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UTMB 2012
Inserito da sgiannetti il 03/09/2012 alle 17:11 nella sezione cross & trail
Sono le 5,30 del 1 settembre al km 60 della UTMB e sto salendo nella nebbiolina fredda sotto una pioggerella incessante che da dieci ore non dà tregua; da dieci ore sono rinchiuso in un guscio composto da due strati a maniche lunghe, una giacca idrorepellente e sulle gambe oltre al fuseaux anche il pantalone impermeabile a creare una barriera all'umido e al freddo.
Tra un ora è l'alba è vedrò il mondo alla luce naturale, finalmente libererò lo sguardo oltre il cono luminoso della frontale che da troppo tempo illumina solo tremule goccioline che cadono saettando a destra e sinistra, a volte acqua, a volte neve.
Ora penso si farà l'alba e dalla cima del Col de La Seine vedrò nella prima calda luce del giorno il dente del Gigante, scenderò felice sul palcoscenico della Val Veny avvinto dalla maestà dei ghiacciai incassati nel granito del Monte Bianco.
Penso, ma intanto devo salire nella nebbia e l'unica cosa è ora sentire un lento e ritmato scampanellio costante che si libera nel silenzio presso un minuscolo agglomerato di baite fiocamente illuminate. Ecco lo scampanellio si materializza davanti alla processione lenta dei trailers stanchi; una coppia di signori di mezza età con due ragazzi incita e scampanella con entusiasmo e allora Bon Courage, Bravò per ognuno un incitamento continuo costante rompe il silenzio della notte.
É l'alba, sono all'Ultra Trail del Monte Bianco ma non ci sono i ghiacciai, non c'è il Dente del Gigante e lo sapevo già dieci ore di gara che non avrei visto nulla di quello che aspettavo da un anno.
Lo sapevo dalle 11,30 di venerdì quando un improvviso succedersi di messaggi ai nostri cellulari mentre guido verso Chamonix, riporta il silenzio della delusione tra me, Marco ed Emilio.
Niente giro del Bianco, “solo“ 104 km nelle anonime montagne alle spalle di Chamonix; il generale inverno è arrivato anche quest'anno come nel 2010 a decidere le sorti della gara più attesa e l'ha modificata nella sostanza.
Sì adesso sto salendo verso lo sconosciuto Bellevue, dove nevica, arrivo al ristoro davanti al rifugio, trangugio un po' di coca cola un pezzo di formaggio e poì giù verso valle in un mondo di fango che si attacca uniforme e compatto alle scarpe, ogni appoggio un avventura e mi si pianta un bastone fà leva e si spezza di netto; fà freddo, non smette di piovere e avrei voglia di andare a dormire al caldo guardando la pioggia battere sui vetri; invece devo camminare in salita e in discesa correre mi fa urlare i muscoli tibiali. A Les Houches mancano 30 km all'arrivo sempre tanti non più troppi.
Ma allora cosa stiamo facendo in queste valli solitarie ?
Però ritorna il giorno, smette di piovere: i sentieri si iniziano a popolare e i Bravò, Bon Courage aumentano, una piccola folla attende al ristoro di Plan Pratz, tanti giovani e bambini chiedono il cinque a ognuno.
L'arrivo ad Argentiere verso l'una è già un piccolo bagno di folla; nel ristoro c'è chi si ritira, chi giace seduto dormendo a occhi aperti, mentre a gran voce i volontari ricordano a tutti che ora mancano solo dieci chilometri.
Libero finalmente almeno dalla giacca, riassaporo due o tre km di piano, le tibie respirano, il sole pallido fa capolino, provo a correre costante con lentezza; dopo uno strappetto in salita, scollino e vedo dall'alto le prime case di Chamonix.
Raggiungo Marco, grande esperto di UTMB, avendo corse tutte le otto edizioni complete (mentre io ho corso le due accorciate!) che mi descrive con precisione il finale.
Ilaria ci accoglie alla periferia, vedetta sorridente annuncia l'approdo ai naviganti Road.
Siamo nel centro, due ali di folla dietro le transenne, tifo da stadio, mani e manine protese per i cinque di rito, la Place dell'Amitiè ci accoglie con la musica di Vangelis a palla, sul grande schermo compaiamo anche noi per un secondo protagonisti del momento dell'arrivo, brividi sulla pelle.
Il viaggio è finito, il percorso è cambiato, lo spirito di questa gara rimane sostenuto alla gente che ti accompagna con incoraggiamenti e tifo ovunque e comunque.
Ho un fremito di stanchezza e felicità, indosso il gilet del finisher, chiudo gli occhi per dieci secondi e sono via dalla folla e dal rumore, solo uno lento scampanellare continua a risuonare sulla montagna buia.
In fondo tra quattro mesi riaprono le iscrizioni 2013...
I sogni più attesi saranno i più belli da realizzare.
Bravo, Boun Courage
La strada è ancora lunga...
Stefano
Courmayeur Champex Chamonix |
atleta | pos | time | p.ti TURCO |
Paolo Scaricabarozzi | 430/1584 | 16:44:01 | 722,2 |
Giuseppe Prosperi | 1300/1584 | 22:33:51 | 667,2 |
Marco Zerbato | 1583/1584 | 25:12:57 | 649,2 |
Alessandro Alboni | 1584/1584 | 25:12:59 | 674,2 |
Ultra Trail du Mont Blanc |
atleta | pos | time | p.ti TURCO |
Stefano Giannetti | 887/2125 | 19:47:57 | 772 |
Luciano Micheletti | 1061/2125 | 20:28:40 | 739 |
Max Marta | 2073/2125 | 25:40:23 | 691 |

Commenti
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Complimenti ai FINISHER.
Non fate l'errore di paragonare i tempi, ognuno di loro ha una storia dietro che spero ci racconteranno sul sito.
Complimenti a Stefano per la bella prestazione, a Luciano (two down, one to go... come direbbero gli americani) e a Max che ha concluso la gara con Silvia.
E complimenti ai due debuttanti alla CCC, Giuseppe e Alessandro... il video di Robino su FaceBook la dice lunga sulle condizioni che hanno affrontato.
Franz
PS per i punti del TURCO bisogna avere le classifiche ufficiali con il numero esatto di arrivati...
Siete stati fantastici!
Avete vinto tutti!
Alè Road!
Enrico
Benvenuto nel Club a Paolo Scaricabarozzi e complimenti per la grande prestazione.
Complimenti anche ad Alessandro per il bel racconto che potete leggere sul sito...
Franz
complimenti a tutti i sette finisher e ai due non finisher sulla gelida TDS .
Citazione speciale per Super Luciano che in due week end consecutivi si è sparato Ultra dei Pirenei e UTMB e dalla prossima domenica , tanto per defatigare ,inizia il Tor des Geants : fate un pò il conto dei km e metri di dislivello !
Grande Luciano , sei unico !
W il Trail
W il Road
STEFANO
Mi stupisce sempre la presenza di spirito e la prontezza degli organizzatori!
grandissimi Road