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La mia prima 42 km: MCM

Inserito da DONNY il 11/04/2011 alle 16:27 nella sezione strada

Stamattina quando ho aperto gli occhi dopo una notte agitata mi sono chiesta se avevo sognato. Eh si... Ancora non me ne rendo conto dell’impresa che ho compiuto, ancora il mio cervello non ha metabolizzato l’evento.

Ieri alle 09,20 sono partita con una determinazione che non avevo da anni, l’obiettivo era ARRIVARE IN FONDO a tutti i costi. Ho lavorato per mesi su questo obiettivo: allenamenti in condizioni meteo proibitive (freddo polare e piogge torrenziali) kilometri macinati pensando alla distanza Regina eppure ieri non mi sentivo pronta. La paura, le incertezze e l’insicurezza mi hanno accompagnato fino al via complice anche un sole e un caldo inaspettati.

Alle 09,20 si parte e io decido di accodarmi ai PACE delle 5 ore anche se per me è un azzardo. Marco Mori mi accoglie con entusiasmo mi incoraggia a seguire il gruppo e a non mollare per nessun motivo. Corro con loro senza fatica anche se guardando il mio Garmin vanno un po’ più veloce del ritmo prefissato.

Procedo serenamente, le gambe girano benino, il fiato c’è e una leggera brezza smorza il caldo. Assaporo questi momenti e mi godo il panorama di un fiume di persone in corsa. Tutti tesi a raggiungere il loro obiettivo. Che meraviglia!

Al quinto km breve sosta per abbeverarsi e poi via si riprende a correre. Al nostro passaggio qualcuno ci incoraggia, breve scambio di battute e si prosegue. Al decimo kilometro con indignazione apprendo che non c’è più acqua al ristoro! Ma è possibile???! Marco mi allunga generosamente una zolletta di zucchero e la sua bottiglia dalla quale bevo avidamente.

Incomincio ad accusare il caldo e la fatica ma decisa a non mollare proseguo aggrappata al gruppo! E’ al diciassettesimo kilometro che decido di staccarmi dal gruppo delle 5 ore: girano ad un ritmo superiore alle mie possibilità e quindi a malincuore li lascio andare.

Da qui incomincia la sfida con me stessa! Alcune persone a bordo strada incitano a proseguire e io seppur un po’ affaticata sento che ce la posso fare a tentare l’impresa. Mentre corro sogno la finish line e mi dico che ci DEVO arrivare a tutti costi! Devo farlo per me stessa prima di tutto ma anche per tutti quelli che insieme a me ci hanno creduto, per tutti quelli che mi hanno permesso di sognare questa impresa, per gli amici Podisti di Marte e per i ROAD.

Arrivo al ventunesimo kilometro in 2 ore e mezza, nei tempi prestabiliti. Fa un caldo bestiale, ai ristori bevo tantissimo e cerco di tenere la testa fresca bagnandomi con l’acqua. Le gambe nonostante tutto girano e quindi si procede a un ritmo prossimo agli 8,3 km/h.

Giungo al trentesimo in 3 ore e 44 minuti. Io abito qui, la mia casa è quella! La guardo e mi dico che non ho mai notato quanto è bella! Casa dolce casa! Da qui avverto la consapevolezza che sarei riuscita a chiudere la gara! La fatica si sente, eccome se si sente ma non voglio mollare!!! Io arriverò a quel traguardo!!

Trentacinquesimo si affianca Nicole: una ragazza tedesca che non parla né l’inglese né l’italiano e io non so il tedesco! A volte non serve parlare, un sorriso e uno sguardo dicono molto di più. Abbiamo stretto un patto silenzioso: arrivare! Insieme alterniamo tratti di corsa a tratti di cammino veloce. Sono gli ultimi 7 kilometri di passione, di sofferenza, di sguardi, di silenzi pieni di parole!

Insieme arriviamo al 41esimo, tra le mie risorse trovo un barlume di forza allora incito Nicole a seguirmi per lo sprint finale, lei mi sorride e mi dice di andare. Mi spiace lasciarla ma questo momento che ho atteso per mesi lo voglio vivere tutto sino in fondo.

Corro l’ultimo kilometro piangendo perché ce l’ho fatta, ho abbattuto il muro delle mie insicurezze, le mie gambe hanno retto ai 42 km, il mio cuore ha battuto per il mio obiettivo, la mia mente non mi ha abbandonato un istante! Continuo a dire che non ci posso credere di essere arrivata: è delirio puro!

Passo sotto l’arco le braccia aperte di Dario mi attendono per un abbraccio e un pianto liberatorio. Ho corso la mia prima maratona dando tutta me stessa! Aspetto Nicole che dopo un minuto arriva ci abbracciamo e mi dice “grazie”. Grazie di che? Abbiamo semplicemente condiviso un mare di emozioni senza parlare! E’ stato bellissimo! A volte le parole sono inutili.

Questa mia prima maratona la dedico a: Ignazio Antonacci che per anni mi ha accompagnato con le sue tabelle di allenamento personalizzate e la sua passione, Salvatore PT che mi segue con tanto cuore e impegno per il potenziamento muscolare, Laura Colucci per l’incoraggiamento e l’attesa al traguardo, tutti i Podisti da Marte e il Capitano che mi hanno sostenuto lungo i 42 kilometri facendo un tifo sfrenato, Ettore Comparelli e gli amici del Road Runners Club che mi hanno convinto a crederci e il mitico Antonio CAPASSO per esserci sempre stato ad immortalare emozioni uniche!

Un grazie di cuore a tutti!!!

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battesimo sulla 42 kilometri
battesimo sulla 42 kilometri
Commenti
  • Lucky 11/04/2011 alle 21:16:06 rispondi
    GRANDE!
    Che Bel Racconto! Brava!
    Al 23,5 ti ho visto bella cotta eh eh, ma TREMENDAMENTE DECISA!

    e infatti ...finisher!
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