La prossima gara? StraLivigno...

Gli obiettivi sono un metodo per indirizzare la propria energia, per farla convergere in un punto definito.
Ma sono anche una forma di elevazione, una cosa che ti aiuta a costruire una dimensione parallela alla vita di tutti i giorni.
Il tuo obiettivo è quel rifugio, più o meno nascosto (dipende da te) in cui puoi fare ritorno dopo una giornata stressante, in un periodo teso.
Lo raggiungi tra le frustrazioni del lavoro, delle code in macchina o al supermercato, dell′apnea quotidiana.
E lì dentro ritrovi le tue aspettative, le tue fantasie, le tue ambizioni.
Lì hai messo il tuo piano d′azione, il tuo programma, la tua motivazione, la tua voglia di farcela.
L′obiettivo è tuo, nessuno può togliertelo.
Tu hai il compito di perseguirlo.
Crederai in quell′obiettivo, ti impegnerai, ti sacrificherai e ogni passo in più in quella direzione sarà un gradino verso l′alto nella scala da giganti di fronte alla tua anima.

Dicevo questo a mia moglie, che mi guardava storto e faticava a trattenere la domanda, ovvia: "Quale?" "Lascia prima che ti spieghi..." (Patetica tecnica da imbonitore).
"Quale?!"
"La Stralivigno".

Insomma, la promessa primaverile di avere chiuso la stagione a fine maggio è durata un mesetto.
Per questo ho tentato questo improbabile approccio mistico.
Ma un po′ di vero c′è.
E sono qui, alla fine di una preparazione un po′ dubbiosa.

Certo, non è una Skyrace.
E′ comunque la mia prima gara in montagna.
Evito di consultare l′altimetria. Io odio ogni metro della salitina che porta al km. 5 del percorso dell′Idroscalo!
Ma è necessario vincere i propri limiti, per fissarne di nuovi, più alti...
Qui mia moglie si è alzata e se n′è andata a fare altro.
(Ma sarà con me a Livigno. A domenica prossima).

Mario Trovato