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Campionati Mondiali Indoor Finlandia 2012

Inserito da olredi il 10/04/2012 alle 18:36 nella sezione pista

Tre atleti Road per quattro medaglie mondiali!!!

Una magnifica avventura tra neve e ghiaccio in prossimitĂ  del Polo Nord.

Protagonisti: Aldo Del Rio, Aldo Cambiaghi e Donatella Vinci.

L’arrivo ad Helsinki è stato piuttosto traumatico: alle 22 di domenica, infuriava una bufera di vento e di neve ma, avvolti da maglioni, giubbotti e giacca a vento io e Aldo Cambiaghi ci siamo incamminati verso l’ostello che ci avrebbe permesso di dormire in attesa di prendere il treno diretto a nord. Durante il tragitto a piedi dalla stazione dei bus all’ostello, di circa due chilometri, abbiamo dovuto affrontare una vera tormenta: la neve sospinta dal vento entrava nel collo, negli occhi e nelle orecchie, ma, indomiti, siamo andati avanti sino alla meta, dove abbiamo potuto riposare durante la notte fino alle 6 del mattino.

Alle 8, alla stazione, abbiamo preso il primo treno diretto a Jyvaskyla (500 Km. più a nord). Il viaggio è stato confortevole mentre fuori infuriava ancora la tormenta.

A mezzogiorno ci siamo recati al Palazzo dello Sport dove abbiamo confermato le iscrizioni e preso possesso dei numeri di gara. Nel pomeriggio infine abbiamo preso un “bus” che ci ha portato ancora più a nord di 25 Km. dove era situato il nostro albergo: in mezzo ad un bosco imbiancato di neve in prossimità di un lago completamente ghiacciato.

Giorno 3 aprile: inizio gare. Ad Aldo Cambiaghi è toccato di rompere il ghiaccio (è proprio il caso di dirlo!!); nella semifinale dei 60 metri si è piazzato al secondo posto in 9.10, dietro al “mostro” Guido Muller (8.40) con l’8° tempo di qualifica.

Giorno 4 aprile. Finale 60 metri; Aldo conferma l’8° posto al mondo con 9.37.

Giorno 5 aprile: riposo

Giorno 6 aprile sono previste le serie dei 200 metri. Inizia Aldo Cambiaghi: nella 5° serie si piazza al 2° posto in 30.70 e si qualifica per la finale con l'8° tempo. Subito dopo entra in gara Aldo Del Rio; nella prima serie si piazza al terzo posto con il tempo di 28.08 che gli permette di qualificarsi per la finale con il 6° tempo. Nel pomeriggio le finali: Aldo Cambiaghi conferma l’8a posizione con il tempo di 30.95; Aldo Del Rio risale di due posizioni e si porta al quarto posto con 28.37 (medaglia di legno!).

Giorno 7 aprile: i quattrocento. Racconta Aldo Del Rio in prima persona. La semifinale: mi viene assegnata la terza corsia che io reputo la migliore; allo sparo parto consapevole di fare una gara di testa considerato che il primo si qualifica automaticamente, mentre i secondi vengono ripescati per i tempi; davanti a me non vedo nessuno (il tedesco in quarta corsia si ritira terminata la prima curva).

La mia corsa è agile poco dispendiosa e, alla fine della seconda curva, (in corsia) mi ritrovo ancora primo e vado alla corda; dietro non sento nessuno per cui mi rilasso, ma continuo a spingere, sapendo che l’atleta USA (nero) in seconda corsia potrebbe comunque rinvenire; il passaggio ai 200 metri è in 30”, una andatura che mi consente di correre i secondi 200 al risparmio; chiudo in prima posizione con il buon tempo di 1.02.95; l’americano, che mai ho avvertito vicino, chiude invece a due secondi in 1.04.92. il mio risulterà il 2° miglior tempo per la finale.

Dopo la mia serie ho notato che, nella serie successiva, il favorito, l’australiano Crombie (oro sui 200 in 27”) faceva registrare un tempo di un secondo superiore al mio e ciò mi faceva ben sperare per la finale dovendomi preoccupare solo del tedesco che nella prima serie si era qualificato con il tempo di 1.01.97 (di un secondo migliore del mio).

Giorno 8 aprile:: LA FINALE. Durante la notte ho dormito poco: mi sono visto nel dormiveglia lo svolgimento di almeno 20 ipotetiche finali: quando alle 6 del mattino è suonata la sveglia, avevo finalmente scelto quale sarebbe stata la mia gara “reale”: posizionarmi in seconda posizione dietro al tedesco ed attendere il rettilineo finale per superarlo negli ultimi metri.

