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La prima MoRe non si scorda mai
Inserito da Franz.Rossi il 20/06/2011 alle 09:27 nella sezione cross & trail
Per me è stata una Monza Resegone particolare, questa del 2011.
Sesta partecipazione della Compagnia dei Viaggiatori, ma squadra rivoluzionata all'ultimo secondo per un infortunio di Daniela.
Così ho avuto la fortuna di correre con due amici che partecipavano per la prima volta a questa grande gara.
Voglio così iniziare ringraziando Hanna e Francesco che sono saliti con me fino alla Capanna (e mai come quest'anno non era per nulla scontato il raggiungimento dell'obbiettivo nel tempo massimo) e soprattutto per avermi permesso di rivedere in loro le emozioni della mia prima Monza Resegone.
Sei le squadre Road al via, piĂą - come al solito - qualche Road infiltrato in altre squadre.
Una sola delle nostre compagini ha dovuto dare forfait a causa dei crampi che hanno colto uno dei tre atleti, tutte le altre sono arrivate all'appuntamento sul Resegone in tempo.
Un complimento speciale a Loredana che ha fatto una gran bella gara, servita magistralmente dai due scudieri Stefano e Salvatore.
Ma come il solito complimenti a tutti...
La gara si è svolta regolarmente, nonostante le squadre ammesse al via fossero 230 (30 in più dello scorso anno) con solo un po' di traffico extra su in Capanna.
La pioggia è stata protagonista per un paio d'ore, a volte insistente, a volte solo minacciata, ma nel complesso credo che sia servita a tenere la temperatura a livello ideale per la corsa.
Insomma condizioni ideali (provate anche dal fatto che le prime donne hanno segnato il record della gara).
Che dire di noi tre?
Siamo partiti con la consapevolezza che l'unico modo per arrivare entro le sei ore alla Capanna era quello di usare tutto il tempo a disposizione.
Abbiamo gestito le forze, con Francesco davanti a fare l'andatura ed io a chiudere il gruppetto.
Siamo arrivati, affaticati ma non distrutti a Calolzio e siamo saliti fino ad Erve in 4 ore e 13 minuti, con solo due minuti di margine sul cancello orario.
Ci siamo cambiati e siamo saliti fino alla Capanna piĂą o meno nello stesso tempo che ci avevamo messo nel sopralluogo due giorni prima (ma partendo freschi da Erve).
Insomma (immodestamente) un capolavoro di regolaritĂ del quale mi complimento con Francesco e Hanna.
Nelle loro parole a caldo, nell'abbraccio in capanna, nei loro commenti su FaceBook, ho sentito risuonare tutte le emozioni che questa grande gara può dare.
Bellissimo il gruppo che si è creato alla partenza, con i numerosi amici del Road e del gruppo PodistiDaMarte, con gli X.RUNNERs (due squadre da Roma più il supporto allo stand Affari&Sport), con gli Organizzatori che ormai conosco da tempo, con tutti gli amici che ruotano intorno a questa manifestazione.
Davvero la Monza Resegone è una di quelle gare che vanno provate. E vanno provate in gruppo, con una squadra di amici, ben affiata. E' un'esperienza unica...
Al prossimo anno
Franz
PS: infine prima di passare alla tabella con i risultati di tutte le nostre squadre, lasciatemi menzionare un amico speciale, che è un Road d'adozione anche se non porta la canotta sociale, Enrico Stivanello che partecipando per la prima volta a questa gara è arrivato terzo (3:27:14).
pos | squadra | passaggio ad Erve | tratto Erve-Capanna | totale |
87 |
Martesana in Corpose Sano
Pirola - Fusetti - Assi |
3:23:12 |
1:18:29 |
4:41:41 |
89 |
Ladies Road
Colombo - Pedetta - Fumagalli |
3:29:07 |
1:13:07 |
4:42:14 |
101 |
Tre CunsciĂ de TrĂ Via
Garavello - Gianola - CantĂą |
3:31:10 |
1:14:58 |
4:46:08 |
129 |
La Princess e i suoi Scudieri
Lamonica - Scala - Dioguardi |
3:42:39 |
1:14:40 |
4:57:19 |
187 |
La Compagnia dei Viaggiatori
Gierzynska Zalewska - Chemolli - Rossi |
4:12:41 |
1:26:44 |
5:39:24 |

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Barbara
Volevo anche comunicare la presenza dei colori Road (mia e di Piermario Sasso), al Trail dell’Ebro, km19. Un percorso molto bello che ricalca in piccola parte il tracciato delle Porte di Pietra. Si parte dalle colonie di Caldirola, mt.1050, si sale verso il rifugio Orsi, alternando corsa e camminata per i boschi, su sentieri e sterrati ,fino alle Bocche di Grenna e da li si comincia a correre in cresta sugli Appennini. La vista aiutata dalla bella giornata può spaziare su tre regioni, Piemonte, Lombardia e Liguria, un paesaggio bellissimo che spinge le gambe e il morale sempre più su. Dalla cima del M.te Ebro, mt. 1710, discese e salite si alternano su prati morbidissimi, interrotti da tratti di rampe sassose fino al M.te Giarolo, mt. 1420, dove svetta la grande statua del Redentore. Poi veloci si scende sui freschi sentieri dei boschi fino all’ultima breve ma ripida salita per le colonie di Caldirola .
