati di Zona, le principali aziende municipalizzate, per organizzare concertini ed intrattenimenti nei quartieri attraversati, per avere la certezza del blocco del traffico, ecc, …Chissà come mai a Milano, al di fuori del nostro ambiente di aficionados, si sente parlare di Maratona solo a cose quasi fatte. Nessuna pubblicità … ad esempio ogni giorno più di un milione di persone prendono la metropolitana.
    Quanto costerebbe appendere manifesti in tutte le stazioni, o far proiettare dei filmati nelle stazioni attrezzate … non sono uno specialista di marketing ma se queste campagne fossero organizzate insieme ai vari soggetti di cui sopra, sono certo che si riuscirebbe a creare l’evento che tutti noi vorremmo. Una giornata di festa per tutta la città e non solo per chi corre. Mi resta il dubbio che forse sarebbe comunque fatica sprecata. Gli Italiani si appassionano per l’America’s Cup e questo pur magari non avendo mai neppur provato l’ebbrezza di remare su un pattino. Si appassionano anche per le processioni oceaniche ad Assisi o a Loreto o in tutti i posti dove si è verificato un miracolo (o presunto tale). Però questo è normale … non a caso quello Italiano è storicamente un popolo di Santi e di Navigatori. E più recentemente siamo diventati un popolo di Commissari Tecnici votati alla Dea Eupalla (più volte citata dal grande Gianni Brera) e di motoristi assatanati sulla scia di Rosse e … Rossi !Quindi se si intervistassero 100 persone chiedendo chi è Baldini, temo che avremmo amare sorprese ! Domenica 2 dicembre vi aspetto in zona Montagnetta … e, mi raccomando, sorridete per la fotografia !!!!



    Ciao Massimo
  • mt-run 19/11/2007 alle 19:47:54 rispondi
    E' dura!
    Mi piacerebbe scrivere a lungo su questo argomento che ha risvolti sociologici non banali...
    Mi piacerebbe scrivere che assistere ad una manifestazione sportiva popolare è bello, è affascinante e quindi non capisco seconso quale visione la maratona "non offre gianchè".
    Ma la cosa che, in assoluto non riesco a capire è questa: fino a 2-3 anni fa esistevano le domeniche ecologiche. Ve n'erano diverse, quasi una al mese o poco meno. C'erano i soliti furbi, i soliti "raccomandati", ma si poteva andare per strada tranquillamente. (Una di quelle ho fatto Porta Romana-Sesto San Giovanni e ritorno senza uno solo fastidio...). Ecco: adesso non ve n'è traccia. Sicuramente perchè i livelli di PM10 si sono abbassati (cerrrrto che sì, direbbe Ezio Greggio). E io mi domando e dico: possibile che non si riesca ad indire una, dico una, una sola piccola, domenica ecologica il 2 dicembre? E' possibile? E' sensato. Onestamente questo mi fa innervosire, mi demotiva molto.
    Cioè: è una proposta così scandalosa? Magari va, potrebbe anche capitare che i milanesi, a piedi, si divertano a vedere i podisti correre. Potrebbe anche accadere che si abbassino un po' le polveri sottili. Lo so è un palliativo ma, mille macchine ferme a strombazzare di sicuro non fanno bene.
    Ora vi saluto perchè vado a ritirare il premio "uovo di colombo" (Scherzo, naturalmente).
  • ferroghido 20/11/2007 alle 00:27:49 rispondi
    E vvvaii!!
    Wow. Twin Paola, ma che locale era? Senti ma, già che ci siamo, e che non ci sente nessuno, non è che per caso mi daresti il cellulare della prima tipa?
    Ciao Riki
  • paolafelletti@tiscali.it 20/11/2007 alle 17:27:34 rispondi
    credi.....
    Caro Ricky, credi non vale la pena. Si.... taccata, minigonnata, d'effetto. Ma vuoi mettere le podiste!!!....sono molto meglio.Molto allenate......!!!!Questa alla prima ripetuta scoppia!!!!Per ridere anche un po'....Ciao. Twin Paola




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