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Correre sull'Atlantico

Inserito da Franz.Rossi il 14/08/2007 alle 09:51 nella sezione storie

Ehi fermi tutti, non pensate male, non è che mi sono montato la testa e ho deciso di camminare, anzi di correre, sulle acque...
E' solo che quest'estate avevo come meta la costa spagnola e già che ero lì ho pensato di correre un po' per le spiagge.

Che posti! Una mattina, vicino a Santander (Spagna), mi è capitato di alzarmi presto, uscire dal camper in punta di piedi, indossare le scarpette e partire in esplorazione della spiaggia.
La battigia è molto consistente e anche correre sulla sabbia diventa fattibile.
Avevo il vento contro che in breve mi ha svegliato del tutto e il mare che respirava rumoroso al mio fianco.
Sulla spiaggia qualche cane accompagnava il padrone nella passeggiata salutare, e qualche podista sfidava come me la spiaggia.
Il sole si alzava alle mie spalle e dava un colore magico all'acqua.

E poi ancora mare, ma completamente diverso, in Francia a Biarritz, il pomeriggio tardi con un sole impietoso, centinaia di persone che passeggiavano contendendosi un piccolo marciapiedi.
Faceva caldo, c'era confusione, eppure correre perdendo lo sguardo nel mare aveva un che di ipnotico, regalava nuove sensazioni di calma.
Molto diverso dalle corse con tabelle e ritmi da seguire, forse più naturale, certamente più riposante.

Ho voluto condividere con voi che apprezzate la corsa questa visione un po' particolare delle vacanze.
Ma nessun altro ha da raccontare le proprie esperienze estive?

