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Viva Valerio, viva l'Ultrasquadra

Inserito da paulrunner il 30/05/2011 alle 11:00 nella sezione strada

Viva Valerio, viva l’Ultrasquadra Road

Bella festa il Passatore: quando si vedono più di 1600 partenti (e 1257 classificati al traguardo) ad una gara di cento chilometri si capisce che il limite si è veramente spostato ed anche una gara così lunga rientra, mentalmente prima che fisicamente, tra quelle che si pensa di poter affrontare.

E noi Road siamo tra questi, le considerazioni principali sono tre:
la prima è per Valerio, adesso è facile dire che non avevo dubbi perché so che lui c’è mentalmente, basti pensare che ha praticamente iniziato a correre con le ultra, ed il risultato del Passatore è solo un passaggio perché è evidente che un 8h09’ in questa gara vale ampiamente le 7h30’ a Seregno (vuol dire entrare nel giro degli atleti di interesse per la nazionale tanto per intenderci).
La seconda considerazione è per Cinzia Maverna che con 11h51’20” ha fatto il quinto posto W35 oltre alla 360° posizione assoluta: un bellissimo risultato dopo la Strasimeno e un ottimo viatico per l’Ultratrail du Mont Blanc che sta preparando. Brava Cinzia!
L’ultima considerazione è per una grande squadra Road che con i primi 6 arrivati (Fatatis, Baldon, Dari, Laurenzi, Maverna e Sasso) ha conquistato il quarto posto assoluto di squadra, anche questo, come il tempo di Valerio, un vero e proprio evento per la nostra Società.

Complimenti anche a Gianni ‘Diabolik’ Pistis: quando un atleta forte come lui decide di mettersi in gioco su una distanza ed una tipologia di gara come questa ha già vinto, il resto sono dettagli che se, come spero, vorrà ritentare, saranno ampiamente superati. Grazie Gianni.

Per gli altri, tutt’altro che comprimari, parlano i risultati, Paolo Baldon e Marco Dari rispettivamente con 10h49’ e 10h59’ sotto le undici ore con una corsa non solo regolare ma anche veloce, Dario Laurenzi una conferma se mai ce ne fosse bisogno e Piermario Sasso con cui, a strappi, ho corso per cinquanta chilometri, non solo ha resistito al sonno incombente ma si è anche prodotto in un allungo sui dieci chilometri finali con cui ha raggiunto e superato un suo storico avversario di categoria.

Infine il capitano alias il sottoscritto: ammetto che ero molto stanco, ma ovviamente non ci sono scuse, se non te la senti non fai la gara, se ti presenti alla linea di partenza è inutile lamentarsi dopo. Ho fatto una gara onesta, anch’io ho fatto un allungo negli ultimi cinque chilometri per restare almeno al di sotto delle tredici ore e ci sono riuscito ma la mia grande soddisfazione è una squadra unita e motivata, proprio una bella squadra. Forever on the road!

Paolo Valenti

Valerio Fatatis 17° (4°/M35) 8h09’44”
Paolo Baldon 200° (33°/M40) 10h09’47”
Marco Dari 234° (17°/M55) 10h59’05”
Dario Laurenzi 334° (57°/M45) 11h41’56”
Cinzia Maverna 360° (5°/W35) 11h51’20”
Piermario Sasso 528° (13°/M60) 12h42’57”
Paolo Valenti 591° (16°/M60) 12h58’56”

