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MCM - una decina di consigli per il futuro

Inserito da andrea.crespi il 17/04/2012 alle 15:38 nella sezione strada

Ho corso quattro Milano City Marathon: 2007, 2008, 2010 e 2012.
Nel 2011, a causa di uno strappo, ho dato una mano al cambio della staffetta del 35km.
Dunque so di cosa si parla.
Le polemiche su FB non servono a niente.

Meglio una decina di consigli per il futuro:
1. ORGANIZZAZIONE. Chiedere il supporto alla PROTEZIONE CIVILE oppure all’ESERCITO per gestire gli aspetti logistici più critici. Tipo spogliatoi alla partenza, raccolta e restituzione sacche, cambi staffetta, arrivo e ristoro finale. Chi corre una Maratona ha bisogno di cose concrete: serve più professionalità ed esperienza.
2. VOLONTARI. Farlo non è facile. Tutti bravi a parole. Tutti che si lamentano. A volte manca l’esperienza, il coordinamento, non la buona volontà. COMUNQUE GRAZIE PER L’IMPEGNO, PER L’AIUTO. Perché fargli pagare il biglietto della metropolitana? La prossima volta gratis, come quelli che corrono.
3. PERCORSO. Un po’ triste la partenza. Alienante il pezzo fino al Monte Stella. Sempre bello il doppio passaggio in Corso Sempione. Insidiosa, fra pavet e binari del tram, Via Manzoni. Assolutamente splendido l’ultimo km. Sarebbe bello correre in Viale Padova, la zona più etno-chic della città.
4. PACCO GARA. Il sacco di plastica è troppo piccolo, uno zainetto ci entra a fatica. Aggiungere 5 cm in lunghezza e 5 cm in larghezza. Poi mettere dentro una mantellina per la pioggia, oppure un sacco per la pattumiera. Aspettare sotto la pioggia battente non è bello.
5. MAGLIETTA. Troppi loghi e troppe scritte. Un po’ banale per una città come Milano, famosa in tutto il mondo per la Moda e il Design. Assoluamente migliorabile.
6. BAGNI CHIMICI. Sono sempre troppo pochi rispetto al numero dei partecipanti. Metterne di più, almeno un 50%. Poi mettere qualcuno che distribuisce carta igienica e salviette umidificate. Un po’ di igiene in più non guastarebbe.
7. RISTORI. Va bene tenere sempe la stessa sequenza, acqua, zucchero, frutta e integratori. Ma basta con le bottiglie di acqua da 33 cl. Non sono ecologiche e tre quarti dell’acqua si butta via. Molto meglio i bicchieri. Se possibile, organizzare il ristoro su entrambi i lati della strada.
8. VIGILI. Che gli piaccia o no, fare servizio durante la Maratona fa parte del loro lavoro. Sono pagati anche per questo. Quindi basta vigili svogliati, strafottenti, con le mani in tasca, che giocano con il cellulare oppure che lasciano passare le auto senza dire niente.
9. MILANESI. Ci sono segni di cambiamento, ma sono ancora poca roba. I migliori restano sempre i bambini che danno il cinque come a New York, le pensionate che incitano in dialetto (“su… su… bravo… che l’è finida…”) e i senegalesi che suonano i bonghi. Ma gli altri dove sono?
10. TIFO. È fondamentale. Ogni cinquecento metri ci deve essere uno stand di gente che suona, che canta, che urla, che applaude, che incita. Ci sono le scuole, le università, le associazioni dilettantistiche, le onlus, i comitati di quartiere, gli oratori. Persino i centri sociali. Perché non chiedergli una mano? Una volta all’anno si può anche fare.

Per finire quello che mi è piaciuto della Milano City Marathon 2012. La PIOGGIA che l’ha resa dura, durissima ma assolutamente indimenticabile. Poi l’aumento dei partecipanti, sia per la Maratona che per la STAFFETTA, assolutamente geniale come strumento di marketing sebbene sia irritante essere sorpassati negli ultimi km da uno staffettista con la pancia, la felpa e il marsupio. Infine il coinvolgimento delle ONLUS, un bel segno di civiltà e altruismo.

Manca solo un anno alla prossima Maratona. Non c’è tempo da perdere.
Andrea

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Commenti
  • Danone75 18/04/2012 alle 09:33:29 rispondi
    Ciao Andrea!
    Tutti i punti che hai menzionato sono condivisibili.

    Da anni noi soci di RRCM (e di altre società) svolgiamo il servizio da volontari spinti dalla passione e in ogni occasione abbiamo rilevato punti deboli e negativi e abbiamo sempre cercato di trovare delle soluzioni.

