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TriRoad 2012: si aprono le danze
Inserito da tridemonio il 25/01/2012 alle 13:16 nella sezione triathlon
L’inverno è per il triathleta (o perlomeno per quelli come me impresentabili su degli sci da fondo) il momento della riflessione. I più spirituali meditano, i più concreti puntano a mantenere un equilibrio cercando di migliorare i punti deboli, i più cinici pianificano calendario alla mano mentre i più idealisti rincorrono centomila sogni, nella speranza di realizzarne almeno uno.
Tra la condensa del fiato e il tremore del corpo squassato dal freddo, la mente si proietta al vivo della stagione, quando le temperature saliranno fino a volerti far strappare la pelle dal corpo.
Niente è gratis, mettiamolo in chiaro. Ma nel nostro caso il “niente” è equo.
“Do-ut-des”, dicevano i nostri antenati. Tanto più ci vorrai buttare dentro, tanto più ti ritornerà sul campo. Tanto più sarai disposto a soffrire, tanto maggiore sarà la gioia. Tanto più sincero sarai con te stesso, tanta più verità troverai sul campo.
La stagione 2012 è oramai alle porte e da ora si aprono le danze. La zona cambio lancia il suo segnale richiamandoci alla base. Chi vi venisse a raccontare, magari con un tono di supponenza, che il duathlon “non è triathlon”… Beh probabilmente non è mai finito nel tritacarne di un 5-20-2.5 fatto a tutta, un’oretta passata continuamente fuori soglia.
Durante tutta questa nuova stagione, che vi stiate facendo valere in acqua, o rilanciando la bici su una rampa, o maledicendo i crampi quando al traguardo mancano quattro lunghissimi chilometri, tenete a mente quattro cose, quattro.
Innanzitutto quella piccola paura che accompagna ogni debutto e ogni partenza, perché sarà lei a mantenervi sul pezzo e a farvi gustare la fatica. In seguito imparate ad aggrapparvi al motivo per cui avete deciso di indossare un body, anche che sia una piccola scintillina, perché sarà l’unica cosa che vi rimarrà da giocare quando la fatica esigerà il suo tributo di grinta. Terzo, cercate di trasmettere un senso a quello che state facendo, il che non vuol dire prendersi troppo sul serio, ma neanche non dare importanza a niente, o ancora peggio ignorare il peso del nome che portate sul petto, un’eredità di uomini e donne come voi, di idee, ispirazione, tenacia, storia, amicizia.
Quarto, e più importante: divertitevi, divertitevi, divertitevi. Ma sempre in sicurezza, senza alcun compromesso. Perché la sicurezza è un nostro diritto così come giocare pulito è un nostro dovere. Perché il triathlon è uno sport per tutti, non per quelli che se le cavano o prendono scorciatoie. Perché questo è l’unico modo in cui possiamo concepire questo sport, al Road.
Fallire non è mancare l’obiettivo. Fallire è gettare la spugna.
Cuore & Maroni.
w il Tri-Road, AUW!
Tridemonio
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Una cosa è certa ...
- Ho cuore ed è stato lui a farmi sentire il momento giusto di iscrivermi a seguito di un avvenimento personale
- Ho maroni perchè alla fine pensandoci bene non sarà propriamente soft
- Ho il TriRoad-Body e vedrò di onorarlo dal via a dove arrivo ... che spero proprio sia il traguardo :)
BUON DIVERTIMENTO A TUTTI!!!
Aug e Auw!!
1, 2, 3... stella
one, two, three... dance
trois, deux, un... biiiiip
eins, zwei, drei... polizei
vùn, dù, trì... alegher
a presto.
Giulio
Ciao a tutti fede