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Commenti
  • piter 30/05/2011 alle 16:33:01 rispondi
    ULTRABRAVI ...
    tutti! Complimenti soprattutto a Valerio, che ora dovrà cominciare a selezionare un po' i suoi impegni (eviti di prendere esmpio da vecchi cialtroni come il sottoscritto...) per cercare i risultati che sicuramente sono alla sua portata. Ma anche a Marco Dari, campione di regolarità e di modestia, a Paolo Baldon e a Dario Laurenzi. E su tutti la ultra-girl Cinzia Maderna, davvero fortissima! Quanto a me e Paolo, abbiamo convissuto con le rispettive crisi da stanchezza e da sonno (reduce da una settimana di lavoro frenetico e di levatacce, dalle 23 in poi mi sarei fermato a dormire su un paracarro!). Mi spiace di averlo mollato alla fine, ma quel superamento un poco sfottente in piena Brisighella da parte del nostro coetaneo e comune ... amico mi ha fatto passare sonno e mal di stomaco. Infine, non so per quale ragione Gianni Pistis si sia ritirato, ma spero che, qualunque essa sia, gli faccia tornare la voglia di riprovarci. Prego infine di correggere il dato del mio piazzamento: non 621° (quello era il mio numero di pettorale) ma 528°. Grazie al Capitano, paulrunnerinthedark.
    piermario
  • nicotax 30/05/2011 alle 19:43:57 rispondi
    bravissimi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
  • FATATIS 30/05/2011 alle 20:02:07 rispondi
    Una gara, a metà tra il mito e la leggenda!
    Visto l'orario di partenza previsto per le ore 15.00, decido di trascorrere il giorno di pre-gara tra le mura domestiche, assicurandomi così una ricca cena a base di carboidrati "integrali", una comoda dormita, un'abbondante colazione al risveglio del sabato! Sveglia ore 07.00, primo rifornimento alimentare, ultimo controllo del bagaglio, "baci bacetti" alla family... e via, veloce trasferimento in metro verso la stazione centrale, partenza ore 09.15, destinazione: il PASSATORE. Alle 11.10 sono a FIRENZE, trasferimento davvero confortevole, comodo e rapido, in pieno relax. Perlustro la zona, mio primo obiettivo, seconda tappa alimentare, fondamentale per apportare l'ultimo in tegrazione energetica utile alla gara, visto i tempi metobolaci dell'assimilazione. Dopo una breve ricognizione, attirato dal frenetico "via-vai" di gente e da inequivocabili "profumi/aromi", individuo il mio obiettivo, "SELF SERVICE - ready to start!". L'orario gioca in mio favore, assenza di fila (cosa non abituale...), disponibilità e gentilezza del personale (cosa non sempre abituale...), prezzi modici (cosa davvero non usuale...), sull'onda dell'entusiasmo mi sbilancio per un piatto da RE', "TRITTICO di pasta", ma mono tema, ossia "spaghetti-spaghetti-spaghetti" alla carbonara, circa 250 gr. (ottimamente digeriti, giurin giurello!!).
    Tempo record, ore 11.30 pasto terminato, sazio ed appagato (confermato da inequivocabili e "timide" attestazioni di "alto gradimento culinario", si si, suoni sommessi e ben nascosti, che lo certificano inesorabilmente...! ops, pardon..), quindi mi dirigo verso la zona "fulcro" dell'evento per ritirare il pettorale.
    Percorsi 200 mt incontro Gianni Pistis, con il quale rimarrò sino a 5 minuti dalla partenza. Il sole inizia a scaldare l'aria, è una caldo secco, poca umodità, una lieve brezza muove le tante bandiere e stendardi che ad ogni angolo caratterizzano questa meravigliosa città d'arte.. Arriviamo in via degli Strozzi, ritiro del pettorale organizzato a file, per lettere alfabetiche, cosa?...., alla A-F niente fila?, qui cè qualcosa che non và..
    Inizia la "svestizione-vestizione", e con me centinaia di atleti, che incuranti di passanti, famiglie, turisti, vigili ed animali di vario genere, con le tecniche più sopraffini, con movimenti appositamente studiati.. e negli anni affinati (tutta questione di esperienza..) con la più semplice e disarmante naturalezza, tolgono eppoi indossano quanto necessario, dando "involontariamente" aria a quanto madre natura, per sua bontà e benevolenza, ha donato ad ognuno di noi (chiappe e non solo..., giusto per non essere frainteso), con tanto di spalmaggio crema, laddove spesso, il sole raramente "batte", in piena regola con le precauzioni "anti-irritamento".
