Pronti per l'accoppiata Brianzolo-Monga?

L'accoppiata Brianzolo-Monga (sabato pomeriggio-domenica mattina) è un’esperienza che bisogna provare, almeno una volta nella vita. Purtroppo, oltre a me, solo altri 14 temerari (di cui solo due donne) hanno provato, due weekend fa, questa emozione; quella che segue è una classifica combinata con la somma dei tempi sulle 2 prove:

Atleta	Tempo
DONATO ALESSANDRA	00:29:06
FUMAGALLI LORELLA	00:29:16
FRIGERIO MARCO ERNESTO	00:45:07
BERNARDI FABRIZIO	00:45:44
SCALA STEFANO	00:48:10
GHIDOTTI RICCARDO	00:52:15
ARIOLI ANGELO	00:53:30
VITALE FRANCESCO	00:54:28
BROGGI MAURO GIOVANNI	00:54:53
BRILLO ANTONIO	00:55:07
FANTOZZI STEFANO	00:58:46
GIACOMELLO MAURIZIO DANIELE	01:00:04
DOSSENA PAOLO	01:00:43
VURCHIO GIACOMO	01:08:14
FERRARI PIETRO	01:08:29

Volete partecipare anche voi alla seconda edizione di questa particolare prova? Dal prossimo ci saranno 2 weekend di fuoco (4-5 febbraio, 11-12 febbraio) con l'accoppiata Brianzolo-Monga (sabato pomeriggio-domenica mattina).
Il materiale occorente non è molto:

• un paio di scarpe, preferibilmente chiodate o trail, da pulire accuratamente il sabato sera, rientrando dal Brianzolo, facendo attenzione che non siano ancora bagnati la mattina dopo, quando verso le 7 si avvierete verso la macchina per andare al Monga
• una, e rigorosamente una, canotta sociale. E’ importante riuscire ad arrivare al termine della prima gara avendo la canotta non particolarmene sporca o, in alternativa, riuscire a lavarla il sabato sera in modo che sia pulita la domenica mattina
• trombette, fischietti e tutto quanto fa rumore per spingere i vostri compagni di squadra verso il traguardo... e credetemi, alla fine del cross della domenica, ne avrete veramente bisogno!
• qualcosa da mangiare o bere alla fine della gara; purtroppo Ghido non ci sarà questa volta, ci sarà la ghidomobile? O dovremo accontentarci di una macchina di riserva?

Dal punto di vista fisico non nascondo che la doppia campestre sia impegnativa; alla fine del Monga, la domenica, potreste sentire qualche dolore muscolari... ma chi ha fatto almeno una volta la maratona saprà sicuramente di cosa parlo!
Ma è a livello mentale che la sfida è più intensa, nella gestione delle proprie forze. Il sabato ad ogni sorpasso effettuato (perchè partirete piano, d’altronde avete due gare da fare in poche ore!) vi chiederete se poi la domenica non vi si presenterà il conto di quello sforzo... salvo poi alla fine fare anche lo sprint per non essere superati negli ultimi 50 metri!!! La domenica, quando la fatica si farà sentire, continuerete a chiedervi “ma chi c***o me l'ha fatto fare!”... ma poi, tagliato il traguardo, controllerete il calendario gare per vedere quando sarà la prossima occasione per rifarlo!
Poi, se da buoni triathleti pensate che due cross in 16 ore non siano abbastanza, allora avete due alternative:

• partire il sabato mattina da Milano per fare un bel giro in bici sulle colline intorno a Giussano prima di correre sabato pomeriggio
• raggiungere il campo di gara del Monga (o tornare a Milano) usando la bici la domenica... e se lo fate anche questa volta che si corre a Cittiglio avete tutta la mia stima!

Per queste due ultime opzioni rivolgetevi pure a Francesco Vitale, Stefano Fantozzi o Maria Sole.