Ore 10: svolgimento della gara reale; “on your marks” …”set”…. “sparo”: sono in terza corsia e ho davanti a me, in quarta corsia, il tedesco; in seconda un norvegese ed in prima “l’ex favorito” l’australiano Crombie; parto come al solito veloce avendo nel mirino il tedesco; terminata la seconda curva in corsia è il momento di rientrare alla corda e mi ritrovo sfortunatamente in terza posizione.

L’australiano che comunque era più veloce di me (aveva vinto i 200 in 27”) mi aveva sopravanzato di poco; non ho insistito a volermi portare subito in seconda posizione (forse questo è stato il mio errore – la gara che avevo selezionato in sogno era quella giusta!); infatti l’australiano mi ha impedito di tallonare da vicino il tedesco che intravvedevo oramai avanti di quattro metri.

Di colpo mi sono reso conto che l'australiano stava cedendo ed allora, prima dell’utima curva, nel rettilineo opposto l’ho superato abbastanza agevolmente, ma, nel frattempo, il tedesco si era portato a circa cinque metri di vantaggio; nel rettilineo finale ho recuperato solo quattro metri e l’oro è sfumato; resta un magnifico e forse insperato argento ed il nuovo primato italiano che già mi apparteneva, ma che ho ribassato di oltre due secondi!!

La Staffetta 4X200. Si può dire che sia una staffetta per Road dal momento che due frazionisti sono del Road (Aldo 1 + Aldo 2) e uno “era” del Road: Vincenzo Felicetti (tra parentesi sesto nei 200 e terzo nei 400); la categoria è M60 quella di Felicetti, ma Del Rio è sceso da M65, Cambiaghi è sceso da M70 e Torre (il quarto) anche lui è sceso da M70. Pertanto già partivamo sfavoriti dall’età media (67 anni) rispetto a quelle staffette composte esclusivamente da atleti sessantenni. Invece siamo arrivati terzi e abbiamo conquistato la medaglia di bronzo!

Allora, parte in prima frazione il sottoscritto che passa il testimone a Cambiaghi con un vantaggio di circa 10 metri sulla seconda squadra (da notare che il cambio tra me ed Aldo è stato l’unico fatto in velocità in corsia come se fosse un cambio di staffetta 4x100; quindi senza voltarsi in dietro e attendere visivamente l’arrivo del compagno).

Un cambio perfetto in velocità che ci ha fatto guadagnare come minimo un secondo sugli avversari; Aldo mantiene un vantaggio di circa cinque metri, peccato che Torre, nonostante le raccomandazioni di muoversi per tempo, è rimasto ad aspettare l’arrivo di Cambiaghi che quasi l’ha travolto; l’ultimo cambio con Felicetti, alla pari con la squadra avversaria, non proprio in velocità, ma diciamo accettabile; Vincenzo ha mantenuto circa due metri di vantaggio.

Alla fine, dopo un’altra serie di staffette M60, la nostra è risultata avere il terzo tempo e con esso la medaglia di bronzo; la quarta squadra è finita ad un secondo da noi (l’Australia), proprio quel secondo guadagnato nel primo cambio dai “Super Aldo”!

La mezza maratona di Donatella Vinci. A proposito, debbo ringraziare Vincenzo Consoli che si è offerto di accompagnarci con la sua auto a noleggio, la mattina dall’albergo al Palazzetto (25+25 Km= 50 Km.) considerato che il giorno di Pasqua il primo autobus disponibile partiva alle 8.45 (troppo tardi per consentirmi di gareggiare alle 10 del mattino). Non ho potuto seguire la gara di Donatella perché impegnato nella staffetta), ma ho potuto presenziare alla sua premiazione con il terzo posto in 1h 24’ e 14”. Mi ha raccontato che non si sentiva in forma, ma, evidentemente, si sbagliava essendosi anzi migliorata dalla sua ultima mezza, nonostante il percorso fosse molto ondulato.

Il Road si è fatto nuovamente onore portando ai vertici mondiali tre suoi atleti. Viva il Road!

Aldo Del Rio

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Commenti
  • mazzu 12/04/2012 alle 12:13:24 rispondi
    MONDIALI INDOOR FINLANDIA
    GRANDISSIMI !!!!! COME SEMPRE DEL RESTO.....

    IVO M
  • Lucky 12/04/2012 alle 12:21:09 rispondi
    Spettacolo!
    Grandissimi tutti e per Aldo prevedo una gran staffetta quest'anno e il primato italiano outdoor ha i giorni contati...

    Dedicati al 400 e non fare assolutamente concorsi !!!!
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