Questo piacevole viaggio, dove mi sono preso la libertà di fare anche qualche foto, l’ho fatto insieme a Piermario, una vera locomotiva umana per la sua corsa costante e per il suo caratteristico fiato ansimato, chi non lo conosce pensa: questo sta scoppiando. Invece no, non molla mai nessuna corsa, cross, pista, maratona o cento che sia. Corre sempre libero (e anche un po’ anarchico) senza guardare tempi o posizioni.
Qualcuno direbbe: corre zen.
Complimenti!
Silvio
la Mo-Re del 2012 ci aspetta...
mi chiamo Enrico e sono nell’organizzazione della Monza – Resegone da piu’ di trent’anni. Sono certamente di parte ma credo onestamente, vista l’esperienza accumulata, di essere abbasatanza obiettivo nei giudizi, in caso contrario sono aperto naturalmente al contradditorio.
Devo dirti che sinceramnete non mi sono piaciute le tue ultime considerazioni che ritengo, nei confronti dell’organizzazione, ingiuste e non corrispondenti alla realta’ dei fatti.
Cominciamo dal rifugio Capanna Alpinisti Monzesi, dove:
- c’erano 20 persone dello staff per curare tutti gli aspetti tecnico logistici e di ricevimento atleti, 13 addetti della C.R.I. compresi un medico, infermieri professionali, soccorritori specializzati, assistenti e militi che garantivano il pronto intervento sanitario, 4 funzionari dell’A.R.I. per i collegamenti radio con copertura lungo tutto il percorso (volendo anche fino a New York), 2 tecnici cronometristi, 20 tra soci ed amici del C.A.I. per i servizi di sostentamento ed ospitalita’, un diretto contatto con il C.N.S.A.S. per qualsiasi evenienza.
- trovavi un posto coperto ed asciutto dove cambiarti e servizi dove rinfrescarti ed anche, nel caso, una cuccetta dove riposare, pasti caldi e bevande di ogni tipo (a pagamento naturalmente, cosa pretendevi? sappi che voi, cone noi del resto, eravate ospiti della struttura), assistenza medico – sanitaria (che speriamo sempre non serva mai a nessuno), supporto e disponibilita’ da parte di qualsiasi persona presente e magari anche con un sorriso. Ah dimenticavo, hai trovato anche lo zaino con gli indumenti di ricambio asciutti che qualcuno, con umilta’ ed in silenzio ha portato a spalla sin lassu’.
Se questo tu lo ritieni un rifugio “dove non c’e’ assolutamente niente” ...
Per quanto riguarda il ristoro (questo naturalmente gratuito) mi risulta che prevedesse: acqua naturale e frizzante (cosa vuoi, ciascuno ha i suoi gusti), the caldo, integratori, zucchero, limoni e delle tortine tipo merenda, a volonta’ e senza contingentamento.
Ma i calci in c... proprio no, non c’erano, non li abbiamo mai forniti perche’ non fanno parte del nostro bagaglio e delle nostre abitudini di runners, alpinisti e persone per bene.
In quanto poi al sentiero buio e non segnalato, ai torrenti da guadare ed ai lupi, beh mi spiace ma fanno parte dell’ambiente e non ci possiamo fare proprio niente, tra l’altro l’elicottero non puo’ operare di notte ed anche volendo non potremmo organizzare una navetta volante per il rientro.
A ben vedere pero’, un sistema c’e’ sicuramente per evitare tutti questi fastidi e disagi, basta andare a New York e non venire alla Monza – Resegone.
Cosi, molto semplicemente e serenamente, senza rancore.
Perche’ noi la Monza – Resegone l’amiamo senza se e senza ma.
Con i miei piu’ cordiali e cari saluti.
Enrico
posso spiegarti?
ho trovato la Monza Resegone la gara piĂą divertente, emozionante e avventurosa che abbia mai fatto. Tu pensa che credevo di aver scritto tutto il contrario di quello che tu hai capito, vedi come alle volte le frasi vengono colte con un significato diverso da quello che si ha intenzione dare (e ovviamente, per colpa di chi scrive, non certo di chi legge).
Non era mia intenzione offendere o denigrare l’organizzazione della gara. Ho apprezzato enormemente la possibilità di avere il sacco di ricambio, di potermi cambiare al caldo, ho apprezzato tutte le persone che si sono prodigate lungo tutto il percorso ed erano veramente tante. Ho apprezzato veramente ogni aspetto di essa. Ho usato parole forti per spirito di racconto e di questo ti/vi chiedo sinceramente scusa, in effetti erano fuori luogo, me ne sono accorta anch’io dopo che ho cliccato il tasto 'invia'.
Forse un panino me lo aspettavo, non posso negarlo. E la discesa potrebbe essere segnalata con pennellate di colore sui tronchi o con cartelli segnaletici, sai ci sono diversi bivii e alle volte non si capisce dove continua il sentiero, forse perchè era notte, di giorno probabilmente è diverso. Questo non toglie, anzi accresce, la particolarità e lo spirito d’avventura della gara tant’è che l’ho trovata migliore di altre gare ben più famose, spero che questo sia arrivato.