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La Via degli Abati 2012. Penitenza e gloria.

Inserito da enrico.grimaldi il 08/05/2012 alle 17:34 nella sezione cross & trail

Percorrere la Via degli Abati o The Abbots Way, che dir si voglia,senza fare un po' di penitenza sarebbe quasi poco realistico e direi poco affascinante.
In realtà la fatica per correre i 125 km che separano Pontremoli, piacevole cittadina in provincia di Massa Carrara,da Bobbio,altro interessante luogo in provincia di Piacenza, è stata grande.
Non avevo mai corso un trail oltre i 70 km. Più di una perplessità aleggiava nella mia testa.

Partiti alle 8.00, pioggia e freddo non ci hanno abbandonati che per poche ore, condizionando quindi pesantemente sia le risorse fisiche che il terreno.
Il grande numero di ritirati parlerà poi chiaro.

Sul ponte di partenza, scambio di battute e auguri reciproci con Max Marta che, ovviamente, non rivedrò che il giorno successivo a Bobbio.
La cena insieme con altri amici la sera precedente, ha dato ad entrambi quel sano vigore psicofisico per intraprendere col giusto spirito la gara.

Una decina di km in salita progressiva fino a Cervara.
Ristoro. Si continua fino al Borgallo, dove, dopo fango e pioggia, troviamo il successivo punto ristoro.
Siamo circa al 21°km.
Le mie scarpe, comode ma già con qualche buchetto qua e là, sono ormai quasi da buttare.
Il fisico e lo spirito reggono bene. Ma non sanno ancora cosa li attende dopo!

Discesa fino a Borgotaro, primo cancello orario, dove arrivo con un discreto margine di riserva sul tempo massimo.
Meglio non sprecare energie; la strada è ancora...luuunga !
Qui trovo ad accogliermi (e non finirò mai di ringraziarli) un gruppetto di vecchi amici piacentini che mi confortano non solo con bibite e cibi vari ma soprattutto con sagaci e stimolanti battute che mi incitano a proseguire con una marcia in più.

Da Borgotaro, e siamo al 32°, riparto alla volta di Pradetto.
La pioggia va e viene. La fatica viene e non va via.
Arrivo a Osacca. Altro ristoro e chiacchere veloci con gli Alpini.
Mi propongono del buon lambrusco. No grazie. Domani sera volentieri. Arrivederci quindi.
Intorno alle 21.00, scorgo la sagoma imponente del castello di Bardi. Sembra di poterlo toccare con le mani.
Ma prima di riuscire ad arrivarci passa ancora una mezz'oretta. E che rampa ragazzi! proprio quello che ci voleva prima del secondo cancello (65° Km.)

Un pò di riposo in palestra.
Non ho voglia di cambiarmi, anche se sono bagnato fradicio. Preferisco mangiare qualcosa e chiaccherare con gli altri.
Dopo un'oretta, ricomincio a correre insieme a un gruppetto spontaneamente formatosi, decisi ad affrontare la notte oscura armati di luci frontali.
La pioggia e anche il freddo non ci abbandonano.
Qualcuno riesce comunque ad arrendersi al sonno ma viene svegliato prema di finire in un fosso.

La presenza di Elio Piccoli, organizzatore della corsa,che ha voluto parteciparvi personalmente, ci rassicura circa il rischio di sbagliare strada.
Bruzzi Ristoro, con coppa e salumi vari. D'altra parte, con quel clima, a quell'ora del mattino...scusate!
Comincio a sentire molto freddo. Decido di accelerare e quasi senza accorgermi, mi stacco dal gruppo e arrivo a Farini, terzo cancello, una quindicina di minuti prima degli altri miei compagni di nottata.
Anche qui, i miei angeli custodi che avevo salutato a Borgotaro, mi allietano dalle fatiche.

Credo di avere dei sassolini nelle scarpe. Non sono sassolini. Sono vesciche e, son tante.
Cerco di non pensarci. E non oso togliermi le scarpe per valutare le condizioni dei miei piedi.
Mangio e bevo. Saluti e ringraziamenti sempre doverosi ai bravi volontari che ci hanno aspettato nel pieno della notte.
Si avvicina l'alba. La pioggia ha cessato di tormentarci.
Siamo stanchi ma ancora carichi.
Ognuno racconta qualcosa. Si ride,si scherza,si corre. Lungo il percorso acciacchi vari rallentano qualcuno. Altri proseguono. Il gruppo si assottiglia. Qualcuno mi è davanti, alcuni mi sono dietro.
Mi ritrovo solo a correre verso Sella dei Generali, quota 1200 m. poi via verso Coli, ultimo baluardo prima di Bobbio.
Sono esausto e ovviamente 'sto Coli non arriva mai!
Eccomi finalmente,ci sono.Mi carico per l'ultimo sforzo.
Affronto l'ultimo sassosissimo single track che non finisce mai ed ecco... ma... che succede... mi ritrovo a gambe all'aria con relativo scivolone (per fortuna sul fogliame umido)
Mi rialzo, qualche parolina non proprio delle migliori, e raggiungo il ponte Gobbo di Bobbio.
Trovo le ultime riserve di energia per un bel volatone finale percorrendo a tutta birra il tratto che mi separa dal traguardo dove ad attendermi con baci e abbracci trovo, non solo la gloria ma anche le mie due splendide figlie.
Quale miglior finale!

