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Le castagne di Brianza
Inserito da Franz.Rossi il 22/10/2007 alle 13:19 nella sezione tapasciate
Mentre in centro città si festeggiava l'AMSA con una nuova gara (la Green Race di cui Valeria racconta in altra cronaca), un altro nutrito gruppo di Road si inerpicava verso la Brianza.
I Marciatori Caratesi, ben noti nell'ambiente come organizzatori del Trofeo Brianzolo di Cross, hanno dimostrato la loro passione per le campestri tracciando i percorsi della celeberrima: Carate tra il verde e l'antico.
Quattro percorsi (7, 15, 25, 37 chilometri) da percorrere sulle colline che circondano Carate, toccando tutti i campi sportivi, le ville, i parchi e le cascine.
Gara bellissima, impreziosita da un sole che - seppur tardivo - ha regalato scorci verdi di Brianza.
Il termometro dell'auto, mentre mi recavo all'appuntamento con alcuni Road con i quali avremmo condiviso il viaggio, segnava un bel 6 gradi.
A Carate certamente la temperatura sarebbe scesa ancora, quindi inizavo a optare per il pantalone lungo e la maglia pesante.
Caricato Daniele e incrociati il Compa, la Edda e il Micheal, ci siamo avviati verso la tangenziale.
Nel frattempo dalle altre auto arrivavano messaggi di conforto: eravamo tutti in orario.
Giunti sul posto e parcheggiata a fatica l'auto (è incredibile quanti podisti vengono a fare questa gara: alla fine si parlava di oltre 4mila persone), ci siamo diretti all'appuntamento sotto il tendone.
Alcune canotte Road facevano bella mostra di se, fasciando addomi più o meno scolpiti.
Inizia la distribuzione dei cartellini (76 iscritti, seconda squadra dopo i locali che avevano il doppio dei partecipanti) si salutano gli amici e si decide che percorso fare.
E' anche l'occasione per conoscere nuovi soci o rivedere persone che si erano intraviste solo in sede al momento dell'iscrizione o con cui si era parlato attraverso il sito.
Il bello delle non competitive è proprio questo: tutti possono correre una tapasciata, non esistono scuse di velocità o distanza, si tratta solo della voglia di incontrarsi.
Non ho lunghi e devo iniziare a mettere qualcosa in cascina prima di Milano, quindi opto per i 25km.
Si parte puntuali, gambe in spalla e subito giù a rottadicollo per una discesa parzialmente coperta dalla brina.
Con il gruppetto guidato da Antonio e Walter (la strana coppia), e con Igor e me a seguire, superiamo molti amici.
Il percorso è davvero mosso.
Alla prima discesa segue una bella salita e subito dopo si ripicchia giù per una strada asfaltata che conduce al fiume.
Alla fine credo che i metri in piano totali non raggingessero il chilometro.
Corriamo e chiacchieriamo.
Ci raggiunge Stefano Ultimo KM, ha il passo leggero e ci semina in pochi metri. Una salita interminabile (con la gente imbottigliata e al passo) ci permette di non perdere il contatto, ma appena la strada si libera Stefano è lontano.
Vediamo un altro Road un po' più avanti (Maurizio) e ci diamo dentro per raggiungerlo.
In discesa Igor ed io "molliamo i freni", in salita Walter e Antonio ci recuperano. E' un elastico continuo che ci porta rapidamente al bivio tra la 15 e la 25.
Maurizio - che voleva fare i 25 ma che aveva qualche problemino fisico - aveva dichiarato di voler proseguire per la strada più breve verso il traguardo, ma quando ci ha visto piegare sul 25 chilometri si è fatto forza e ci ha seguito.
La forza del gruppo!
C'è poco da fare correre insieme ti aiuta a superare i momenti di crisi: Maurizio alla fine ci lascerà in vista del traguardo e completerà bene il suo allenamento.
I cartelli chilometrici sul percorso sono generosi e paragonati ai rilevamenti del mio gps ci fanno fare sempre un po' meno di strada.
Ma ugualmente il bivio con il percorso da 37km mi trova in difficoltà: arranco sulle salite, spesso cammino invece di correre, e mi lancio per le discese, contando sulla forza di gravità.
Come per miracolo, subito dopo un cartello che dava il 34esimo km (ci eravamo ormai uniti agli altri percorsi), si staglia il tanto atteso ULTIMO KM.
Mi ricordo, dall'anno precedente, che ci sono ancora salite e discese, ma sono tranquillo, adesso si tratta solo d'arrivare.
Thè caldo è il vero premio (anche se la sciarpa e i guanti in pile di quest'anno superano i precedenti pacchi gara), e le prime impressioni scambiate con gli amici: il freddo, la gente, le castagne, le salite.
A casa mi aspettano i pizzoccheri, quindi invito Daniele ad una rapida ritirata. Non prima però di aver battuto le mani al Compa che ritirava la coppa e il cesto destinati al secondo gruppo più numeroso.
Domenica prossima sarò al Trail del Monte Casto e di salite e discese ne avrò parecchie.
Vi sapremo raccontare!
Buone corse
Franz

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Forse perche' ero troppo impegnata a ciaccolare con Alessia (che quasi quasi non voleva partire e poi alla fine ha tirato l' "allungo" finale) e Laura.
Bella bella bella questa tapasciata, anche se sul percorso dei 15k non c'era un pezzo in piano...
I saliscendi non sono il mio forte, le salite le ho "camminate" tutte per principio. Tanto, tra corricchiare pianissimo e fare una fatica boia, e camminare di buon passo non c'e' gran differenza.
Un po' un casino trovare parcheggio, ma forse perche' siamo arrivati all'ultimo momento.
Fra un mesetto c'e' un'altra tapasciata che dovrebbe essere di questo genere, il 25 novembre a Senna Comasco: Marcia dei 2 campanili e maratona del Monte Goj.
Il Compa dice di averla fatta qualche anno fa e se la ricorda piuttosto dura; io quasi quasi andrei a curiosare, se qulcuno si volesse unire...
ciaooo
Morg@na