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Pistoia-Abetone: 50 km caldi
Inserito da paulrunner il 28/06/2011 alle 21:40 nella sezione strada
Il dato più significativo di questa edizione della Pistoia-Abetone, la 50 km con prevalenza di salita (31 km) valida come campionato italiano Fidal, è proprio il caldo.
Cielo sereno e sole a palla fin dal mattino per gli oltre milleseicento partenti suddivisi su tre traguardi, il corto a Le Piastre al 14° km, il medio a San Marcello Pistoiese, al 30° km ed il lungo all’Abetone, con oltre 700 atleti dedicati.
Ho già raccontato più volte questa gara (per me era la quinta edizione consecutiva) e quindi mi sembra più giusto parlare degli altri anche se la loro gara l’ho solo immaginata.
Prima citazione, d’obbligo, per Sara Collura che si è lanciata in un’impresa molto difficile e l’ha portata a termine in 8h23’ dopo aver corso quindici giorni prima la Milano6 al Parco Nord. Bravissima!
Risalendo la classifica troviamo un duo d’eccezione, il presidente Isolano Motta e Carlo Razzari in 7h49’, aspettando la classifica di categoria del campionato italiano per conoscere la posizione di Isolano.
Poco più indietro un altro simil duo, Piermario Sasso ed il sottoscritto, divisi al traguardo da 2’ dopo aver fatto come al solito l’elastico per tutta la gara, dall’ottavo chilometro sino al traguardo (per la cronaca, ovviamente, è arrivato davanti Permario in 6h19’).
Secondo dei Road Dario Laurenzi, un altro habitué dell’Abetone e di tutte le ultra nazionali, in 5h33’ (se penso che era il tempo che volevo fare io…).
Primo Road ma anche trentunesimo assoluto in 4h27’ Valerio Fatatis che ha dovuto ammettere che la gara è durissima, più di una 100 km, proprio per la concentrazione di difficoltà aggravate spesso dalle condizioni ambientali (si svolge sempre a fine giugno e se c’è il sole come ieri incide pesantemente sulle prestazioni). Sicuramente il miglior risultato ottenuto da un Road alla Pistoia-Abetone e comunque un altro passo nella conoscenza di queste gare che Valerio ha fatto in quest’anno di noviziato, utile proprio per testarsi in diverse tipologie di gare ed in diverse condizioni.
Una bella prova di squadra con 7 UltraRoad su 7 al traguardo, e non è poco, provare per credere!
Paolo Valenti

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bravi, ciao a tutti camilla
Parto il sabato pomeriggio, a "cavallo" del "freccia rossa" diretto a Firenze, puntando poi per Pistoia.
Prima tappa, ritiro del pettorale, numero 42 (di buon auspicio mi dico...).
Incontro piacevolmente PierMario Sasso, con cui chiacchererò sino al ritorno in albergo.
Seconda tappa, pasta-party, dove aimè non posso "triplare" le portate/porzioni, salutanto PierMario mi dirigo quindi in una pizzeria per ben condire il piatto di penne al pomodoro con 3 magnifici e fumanti "pezzettoni" di pizza colanti di mozzarella.. (ok, senza barare... c'era anche della salsiccia, ma in uno soltato....)!
Soddisfatto del "rinforzino.." tappa in albergo, per procedere con la sistemazione logistica.
Carino, pulito e silenzioso, sistemo tutto in modalitĂ "strategica" per l'indomani, tastando il grado di confort del letto/materasso, che giudico buono, tranne l'essere multimediale (si... essendo costituito da un telaio in metallo e molle non ben lubrificate) ho dato vita nel corso della nottata, ad una sinfonia ad ogni mio movimento (i miracoli della tecnologia!! e non fate sempre i maliziosi...).
Tanti i runners presenti, 1600 totali (circa 750 con il biglietto per l'Abetone).
Il meteo prevede una giornata di sole "spaccapietre", pertanto opto per l'indossare il mio CamelBag con 2 Lt di acqua (sicuramente un fagotto ulteriore..., ma che dal punto di vista idrico, mi assicurerĂ un minimo di autonomia vista la mia prima presenza alla gara).