    E’ in pratica difficile, se non impossibile, che la manifestazione raggiunga la perfezione in tutti i punti e in tutte le edizioni, ma il maggior problema è la disponibilità delle risorse, sia umane sia finanziarie.

    Si può fare e dare il massimo utilizzando le minime risorse, ci possono anche sfuggire delle cose, un po’ di cose che non dipendono da noi (ad esempio gli sponsor principali e secondari).

    A volte ci vuole anche maggior coraggio, quando non si dispongono le minime risorse, sarebbe più sacro non organizzare le manifestazioni piuttosto che farle a tutti i costi. Come nel caso della mitica “Milano – Pavia” e della rivoluzionaria “Milano City Triathlon”.

    Lungi dal difendere i vigili che se ne fregano che hai visto tu, devo però dire che quando ho fatto servizio, sono stato sempre con i vigili leali che svolgevano correttamente i loro compiti.

    A presto! Daniele
  • gaspateo 18/04/2012 alle 16:30:36 rispondi
    RE: MCM - una decina di consigli per il futuro
    Davvero una bella analisi Andrea, condivido ogni punto da te esposto.
    Soprattutto la parte dello staffettista con la pancia che ti sorpassa al 40esimo!

    :)

    Matteo
  • Iron6Max 19/04/2012 alle 17:14:06 rispondi
    mio contributo: STESSA spesa, MENO pacchi gara, PIU' Transenne e Bagni Chimici

    1.2.3. omissis

    4. Giusto. Ma davvero ci sono gare (addirittura Maratone) dove si fanno questi errori? Le buste dimensioni IronMan o UTMB sono perfette. Basta farsi un giro per altre gare e copiare...ah ma forse chi organizza non fa sport...

    5. Ma chi ha bisogno della ventesima maglietta? A Vienna chi la voleva...pagava altri 25 euro, meglio cosi che avere migliaia di magliette lasciate negli armadi. I risparmi andrebbero utilizzati per TRANSENNARE TUTTO IL PERCORSO.

    6. Avete presente i Bagni chimici alla partenza di New York? Ma ci vuole tanto a copiare? Da alcuni organizzatori quando chiedo e (son bastardo...) lo faccio sempre, mi sento ancora rispondere vada in Bar!!! Ultimamente anche alla partenza di una corsa che ormai non menziono più! :-)
    Domenica, alla Mara di Vienna ce n'erano tanti da farmi dire...vabbè ma ora esagerano!!! Ma ci vuole tanto a copiare? Io penso che ci sia ancora chi si facia seghe mentali sulla presunta "bruttezza" dei wc chimici piuttosto che pensare solo alla loro utilità.

    7. Portarsi il bicchiere da casa no eh? OK in Mara si perderebbero troppi secondi, ma dare una bottiglietta è ridicolo! Lo fanno nel deserto, ma a Milano trovi un altro ristoro dopo 5km...un bicchiere basta e avanza...magari con un secchio grande abbastanza per far centro dopo 50metri sarebbe meglio. Certo che il bicchiere obbligatorio per chi corre in + di 3 ore e mezzo si potrebbe fare...d'altronde se uno si ferma al bagno chimico perde più tempo che a riempirsi il bicchiere, o no?

    8. Vigili??? a che servono se è tutto transennato da 10 ore prima fino al passaggio dell'ultimo concorrente anzi fino a dopo il passaggio dei camion della nettezza urbana che ripuliscono tutto?

    Il tutto finanziato dai risparmi su magliette e pacchi gara.

    9.10. omissis

    Vabbè ora filtrate e qualcosa di buono si trova...ma le transenne sono realtà alla Mara di Londra, a quella di Vienna...boh altre non mi ricordo.

    W il Road
    Max 3.33 Marta
  • F32 19/04/2012 alle 18:20:11 rispondi
    Ciao Andrea, condivido tutta la tua analisi e ci aggiungerei anche un bel the caldo finale e un possibile spogliatoio mobile decisamente più capiente... mi sono cambiato sotto l'acqua restando in mutande appoggiato contro uno dei palazzi in parte al castello...!!!
    Ma ciò che non ti uccide ti fortifica...o no???
    Fabio Grigoli
  • tridemonio 24/04/2012 alle 10:57:18 rispondi
    Via Padova??!
    Ciao Andrea,
    ho abitato in via Padova per 15 anni... Etno-chic? E' vero che i gusti sono gusti, ma onestamente questa definizione non mi trova d'accordo (ti dirò: mi sorprende addirittura), per quanto mi sforzi di essere obbiettivo.


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