    Bene, ora inizia la fase del "caz----eggio", riposto il bagaglio che ci attenderà a destinazione, inizia inesorabilmente una delle attività "cardine" dell'evento, o meglio, di tutti gli eventi podistici, "la CHIACCHERA" a ruota libera, dove organizzati in piccoli gruppetti, a turno si narrano, in perfetto stile "ENEIDE/ODISSEA", vecchie gare, infortuni galattici, allenamenti massacranti, recuperi dirompenti, strategie apocalittiche, insomma, varrebbe la pena raccoglierle e raccoltarle tutte... con un libro, ve lo assicuro!
    Nel mentre arriva il mio "personal supporter", Ale Bucci, che da vero atleta, o meglio tri-atleta, ha saputo magistralmente assistermi in questa impresa, una vera novità ed incognita per entrambi, e che insieme, uniti, fianco a fianco, fra sforzo e fatica... l'abbiamo dapprima temuta, poi cavalcata, ...ed infine domata, in un perfetto "gioco di squadra". Il tempo inesorabilmente trascorre, e ad una 20 di minuti dalla partenza, tra una sosta ai "box" che segna il crescere della tenzione, ci avviciniamo alla grigia di partenza, prendendo posizione ad una decina di metri dai TOP runners... L'aria di fà sempre più frizzante, la musica, il crescendo vociare della folla, l'inno nazionale, lo sparo che segna il via, ora si parte, l'avventura inizia, allacciarsi le cinture, si parte! Sin dai primi metri perdo di vista Gianni, imposto il mio passo a 4'15", per entrare in carburazione, riesco nonostante le strette vie a farmi largo. Presto siamo fuori dalla città, e dopo soli 4 km iniziano "le danze", la pendenza inizia a crescere. Sono costretto ad un "pit stop" volante, una trentina di secondi ben spesi...
    Incontro qualche amico podista, il saluto di rito, ma noto in tutti una buona concentrazione, molti sono "abituè" dell'evento, e consci di ciò che li aspetta, fanno tesoro di ogni risorsa! (soltanto ora credo di sapere a cosa pensassero, e concordo con loro!). Incontro Ale, ed insieme iniziamo questa nostra sfida. La salita si fà sempre più dura, il "sol leone" è ormai alto e potente e padrone della scena, il panorama straordinariamente brullo, ricco di colori e sfumature, dalle mille forme frastagliate, dalle antiche fattezze, "rughe" a testimonianza del tempo che inesorabile scandisce la vita sul nostro pianeta. Contrariamente a quanto pensavo, la salita mi è congeniale, naturalmente il passo si accorcia, a "volo radente", la frequenza aumenta, la falcata diminuisce, e trovo il giusto equilibrio tra "velocità e fatica", connubio ideale per mantenere un buon ritmo, senza troppo intaccare la "tabella di marcia". Al termine della prima salita (vetta le croci), entrambi siamo abbastanza provati, forse causa di un ritmo eccessivo? Soddisfatti del valico inizia la discesa, nel mentre Ale non mi ha mai abbandonato, suggerendomi, ad inizio discesa "ora fai attenzione, non lasciarti andare in discesa, vai in progressione, non lancarti". Sacrosante parole, istintivamente, dopo circa 12 km di continua salita, il pensiero di "sgranchirsi" unito a quello di "recuperare/compensare" il preziosi minuti persi, come la famosa "mela di Adamo ed Eva", tenta ed induce ad un'accellerazione spesso troppo repentina, disarmonica, quasi uno strappo che, inizialmente non ha contro indicazioni, ma poi a breve distanza, presenta il conto, partendo dalle piante dei piedi indolenzite, cavilgie, ginocchia, cosce etc... Pertanto imposto un ritmo "conservativo", cè ancora tanta strada, meglio saper attendere, ci sarà modo per recuperare, sempre se ne avrò la forza, pertanto prudenza! Terminata la discesa, inizia nuovamente la salita, che dolcemente per circa 6/7 km prepara il suo "contro attacco", pronto sferrarlo dal 40° al 48°, attraverso una "vite senza fine" di tornanti, dalla pendenza proibitiva, laddove la sorella minore, qualche km fà, aveva ampiamente colpito a pieno fuoco... Credo intorno al 35° incontro Gianni, camminava, inizialmente non ho capito, poi si gira, il suo volto non era stanco ma bensì infastidito, inenrvosito, sicuramente a causa di un fattore esterno che incideva negativamente, nel fisico? nella mente? non sò, non posso saperlo, ma da quel poco che conosco Gianni, posso sicuramente affermare che in lui cè stoffa, esperienza e preparazione, sia tecnica che mentale. Sono sicuro, come del resto mi ha confidato, di essersi preparato a dovere per l'evento, non è nel suo stile "gareggiare alla carlona...", e quindi credo che in suo sfavore ci sia il suo primo "punto di forza", strano a dirsi, ma vedendolo in azione, da buon maratoneta, gioca in "attacco", in progressione, in spinta continua, la sua corsa è energica, vibrante, poderosa. Questo nelle lunghe