Penitenza e gloria.
Ce l'ho fatta.

Enrico

I Road all'arrivo:

The Abbots Way - 125km 5.500 D+
atletatimepospos
cat
punti
TURCO
Ilaria Fossati22:08:50404792,50
Luciano Micheletti24:18:04596775,50
Max Marta28:20:549323744,50
Enrico Grimaldi30:26:4910510758,50

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Commenti
  • cam 09/05/2012 alle 09:06:14 rispondi
    EROICO!
    EROICO! ma dove trovate tanto coraggio e tanta energia mentre noi eravamo a farci con fatica i 7 chilometrucci della CorriLambro? Complimenti a tutti gli Abbots runners, in particolare alla unica Lady del gruppo Ilaria. Buone corsette Camilla
  • sgiannetti 09/05/2012 alle 09:44:40 rispondi
    Bravo Enrico !
    Benvenuto nel club degli ultrarunner , affetti da una malattia che non guarisce mai ....
    Complimenti a tutti in road finisher .
    Siamo alle porte delle "Porte " , a sabato ...
    ciao.
      
  • Compa 09/05/2012 alle 09:56:35 rispondi
    el cavadènt de galarà ...
    ogni tanto sparisce e poi scopro che va a farsi una galoppata di 30 ore!!! Grande Enrico.
  • Franz.Rossi 09/05/2012 alle 10:09:01 rispondi
    Bravi gli Abati
    Ho sentito e letto i resoconti di questa edizione dell'Abbots Way. Bella e faticosa.

    Grazie Enrico per la tua cronaca, cui mi collego per segnalare che il Campionato TURCO sta prendendo il volo.
    Dopo questa prima lunghissima distanza, gli specialisti scendono in campo e si assestano nelle prime posizioni.

    Sarà una lunga estate TRAIL

    Franz
  • Iron6Max 09/05/2012 alle 10:38:28 rispondi
    bravo Enrico! +2pettorali Porte di Pietra disponibili

    Davvero un bel racconto.

    Ho disponibili 2 pettorali per le Porte di Pietra, se qualche Road o amico vuole provare la Distanza mi faccia sapere. Ferma restando la disponibilita' degli Organizzatori a cambiare nome partecipante.
    Io avendo gia fatto Porte e Finestre, quest'anno provo il Castello di Pietra :-) noooooo non e' dovuto alle condizioni dei piedi post-Francigena...
  • mauro 09/05/2012 alle 12:49:15 rispondi
    complimenti Enrico!
    Bravissimo Enrico! Per aver osato la sfida, intrapreso la gara e regalatoci questa bella cronaca!
    W il Road!
    Mauro
  • ilaria72 09/05/2012 alle 13:40:25 rispondi
    Per Aspera ad Astra
    ...era il motto della prima ediz. della AW...vorrei tanto raccontarvi anche io la mia fantastica esperienza ma....dopo 85 km ho rotto il dito medio della mano destra (la stecca proprio su quel dito è piuttosto imbarazzante per una gentile signora...e scrivere al pc è abbastanza scomodo ora)
    ho continuato altre 10 ore col dito dolorante, sotto il temporale. L'ho finita, con una soddisfazione ed una gioia indescrivibili.
    La migliore delle edizioni!!
  • enrico.grimaldi 09/05/2012 alle 14:35:27 rispondi
    Brava Ilaria ! !
    ...e stoica ! Non so quanti maschietti avrebbero continuato a correre in quelle condizioni ! Per cui, CHAPEAU ILARIA !

    Abbiamo provato a farti chiamare dallo speaker qualche minuto prima della partenza; purtroppo la concitazione del momento non ha consentito di farci reciproci auguri per la gara.

    Complimenti anche per la tua performance.Grande !

    Alla prossima

    Enrico
  • nicotax 09/05/2012 alle 21:37:17 rispondi
    mitico!!!
    grande, grande , grandissimo.
    Io sono un modestissimo ultrarunner ma cotanta fatica è al di la della mia sola immaginazione.
    Grande! Complimenti!!!!
    Gianluca nicotax
  • enrico.grimaldi 10/05/2012 alle 14:03:21 rispondi
    Grazie,ragazzi !
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