Come al solito raccolgo informazioni sulla gara documentandomi in rete, ed ho scovato quà e là ... 1000 indiscrezioni, molte delle quali dalla spiccata connotazione "biblico/esoterica", che brevemente sintetizzo, ovviamente unendovi una mia personale "RIELABORAZIONE" così da descriverne contestualmente "impressioni ed emozioni", avendola vissuta in prima persona: (per questa volta vi risparmio la classica cronistoria della gara)!
- I Primi 5 km di allegra percorrenza, che inducono l'ignaro podista ad assecondare il passo... con brio virtuoso, distraendolo da ciò che di li a poco lo aspetterà ..
- Prima salita, aspra e tortuosa, ricco antispasto dal piccante sapore, con un retrogusto amarognolo, pensiero precursore di ciò che più avanti, inesorabile, apparirà in tutta la sua asprità .
- Secca la discesa, un zig-zagare continuo ed inarrestabile, le caviglie tremano all'impatto con il suolo, le tibie stridono, le ginocchia cigolano, le cosce dure e contratte... si accendono come il fuoco (ma il fastidio piĂą terribile era il vento che continuava a "spettinarmi" i capelli hi hi hi).
- Repentinamente arriva sua maestĂ , la salita finale, lunga ben 16 km... dalle forme "giro-Dantesche", tornanti che si susseguono a ritmo incalzante, dall'urto possente come onde oceaniche, avvolgenti come un BOA-COSTRICTOR che ti strizza come una spugna (per poi spuntarti come un chewingum..), eppoi l'asfalto... paragonabile ai "carboni ardenti alla Giucas Casella" che prima ti lessa... poi ti cuoce ed infine ti "tosta a dovere" quelle stupende "armi automatiche d'assalto" che amorevolmente curiamo (o meglio medichiamo...) dopo ogni battaglia.. (i ns piedi).
Eppoi la volta della pendenza, che piega (ma non spezza...) inesorabilmente il busto, le ginocchia ormai paragonabili alle "nacchere siciliane" visto i rumori che emettono..., le braccia simili a penzolanti salumi tipici della zona..., china la testa come in una simbolica preghiera (meglio rosario!!), mesto il viso (avete presente quei simpatici cagnolini posizionati sul pianale di quelle vecchie fiat 128 che ciondolano a destra e sinistra...? al volante il mitico uomo con cappello!).
Come un naufrago che non piĂą coscente... dallo sguardo perso nel vuoto, si chiede: CHI SONO? COME MI CHIAMO? COME SONO FINITO QUI? PIUTTOSTO... SONO VIVO HO STO' SOGNANDO'.
- All'orizzonte un timido bagliore... che accende inesorabilmente eteree visioni, miraggi... la stella cometa? NO, quella polare? NO, MA ALLORA!!! (piĂą semplicemente il riflesso dei pannelli solari montani sul traliccio in cima al passo... UFFI!!).
- Nel frattempo prende forma l'arrivo, un insediamento umano?.. forme di civiltà ..? forse il CASTIGO è giunto al suo termine, si..si è FINITAAAA.... e come sempre, in un sol momento si riassaporano le tante sensazioni, fotogramma per fotogramma, vissute, sofferte ma sempre domate, lungo tutta l'avventura che questa gara assicura!
Uno strumento con cui ogni podista amatore può misurare la sua forza, tenacia, determinazione e... passione per questo duro.. durissimo sport!
Sono un AMAtORE, pertanto AMO correre per ORE (non è soltanto un gioco di parole), e qui posso dire a GRAN VOCE... di AVERE AMATO TANTO!!!
Pienamente Soddisfatto, nonostante un modesto crono 4h27'30" e relativo piazzamento (31°) (e credo in tutta onestà di aver dato il massimo, senza riserve), ma soprattutto per esser riuscito a "sentir suonare" quelle note, quegli accordi, che nessuna tabella, nessun allenamento può riprodurre!
Buone corse a tutti...
Valerio
UN ABBRACCIO, A PRESTO
TONIO
Grandissimo Isolano! Sei un mito!
Presente in piazza a Pistoia next year ...
W la iuta ... (e non solo quella ....)
Bruno senonèfollenonèbella Meneghetti
Isolano Motta