distanze, dove i tempi si dilatano fortemente, l'inpulso a dominare è il "trattenersi, economizzare, raccogliere a se ogni energia, limitare ogni movimento etc...", Il "Leone che alla necessità, si trasforma in Iena, dove alla potenza sopperisce con la resistenza". Credo quindi che sia solo questione di approccio, salvo complicazioni fisiche che esulano ovviamente da questa riflessione! Gianni, sei forte! La salita è lunga, maestosa, inesorabile, interminabile, una "montagna" a tutti gli effetti. Ale mi assiste puntualmente, è carico come un mulo, tra zaino in spalla, marsupio, borsa porta borracce, bottiglie d'acqua, vestiario.., insomma, forse ho esagerato un pò con le "valige"! Supero un paio di atleti, meno veloci di me, ma che poi, in discesa, hanno dimostrato il loro talento, non li ho più visti, tranne nel leggerli avanti a me nella classifica provvisoria ottenuta dall'organizzazione dopo la doccia (oibò...)!.
    Ora inizia una discesa interminabile, inizialmnete piacevole, vista la "scalata" appena conclusa, ma con il passar dei km, le gambe si induriscono... La temperatura scend, il sole diventa un "caro compagno" e non più avversario!
    Il tifo è stato sempre intenso ed incondizionato. Sulle strade, dai balcone, seduti a bar, ai ristori, dalle finestre, dalle macchine, sensazioni che riescono a toccare quelle "corde" che difficilmente suonano...
    Il buio presto arrivo come arbitro della giornata, l'ultimo tratto di strada, circa una decina di km, la percorriamo completamente al buio, senza illuminazione pubblica, e ad un tratto, lungo la sfonda destra della strada, mille e mille lucciole ci salutano, regalandoci per un istante, un'immegine indimenticabile di come la natura, nella sua improvvisa semplicità, possa coinvolgerci e stupirci!. Gli ultimi dieci km sono davvero duri, in quanto reduce da un doppio sorpasso, decisi di riprendermi la posizione persa, è mi lancio in un allungo progressivo di circa 10 km (saltanto 2 ristori) per guadagnare quel vantaggio necessario a mantenere la nuova posizione. Grande soddisfazione. Chiamo "Paolo" (ormai quà e la qualche apparizione dell'arcangelo Gabriele..) il povero Ale, che nulla mi dice, avendo "nasato" le mie condizioni, mi stimola a tenere, mi conforta, mi è vicino, questo l'ho sentito, ed anche questo..., mi ha dato la forza di stringere i denti!
    Faenza è ormai vicino, sentiamo la voce dello speaker echeggiare intorno a noi, è davvero finita, che gioia..
    Nei pressi del traguardo Ale si stacca e mi incita, avrei davvero voluto che tagliasse il traguardo insieme a me...
    A sorpresa, dopo aver ricevuto la medaglia, lo speaker mi rivolge in microfono, cosa inaspetatta, a sorpresa, ed a domanda ho spiegato la presenza dalla torcia, ancora accesa..., ringraziando il pubblico e l'organizzazione, non citando il club di appartenenza, una dimenticanza diciamo "tecnica", poichè dentro di me, il road cè!
    Subito mi appresto al ristoro (chi mi conosce sà perchè...), consegna del chip, ritiro del premio e di corsa a far la doccia, dove mi attendeva un meravoglioso massaggio, che sognavo sin dall'inizio della gara (hi hi), che ovviamente, tra 5 donne ed un massaggiatore, mi è toccato Valentino!
    Buone corse a tutti, e ricordatevi, di correre con il cuore (il vero premio deve essere quella straordinaria sensazione di gioia che a fine gara deve inebriarci) questa è la ricompensa, il tempo e gli anni passano per tutti, le perstazioni inevitabilmente scemeranno, ma quei ricordi, vivi ed intensi, potranno continuare a regalarci momenti e sensazioni INDIMENTICABILI!!
    Valerio





  • sbono 31/05/2011 alle 12:23:42 rispondi
    Valerio + Ale: squadra che vince non si cambia!
    @Valerio: sei un grandissimo, come atleta e come persona. ero sul percorso ad incitarti!!!! sembravi una piuma mentre correvi. Davvero grande!!!!
    @Ale: bravo bucci, fedele sostenitore per 100 km!! anche la tua prestazione sportiva è stata notevole e non va dimenticata!
    simonetta
  • sbono 31/05/2011 alle 12:23:44 rispondi
    Valerio + Ale: squadra che vince non si cambia!
    @Valerio: sei un grandissimo, come atleta e come persona. ero sul percorso ad incitarti!!!! sembravi una piuma mentre correvi. Davvero grande!!!!
    @Ale: bravo bucci, fedele sostenitore per 100 km!! anche la tua prestazione sportiva è stata notevole e non va dimenticata!
    simonetta
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