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Troi dei Cimbri

Inserito da enrico.grimaldi il 18/09/2012 alle 23:42 nella sezione cross & trail

Era già da un pò che tenevo d'occhio questa gara.
I volantini si vedevano spesso in giro. Mi incuriosiva soprattutto questo nome dal sapore misterioso, che evoca magia, mistero, un certo fascino.
E allora, eccomi iscritto per toccare con mano, anzi con piede, questa nuova avventura che attraversa la foresta del Cansiglio, poco lontano da Vittorio Veneto, popolata in passato dai Cimbri, antica popolazione di origine germanica che qui si stabilì, proveniente dall'altopiano di Asiago.

Parto in treno Sabato pomeriggio da casa. Non ho voglia di guidare;in treno mi rilasso e posso anche riposarmi un pò.
Arrivo a Fregona, luogo di partenza della gara, in serata, dopo un viaggio lungo ma tranquillo.
Gentilmente il proprietario dell'albergo si presta ad accompagnarmi in auto al ritrovo dove posso ritirare il pettorale e il pacco gara. Maglietta tecnica, formaggio locale e altre cosucce. Cena leggera e quattro chiacchere con altri atleti a tavola davanti al caffè.
Sveglia alle 4.00 e, dopo i soliti preparativi, partenza della gara alle 6.00.
Per la cronaca ci sono due percorsi: uno lungo (55 Km.) ed uno corto (22 Km)
Alle 6.00 è ancora buio,quindi tutti con le lampade frontali.La temperatura à ottimale come pure le condizioni meteo generali.
Siamo circa in duecento iscritti alla lunga.
Partiamo e dopo una lieve discesa di poche centinaia di metri, giusti giusti per scaldarci, cominciamo a salire in progressione, passando (molto suggestivo) nelle Grotte del Caglieron per poi arrivare a Sonego. E abbiamo già percorso quattro km.
Si continua a salire. Strade sterrate, un pò di cemento, un po' di asfalto... ma sempre salita (saliremo per 10 Km. ininterrotti)
Arriviamo così al Km.6.000.Ci troviamo a circa 700 m.slm
Affrontiamo ora una salita impegnativa di circa 4 Km. che ci porta a 1500 m slm; un sentiero tecnico, attraverso il quale, raggiunta Forcella Pizzòc (1520 m.), raggiungiamo il 1°ristoro al Rifugio Vittorio Veneto. Siamo al Km. 10,500.
Primo cancello orario. Sono entro i limiti. E qui,signori,io ne avrei già abbastanza. Ma, si sa come vanno queste cose. E' solo un pensiero che presto svanisce e ti ritrovi a correre come prima, più di prima.

Entriamo nel Bosco del Cansiglio in un tratto facile che dopo circa 15 Km, ci porta a Croseraz, prima e a Vallorch, antico villaggio cimbro, dopo.
Poca strada sterrata ma soprattutto sentieri in saliscendi tra faggi e conifere, in uno scenario veramente incantevole e rilassante dove il silenzio è rotto soltanto dallo scalpiccìo delle nostre scarpe. Qualche fortunato tra i primi a transitare, ha potuto avere il piacere di osservare coppie di cervi che bramivano; uno spettacolo davvero inconsueto.
Al Km. 22 (1000 m slm) arrivo al 2° ristoro. Museo dei Cimbri in Pian Osteria. 2°cancello. Transito con mezz'ora di tempo prima del limite. Bene. Ho guadagnato qualcosa. Posso respirare un po' ma non troppo.
Riprendo la corsa. Sentieri in leggera discesa su pascoli, ancora strada bianca in leggera salita nel bosco di abeti. Arrivo a Croseraz-via Frattuzze Km. 26 (1100m slm).
Inizio sentiero tecnico del Bosco del Cansiglio. Km.29 (1400m slm) salita impegnativa. La faccio con fatica. D'altro canto, stiamo correndo un trail, quindi... respirare e trottare!

Dal Km.29 al 33 sentiero facile; fino alla casa forestale Candaglia, a Casera Ceresera. 3°ristoro e 3° cancello orario.
La stanchezza c'è tutta,vorrei tanto una Coca fresca. Mi tirerebbe sù. Ormai ho la nausea dei sali. Ma la Coca non c'è. Vada per il the...caldo!
Sono messo abbastanza bene coi tempi, ma non posso permettermi di fermarmi troppo. Riprendo la mia corsa. Mi sento in forma dopo la sosta. La fatica sembra dileguarsi. Sono soddisfatto della mia prestazione fino ad ora.
Ho lasciato altri concorrenti dietro. Non accade spesso! Devo percorrere dei saliscendi tecnici che mi porteranno fino a Crosetta al Km. 41 dove troverò il 4° ristoro col 4° cancello.
Discese che sembrano fatte apposta per me. Ci sto prendendo gusto. Mi accorgo che, complice quella strana sensazione di euforia mista a piacere, sto correndo molto veloce, sfruttando al massimo la discesa. Le gambe volano. Forse troppo. Sì, direi proprio troppo.
Sento la punta del piede sinistro che per un centesimo di secondo è bloccato da un perfido ostacolo, piccolo peraltro, altrimenti l'avrei visto. Il piede sinistro vuole rincorrere il destro nel tentativo di ristabilire l'ordine ma si rende conto che purtroppo è in ritardo. Tutta la gamba sinistra è ormai in ritardo e la destra non ne vuole sapere di rallentare per farsi raggiungere dall'altra!
Cerco di stare in equilibrio. Mi rendo conto che cadere adesso a quella velocità sarebbe deleterio. Provo a rallentare per ridurre l'ormai prossimo impatto col terreno. Le gambe sono ormai incontrollabili. Sono quasi ridicole nel loro goffo tentativo di evitare l'inevitabile tonfo. Cado malamente, una gran botta, un ruzzolone carpiato, uno laterale, una spanciata da lasciarmi senza fiato.
Finalmente sono fermo, steso a terra e per cinque secondi non mi muovo. Faccio un rapido check-up della situazione. Niente di rotto. Ho un crampo feroce al polpaccio sinistro. Mi raggiunge nel frattempo la scopa che si prodiga a distendermi la gamba. Mi rialzo, a malapena riesco a camminare,figuriamoci a correre! Raduno le idee. Manca poco al 41° Km. dove c'è l'ultimo cancello. Se riuscissi a raggiungerlo in tempo utile, non ne avrei più altri. Potrei farcela! Ok,si può fare.
La scopa conferma. Ma bisogna correre, non basta camminare. Comincio a correre. Il mio piede comincia invece a vedere stelle e sorci verdi.
La scopa mi incoraggia e mi aggiorna su tempi e distanze.
"Ce la puoi fare" dice lui "Ce la devo fare" dico io.

