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I road e le dolomiti (cronaca semiseria della Gazzetta Run)
Inserito da Lento 67 il 16/07/2007 alle 11:18 nella sezione cross & trail
I road runners anche sulle dolomiti !!!
Ieri a Madonna di Campiglio si è svolta la terza tappa della Gazzetta Run, gara competitiva sui
10 km a cui si abbinava una non competitiva sulla distanza dei 5 km.
Approfittando del fatto che i miei abitano in quelle zone e delle previsioni metereologiche favorevoli
per il week end non potevo assolutamente farmi scappare questa corsa, anche se la frase "percorso ondulato"
mi spaventava abbastanza.
La cornice della gara è stata splendida, un cielo azzurrissimo faceva risaltare ancora di più la bellezza delle Dolomiti di Brenta.
Dopo un breve riscaldamento (ero già stanco solo a vedere una salita che avremmo dovuto percorrere) incrocio Manlio Gasparotto, della Gazzetta, che avendo provato il percorso il giorno prima sostiene che sarà durissima finire sotto i 50 minuti.
Io lo guardo con bonaria sufficienza forte del mio recente personale sui 10.000 (in piano) di 44.50 come per dire che saranno mai due salitelle....
Pronti via è c'è subito un muretto seguito da un sentiero di montagna, che definire verticale era un eufemismo, passato lo shock di avere il fiatone dopo soli 500 metri di gara, mi riprendo di buon passo (intendiamoci, buono per un bradipo) e affronto con decisione la discesa spaccagambe di circa 3 km, definita dagli organizzatori lieve, ma in caso di scivolata si rotolava a fondo vallata in una manciata di secondi.
Passo ai 5 km in poco più di 24 minuti e dico, ste gare in montagna in fondo sono una quisquilia.
Non faccio a tempo a pensarlo ed ecco l'inizio della salita, la prendo baldanzoso, che sarà mai uno strappetto, solo che lo strappetto non solo non finisce mai (poi scoprirò che sarà lungo 4 km e mezzo) ma si inasprisce sempre più.
Lì scopro la mia vocazione mistica, vedendo ogni 100 metri un santo diverso che mi indica la via, ad un certo punto mi trovo un gentilissimo guardiaboschi che mi dice "dai che adesso inizia il pezzo più duro"; se mi avesse infilato un pugnale nella schiena lo avrei apprezzato di più !!!!
In effetti gli ultimi 800 metri, si potrebbero offendere a chiamarli semplicemente salita, credo che raggiungessero una pendenza negativa, ho sognato in quel momento di avere picozza e ramponi.
Poi finalmente il traguardo, liberatorio, con gli ultimi 500 metri di discesa dove finalmente far andare un po' le gambe affaticatissime.
Ho chiuso in 54 minuti e 49 secondi, in 99esima posizione; ma c'erano altri due road in gara Luca Patano e Guido Mercati.
Complimenti a tutti, ce li siamo meritati.
Claudio Freschi
87 | PATANO LUCA | 53:30.50 |
99 | FRESCHI CLAUDIO | 54:49.45 |
142 | MERCATI GUIDO | 1:03:09.75 |

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