Alla prossima
Franz

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Commenti
  • Maradona 14/08/2007 alle 18:39:45 rispondi
    CORRERE SULLA MARTESANA
    Caro Franz, oramai le mie vacenze sono finite da un pò di giorni. Anche a me capita di alzarmi presto, uscire di casa in punta di piedi (altrimenti la Sabry mi caccia) infilarmi le scarpette e partire in esplorazione(o ripetute) del naviglio martesana. Anch'io incontro cani che portono a spasso i loro padroni che mi guardano come per dire "ma dove ca..o corri" ed invece di incontrare podisti incontro peruviani e magrebini (il mio non è razzismo) che cercano di farsi passare le sbornia per essere sicuri di essere pronti per un'altra.
    E poi ancora (non mare) ma parco nord dove invece si incontrano simpatici omini (è difficile catalogarli) che ti incitano (o ci provano? bah?).
    Mi ha fatto piacere condividere con voi (grazie Franz) che apprezzate le corsa anche in questa visione..... A parte gli scherzi un grosso saluto a tutti. Pietro "Maradona" Marzano.
  • Majortom 16/08/2007 alle 17:04:34 rispondi
    Central Park
    Caro Franz,
    sono a Manhattan, è Giovedì, sono le 11 ame sono appena tornato da una corsetta al Central park.
    Che dire: centinaia di persone che corrono con te di tutti i pesi e di tutti i colori; un parco cittadino che piu' grande non si può (l' anello interno piu' ampio misura 6 miglia esatte, in due giri si fa quasi una mezza), tenuto benissimo e ben presidiato da folcloristiche guardie a cavallo.
    Mi sono sentito, non so come dire, nel "cuore" della corsa. Nel posto in cui la corsa nasce e muore allo stesso tempo.
    Nel luogo in cui la corsa è, con violenta evidenza, un segno di grande democrazia, che pone tutti sullo stesso piano.
    Se a questo aggiungiamo un clima favoloso: 24 gradi, venticello piacevole e cielo tersissimo....quasi quasi stasera torno a farmi un altro anello...
    Buone vacanze a tutti
    Alberto Pasquarelli
  • mbell1957 16/08/2007 alle 18:12:07 rispondi
    atlantico ? Central Park ?
    Ehi ragazzi ... va bene uguale il lungomare di Pescara per entrare nel club dei Road Runners fuori porta ? Ebbene però anche qui, se si esce verso le sei del mattino, si possono godere 4-5 minuti spettacolari ... quando il sole, completamente rosso, sbuca fuori dall'orizzonte !
    A presto e buone vacanze a tutti !
    Massimo (mbell1957) Bellossi
  • waltervalli 17/08/2007 alle 13:05:22 rispondi
    martesana uber alles
    settimana scorsa mi è parso di incrociare pietro che correra..o meglio..volava. infatti andare talmente forte che non sono nemmeno riuscito a battere cinque incrociandolo. poi, domenica mattina io brillo il presidentissimo e simonetta siamo andati a correre a cernusco s/navilgio guidati in bici dall'inossidabile zene. ma lo sapete quanto è bella la martesana a cernusco? ma lo sapete che c'è anche l'astro-bar (pare che la note si san lorenzo sia stato frequestatissimo), ci sono le canoe, un mulino, un ponte girevole e uno levatoio. insomma correre è bello ovunque.....
    ciaooo a tutti. ora vado in versilia un paio di giorni..poi magari vi racconterò
  • lananetta 19/08/2007 alle 15:26:15 rispondi
    correndo con il velo
    volevi un'esperienza estiva fuori dal comune? Eccoti la mia: dopo un viaggio nel Sud del Marocco, in pieno Sahara, con temperature che sfioravano i 50°, siamo sbucati belli belli sulla spiaggia (immensa) di Agadir: sempre oceano Atlantico, ma parecchio più a sud di dove stavi tu!
    A questo punto c'era tutto per correre: clima perfetto e ventilato, battigia solidissima, la buona compagnia di Luigi il neo-Road. Il running in un paese islamico, comunque, è un'esperienza davvero speciale; si incrocia di tutto: dal quarantenne inglese superattrezzato al quindicenne locale in bragone stile anni '60, fino ad arrivare (GIURO!!) a donne di mezza età e di taglia forte che trotterellano sulla riva con lo stesso abbigliamento che usano per andare alla moschea: chador, tunica e pantaloni lunghi d'ordinanza... in pratica, neanche un centimetro di pelle scoperta! Mi sono quasi vergognata dei miei calzoncini e canottiera... però, che bello correre guardandosi intorno, anzichè controllando l'orologio! Monica (Nanetti)
  • ferroghido 20/08/2007 alle 14:36:01 rispondi
    Sabbia e sangue
    Malgrado in ferie la mia voglia di correre scenda sotto i tacchi, non potevo mollare del tutto e così ho corso anche io sul lungomare a Bibione (VE). Purtroppo il mio tenue eroismo non mi ha però mai permesso di andare a correre prima delle 8 del mattino, e quindi addio ad albe romantiche, frescolini vari e paesaggi deserti. Mi sono però rifatto con gli interessi il giorno di ferragosto quando ho ripetuto un allenamento fatto il 15 agosto 2000 a Donostia (in basco) / San Sebastian (in castigliano), scenario stupendo per una gara di triathlon. A Bibione, dunque, sfoggiando orgogliosamente il mio 2 pezzi da triathlon del Road, ho nuotato per circa 500 metri e poi, emerso dalle acque umanamente calde e torbide dell'Adriatico, ho indossato le scarpe da corsa e via.... per circa 9 km sulla passeggiata bibionese delle 6 del pomeriggio. Purtroppo, le "calze" naturali di sabbia che mi guantavano i piedi hanno provocato qualche abrasione alle dita con conseguente lieve sanguinamento ma, si sa, il vero eroe deve necessariamente versare il proprio tributo ematico alla causa. E sono pure riuscito a fare preoccupare più d'uno dato che, a sera, un signore, che aveva assistito al mio "sbarco" con successiva fuga, mi ha chiesto se avevo avuto qualche problema in mare o di altro genere, non credendo che potesse trattarsi di puro e semplice (mica tanto) allenamento.
    Ciao
    Riki Ghidotti




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