Arrivo al cancello con discreto margine residuo. Sono l'ultimo concorrente. Gli applausi e gli incoraggiamenti si sprecano. Mi mettono in una mano un panino con salamella ancora calda e nell'altra una birra fresca. Ma non ho nè fame nè sete.
Allora mi "ordinano" di "magnar" e di "bevar" che quella salamella è meglio di un doping!! "ostrega"!!
Obbedisco. Mangio e bevo. Hanno ragione. Sto meglio. Faccio conoscenza con le due scope che mi accompagneranno al traguardo. Simpaticissimi e pronti ad aiutarmi in ogni modo. Intuisco che se riuscissi anche a farli divertire, l'atmosfera sarebbe ottimale. Faccio il guascone. Loro ridono a crepapelle. Non sapevo di avere questa dote. Rifaccio il punto della situazione. Mancano 14 Km. al traguardo. Quasi tutti in discesa. Procedo un po' correndo, un po' camminando. Perdo molto tempo sulla ripida discesa delle Terre Nere. Ormai ho le gambe dure come il legno. Non voglio cadere e compromettere tutto. Arrivo al 50° Km. Mancano 5 Km, sono ai limiti estremi del tempo massimo. Se corro veloce, ce la posso fare. La scopa conferma. Ma devo correre davvero!
Decido allora di "non sentire più alcun dolore" e "di essere in perfetta forma". Detto fatto inizio la mia volata verso i Campi Elisi, pardon, verso Fregona. Corro a più non posso. Le scope mi osservano sbalorditi. Chiedo a uno dei due di farmi da lepre senza badare alle mie espressioni sofferenti. Mai vista una scopa che fa da lepre!
Sono concentratissimo, cercando di non mettere i piedi in fallo. Cadere ora, sarebbe una vera beffa. A cento metri dal gonfiabile che intravedo dietro l'ultima curva, le due scpe mi lasciano andare e con feroce scatto, punto verso il fotografo che sta immortalando la mia falcata. Supero il traguardo. Tempo 13 ore. Strette di mano da parte di tutti i presenti, abbracci sinceri alle due scope che nel frattempo sono sopraggiunti. Momenti di grande piacere, di grande soddisfazione, di grande emozione.

Una birra ghiacciata, per favore! Me l'hanno già messa in mano!
Vai Road !

Enrico

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Commenti
  • Franz.Rossi 20/09/2012 alle 08:19:30 rispondi
    Un destino segnato
    A quanto pare Enrico il tuo destino è segnato: devi far amicizia con le scope anche in quel di Fregona.
    Ed essendo dei veneti immagino che ci sia stato da divertirsi.

    Continua inesorabile la tua collezione di gare... complimenti
    Franz
  • Iron6Max 20/09/2012 alle 10:02:26 rispondi
    bravo!
    davvero inesauribile!
    Max
  • mauro 20/09/2012 alle 10:04:37 rispondi
    bravo Enrico! Sei il solito diesel!
    Anzi, di più: se cominci a convincerti, anche grazie a queste "disgrazie", che puoi andare più veloce non ti ferma più nessuno!!! E complimenti per il bel racconto.
    W il Road!
    Mauro
  • trullo 20/09/2012 alle 10:23:07 rispondi
    Le scope che fanno da lepre: spettacolo :-))))
    Grande Enrico!
  • enrico.grimaldi 20/09/2012 alle 12:13:01 rispondi
    ...inesauribile ?
    ...esaurito,Max,esaurito !
  • enrico.grimaldi 20/09/2012 alle 12:18:21 rispondi
    Grazie ,Mauro !
    ...diesel, si ,ma a questo punto devo far revisionare gli iniettori !! :)
  • sgiannetti 21/09/2012 alle 09:28:55 rispondi
    Grande Enrico
    Complimenti per il vero spirito trail fatto di cadute e rinascite e di volontà di arrivare e...di tutto quello che hai efficacemente raccontato .
    Ciao .

    STEFANO
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