Colpo di follia

Scusate l'intrusione, sono un vulcano in eruzione da giorni e non riesco a trattenermi.

Ho partecipato e concluso l'Ironman 70.3 di Pescara.

E' stata un'idea folle, una decisione assolutamente stupida, da cui però sono nati dei momenti tra i più straordinari.

E' partito tutto da questa mail, mandata il giorno di S. Stefano a quel manipolo di sciagurati che già si erano iscritti:
"Week end col morto...
...che potrei essere io...

Cari tutti,
mi sono appena iscritto a Pescara.
Non sono un triatleta. Peggio ancora, non nuoto seriamente più' di 200m di fila dal 1987 e 90 km in bici non li ho mai fatti (a spanne mi sa che ho sfiorato i 70, e pure anni fa).
Non ho neppure idea di come ci si possa preparare ad una gara del genere, tanto più' che i miei allenamenti dovranno continuare ad essere a 'impatto zero' sul resto.
Eppure, ragazzi, sapevo che sarei stato del gruppo fin da quando ho letto il post di Mister Galeone Fantozzi sul sito.
Arrivero' forse ultimo, senza più' un briciolo di energia, e continuando a ripetermi 'mai più' (fino alla gara dopo), ma la scarica di adrenalina che mi da' anche solo il pensare di farlo e' impagabile.
Se inizia cosi', il 2011 sara' un anno straordinario! Lo auguro anche a tutti voi di cuore.
Un abbraccio a tutti,
Gianlucaunpopirlamafelice".

Non parlerò della mia gara, che pure ho portato a termine, vivo, abbastanza vegeto, e incitato da un pubblico straordinario (ci metto dentro Sabina, Loredana, Gianluca, Capt.Ale e permettetemi anche mia moglie e i miei figli, che al solo pensiero del loro tifo in zona cambio ancora mi vengono i brividi).

Parlerò invece delle emozioni che mi ha dato il solo fatto di esserci, di aver lavorato duramente per 6 mesi in vista di un obiettivo che fino a poco fa pareva del tutto irrealizzabile, di allenamenti di corsa al mattino prima di andare al lavoro, di allenamenti di nuoto fatti in pausa pranzo per poi tornare a bomba al lavoro, di allenamenti in bici non fatti o fatti meno di quanto avrei dovuto perchè se no tornavo tardi a casa.
Insomma, le mille difficoltà che tutti voi avete provato prima di me ad incastrare il triathlon, lo sport dei superuomini, in una vita normale.

Parlerò anche di un weekend bellissimo, trascorso tra amici con cui ho riso tanto, che mi hanno incitato e che ho incitato a mia volta, che mi hanno gonfiato la bici, che hanno fatto giocare i miei figli un po' irrequieti facendoci sentire tutti parte di un gruppo consolidato.

Oggi ripercorro i fotogrammi di quei momenti, e mi pare quasi impossibile che sia stato due giorni fa, e che sia stato proprio io.

Il triathlon è uno sport meraviglioso, lo sport è una disciplina meravigliosa e io in questi anni, un po' per spirito e indole, un po' grazie a voi, ho riscoperto una dimensione di me che credevo legata alla mia preistoria ed ormai irrecuperabile. E invece no.

Sono sempre dell'idea espressa a S. Stefano, quella cioè di essere un po' pirla, ma oggi almeno ho la consapevolezza di essere anche un po' più felice di 6 mesi fa.

Il mondo è dei folli.
Scusate ancora, a presto Gian