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Campionato italiano 24 ore su pista: good news
Inserito da paulrunner il 26/09/2011 alle 23:13 nella sezione strada
Sabato alle 10.30 è partito sulla pista di S. Giovanni Lupatoto (Vr) il campionato italiano della 24 ore su pista.
Giornata calda: la pista non consente ripari ed il sole è calato esattamente otto ore dopo, ma nel frattempo ha prosciugato i cinquanta concorrenti tra cui alcuni nazionali azzurri, uno spagnolo ed uno dei miti femminili dell’atletica mondiale, l’ungherese Edith Berces, già campionessa mondiale ed europea sia della 100 km che della 24 ore tra il 2000 ed il 2001.
Gara vivace però: il mio obiettivo era il primato di categoria anche se dopo qualche ora la 6 ore di Seregno del sabato precedente ha cominciato a farsi sentire ed ho rallentato così al quarto di gara avevo lo stesso chilometraggio di Seregno (58 km circa).
Nel frattempo ho salutato un socio di passaggio, Marco Frattini ed ho ammirato la falcata inelegante ma maledettamente efficace di Giorgio Calcaterra, neo campione mondiale della 100 quindici giorni fa con 6 ore e 27 minuti, nella sua frazione della 24 x 1 ora che si svolgeva nei tre anelli centrali della pista, dove ha percorso quasi 18 chilometri.
Tutto il resto è stato un infinito numero di giri di pista nella stanchezza che cresce e si dilata e dai muscoli si trasmette alla mente e ti dice che devi fermarti, che devi sederti, che è solo una gara, che nella vita ci sono cose più importanti (e questo è senz’altro vero), che tra quindici giorni hai un’altra 24 ore, che sei troppo vecchio.
E allora è il cuore che deve prendere il comando, è lì che sono riposte le motivazioni più profonde ed è sempre lì che vivono e convivono il coraggio e la follia e l’uno giustifica sempre l’altra e viceversa.
E le gambe che avevano tenuto il passo riprendono a correre e la mente china la testa e sorride, perché sa perdere.
La notte mi ha visto vagolare per la pista mormorando frasi incoerenti muovendomi a zig zag tra la quarta e la sesta corsia mentre due nazionali, Accorsi e Mammoli, si ritiravano per guai fisici ed io passavo al quarto posto assoluto dietro due italiani e lo spagnolo.
Le ultime sei ore le ho passate a difendere la posizione da un altro ultra di fama, Cesconetto, che si era avvicinato sino cinque chilometri da me ed a cercare di inseguire il primato italiano, perso per cinque chilometri proprio per il mio divagare notturno.
Gara no gel e integratori di qualsiasi genere o natura, come mio solito, ma questa volta anche senza le mie borracce di acqua e glucosio e quindi gara ‘in purezza’ con il solo ristoro ufficiale (un po’ povero in verità): morale, molta acqua, coca (cola) e sali, tre banane e due manciate di uva passa, onestamente un po’ poco per 24 ore e quasi 173 km ma il risultato mi ha ripagato, quarto assoluto, secondo assoluto nel campionato italiano e primo di categoria (M55).
Sciambola!
Paolo Valenti

Ul campanen stort
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splendido risultato "in purezza" ! (e non solo per i rifornimenti direi ...), tanti complimenti e tanta ammirazione.
per comprendere fino in fondo le tue parole, nella fatica persistente... e nel continuo sudare..., come dici tu... lasciando spazio infine al cuore...( benchè ormai la fervida immaginazione di noi tutti è ben allenata) occorre provarle, perchè sono emozioni davvero al "limite" dell'umana soglia di "dolore"...
Spero di riuscire nella prossisma 24 a Fano, ad approcciare e "mordere" alla "PaulRunner", sino in fondo, proprio come te!
Bravo bravissimo, queste sono vere imprese (un piccolo k2).
Valerio
Sei un grande ... anzi un ULTRA!!!!
Bruno
GRAZIE NO GEL !! sono assolutamente con te come sai in questo approcio "al naturale" alle competizioni o meglio come dici tu "in purezza" e nel pieno rispetto del nostro corpo e della nostra mente.
il grigio