Il Triathlon: solo nuoto-bici-corsa?

Per brevità, spazio e perché siamo abituati a confrontarci su tempi e distanza, nelle classifiche mettiamo solamente i parziali delle tre frazioni: corsa nel duathlon e nuoto nel triathlon poi bici e corsa.

In realtà basta fare una rapida analisi dei tempi registrati ieri ai Campionati Italiani di Duathlon, gara valida per l'assegnazione dei titoli sociali, per renderci conto di come la "quarta frazione" ossia le Transizioni possano essere determinanti sul risultato finale.

Ieri un titolo sociale assoluto, quello femminile, ed un titolo di categoria maschile (M40-49) sono stati assegnati grazie alla maggiore rapidità in zona cambio dei due protagonisti rispetto ai loro diretti avversari.

Sara Belotti ha corso le tre frazioni in un tempo inferiore di 15" rispetto a Francesca Fracassi che però si è assicurata il titolo sociale rifilando ben 1'23" in zona cambio alla diretta avversaria. Alla fine il gap tra le due bravissime atlete è stato di ben 1'08".

Allo stesso modo il Capitano ha prevalso su Mario Nevola di ben 46", nonostante Mario fosse stato più veloce nella parte "netta" di 19", ciò a causa di una differenza in zona cambio di ben 1'05".

E pensare che per poco anche nella categoria M50-59 si è rischiato il ribaltone in zona cambio: Gianni Sgaramella che nelle tre frazioni ha accumulato un vantaggio di 33" su Mauro Broggi, per poco non ci rimette il titolo sociale perdendo la bellezza di 23" nelle due transizioni, giungendo al traguardo con soli 10" di margine.

Quindi mi raccomando, come gridavo ieri a tutti quelli a portata di voce: "Rapidi in zona cambio!!!"

W il TriRoad

Capt. Ale