Finalmente!
Era da fine luglio, quando avevamo concluso l'attività estiva "in piscina con il Road" che desideravo tornare a nuotare sotto l'occhio vigile di Astrid e Danièl.
I primi due mercoledì degli allenamenti in vasca era saltati uno per un maledetto aereo in ritardo, l'altro per un impegno di lavoro.
Ad aggiungere la beffa al danno, quest'anno mio figlio Joshua, neo socio Road, aveva iniziato ad allenarsi con noi: lui partecipava e mi raccontava degli allenamenti ed io invidiavo.
Finalmente.
Mercoledì sera, piscina.
Arrivo a Quarto Cagnino (non ero mai stato in questo impianto prima) seguendo le indicazioni di Joshua, parcheggiamo l'auto e raggiungiamo la piscina.
Mi trovo subito immerso nel clima che aveva caratterizzato gli allenamenti estivi: frizzi e lazzi fuori vasca, schizzi e schiuma in acqua.
Il gruppo è già bene affiatato nonostante sia solo la terza settimana e nonostante non ci si conoscesse prima della piscina.
Mi cambio veloce e allo scoccare delle 20 (appena le corsie si liberano dal gruppo precedente) scivolo in acqua per un paio di vasche di riscaldamento.
Me lo avevano preannunciato, ma mi coglie ugualmente di sorpresa. L'acqua è calda.
Inizio a nuotare a stile (il mio punto debole), incrocio Massimo che sta scaldandosi come me.
L'acqua è azzurra come in tutte le piscine, ma l'illuminazione laterale sottacqua rende l'azzurro più intenso e brillante.
Arrivato a fine corsia, viro e lentamente ritorno alla partenza: e si compie una piccola magia.
Il mio movimento per la respirazione avviene dalla stessa parte delle luci e sincronizzato (ovviamente) con la bracciata.
Mi perdo così a seguire le mille bolle argentate formate dall'aria che il mio braccio imprigiona e porta con se sotto, fino a quando la pressione le libera e le riporta a galla.
Più volte durante l'allenamento cercherò ancora queste fedeli compagne, anche tra le scie degli amici, anche quando l'acqua sarà un turbinio bianco.
Beh, il resto è allenamento.
Ho iniziato abbastanza sciolto, poi Danièl mi ha spostato di corsia ed ho iniziato a patire il passo dei caimani.
La divisione in corsie è abbastanza netta:
- prima e seconda: gli archimedi, sotto la guida di Enrico, sperimentano tra una vasca e l'altra una serie di esercizi con la tavoletta (un corpo immerso nel liquido riceve una spinta verso l'alto pari alla massa del corpo immerso)
- terza: i delfini, sotto la guida di Danièl, si allenano; sotto la guida di Cristiano se la spassano. Ad ogni cambio di esercizio si mettono a scherzare e a fare battute. Dalla loro corsia proviene un continuo chiacchierio da cui deriva il nome. Ho iniziato con loro e appena li ho lasciati ne sentivo la nostalgia
- quarta: i caimani, ammetto che la definizione deriva da un po' di autocommiserazione. Ci sono arrivato a metà allenamento, sotto la guida di Danièl, e ho patito il loro ritmo. Devo migliorare parecchio per fregiarmi di tale titolo. Per fortuna ogni tanto si infilava qualche vasca a rana dove riuscivo a tenere il passo
- quinta: gli squali, anche loro sotto la guida di Danièl, ma facevano sempre qualcosa in più (forse lo avevano fatto arrabbiare). Di loro ho solo l'impressione di un continuo turbinìo dell'acqua. Fortunatamente c'era Morgana a rendere umano il gruppo.
- sesta: sono le lontre, Astrid li guida e loro si divertono come pazzi. Galleggiano, si immergono, scherzano... insomma è la corsia della ricreazione perenne. Ovviamente Walter ci si è subito fiondato.
Comunque, alla fine, 90 minuti belli tirati.
Ero stanco e soddisfatto.
In spogliatoio mentre si parlava dei programmi per i prossimi giorni (allenamento collettivo e compleanno del Road di sabato, Carate domenica) ho conosciuto o reincontrato persone che non vedevo magari dalla prima iscrizione.
Come GianMarco, con cui condivido la passione per la lettura e con il quale ho già messo in piedi un sano salotto letterario (spogliatoio letterario suona male).
E a casa, mentre cenavamo con Joshua e ci scambiavamo le impressioni sui rispettivi allenamenti abbiamo concordato su un argomento: speriamo che il prossimo mercoledì arrivi presto.
Hasta luego
Franz