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1° stage TriRoad: pioggia di divertimento!
Inserito da ste_scal il 14/03/2011 alle 13:02 nella sezione triathlon
Molti aspettavano con curiosità il primo raduno collegiale di triathlon organizzato dal Road a Loano, tanti non vedevano l’ora di partire per la riviera ligure, alcuni temevano la durezza degli allenamenti, altri smaniavano di cominciare, parecchi avevano lucidato appositamente le bici. Nessuno immaginava un meteo peggiore: pioggia battente il sabato, acqua a catinelle la domenica.
Ma il triathlon è sport che richiede versatilità. E i triathleti sono abituati a misurarsi contro ogni avversità. Aggiungete a questo mix esplosivo il proverbiale spirito Road e capirete che i tre giorni di Loano – per quanto funestati da un clima da stagione dei monsoni - sono stati un concentrato incredibile di sport, agonismo, simpatia, divertimento, abbuffate di km e di buona cucina, fiumi di mirto e di birra.
Tutto avrebbe dovuto iniziare venerdì 11 marzo alle 14.30 con il primo allenamento di nuoto ma, fin dalla mattina, gli atleti Road hanno invaso i corridoi dell’hotel Garden Lido, quartier generale della truppa. Si respirava un clima di attesa ma nessuno ha aspettato niente: c’è chi si è fatto qualche km a piedi sul lungomare, chi un paio d’ore in bicicletta. Così, giusto per scaldarsi.
Poi tutti in vasca. E nessuno ha tirato il fiato, nonostante la coach Astrid avesse previsto 2000m. filati di esercizi per il primo gruppo di nuotatori e 3 km tirati alla morte per il secondo gruppo.
Si arrivava così a metà pomeriggio... ora di fare un po’ di relax?
Per nulla, alle 18 il gruppo si è ritrovato in pista al campo di atletica di Boissano. E qui sono iniziate a cadere le prime gocce di pioggia. Nessun problema, indossati cappellini e mantelline, effettuato un buon riscaldamento con stretching e via... grande sfida sulla distanza dei 10.000 a terne: si sono composte squadre di tre elementi ciascuna, per cui ogni atleta faceva un giro di 400m. e dava il cambio al compagno. Via così fino a completare i 25 giri di pista di una gara di 10 km. La pioggia si faceva via via più fitta, la fatica aumentava ripetuta dopo ripetuta ma tutti hanno dato l’anima, sia i vecchi volponi del tartan sia chi metteva piede per la prima volta su una pista di atletica.
Cena sontuosa in hotel e dopocena con riunione di gruppo sugli aspetti tecnici del Regolamento Fitri e le nuove disposizioni per le aree di transizione, perché nel triathlon anche la Zona Cambio è fondamentale: si può addirittura venir squalificati per la bici riposta male sulle transenne, importante conoscere con esattezza regole e dettagli tecnici.
La mattinata di sabato è iniziata sotto una pioggia battente. Il gruppo era un po’ incerto su cosa fare. Ma la notevole disponibilità dimostrata dal personale dell’hotel ha permesso a tutti di risolvere la situazione nel migliore dei modi: approfittando di un miglioramento climatico, un manipolo di una ventina di temerari è uscito in bici, riuscendo a completare l’allenamento-bike asciutti e soddisfatti, ciascuno con il suo passo e ciascuno secondo le proprie capacità: chi ha fatto 80 km, chi si è assestato su un chilometraggio da distanza olimpica, comunque importante e intenso.
Gli altri, fidandosi poco del meteo, hanno sperimentato l’allenamento combinato spinning+corsa. Divisi in tre gruppi per ragioni di spazio, uomini e donne si sono alternati in 40’ di lezione di spinning seguiti a ruota da una sessione di corsa sul lungomare. Alcuni hanno raddoppiato l’allenamento: corsa–spinning–corsa oppure corsa e doppio training di spinning.
L’allenamento indoor ha piacevolmente stupito tutti coloro che non erano mai saliti su una spin-bike ed esaltato chi fa di questo una pratica abituale nei mesi invernali. Tanto che si è deciso di riproporre la cosa a tutto il gruppo per la domenica mattina, giorno in cui Giove pluvio non ha avuto alcuna pietà dei triathleti, scaricando sulla riviera di ponente ondate di pioggia a catinelle. Frattanto, nel pomeriggio del sabato, non è mancato il training in piscina: altri 1800m. di nuoto per il primo gruppo e quasi 2,5 km per il secondo.
E la sera di sabato immancabile 'terzo tempo' per i locali di Loano: fuori pioveva a secchiate ma dentro la birra scorreva a fiumi. E non si sono contati i bicchieri di mirto messi in tavola.
Una prima edizione sfortunata per il meteo, completamente stravolta come programma, ma assolutamente divertente ed esaltante. La prossima volta non potrà che andarci meglio. Perché ci sarà una prossima volta: preparatevi!

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Un'organizzazione quasi perfetta !
Alla prossima....perchè ci sarà una prossima volta!
Lorenzo
e permettetemi: il futuro dell'organizzazione si chiama SCALA.
Stefano era assolutamente a suo agio nel dare indicazioni di ogni tipo, nel contrattare prestazioni con la trainer dell'hotel (per il bike-spinning, cosa avete capito!!!), nel distribuire percorsi gara e diplomi di partecipazione, insomma: anche chi era alla sua prima esperienza da ROAD, ha potuto conoscere lo spirito TRI e credo da oggi sia più incentivato alla partecipazione agli eventi sportivi che ci attendono...
WilROAD
Tanta fatica, ma lo spirito di gruppo che si e` respirato e` stato fantastico. Si e` sentita forte e chiara la marcia in piu` di questo fantastico gruppo di svalvolati che faticando si diverte un mucchio.
GRAZIE A TUTTI!
E soprattutto a Stefano e Giorgio, che hanno lavorato duramente per farci divertire e allenare e fino all'ultimo hanno dovuto trovare rimedio ai continui imprevisti che si presentavano.
Pioggia? Quale pioggia? ;o))
Certo, sarebbe stato molto bello esplorare l'entroterra ligure in bici, ma le alternative trovate ci hanno fatto passare dei bei momenti insieme, forse ancora più uniti! Lo spinning permette di pedalare tutti a fianco, chi va a 45 km/h e chi a 20, cosa c'è di meglio per unire il gruppo?
Alla prossima, che deve esserci assolutamente!!!
Francy
Giulia
A noi la pioggia non ci smonta, anzi...
Inutile aggiungere qualcosa sul gruppo, ogni volta che si fa qualcosa insieme è sempre un divertimento, e nuova gente speciale che si conosce...grandi tutti, davvero...e grazie ancora a chi si è sbattuto in prima persona per l'organizzazione.
Bella Ste, mitiche le tue defonseca..
Un abbraccio a tutti
Personalmente ho respirato aria di gruppo, amicizia e sport, che sono le basi del Gruppo Road, ma dirlo una volta in più non fa mai male.
Un ringraziamento anche al capitano Bucci per tutto il contorno dello stage e la capacità di gestire un gruppo di matti come quello visto nella 2 giorni di Loano, non capita tutti i giorni infatti di vedere :
- gente che pedala sulla bici da spinning talmente forte che ha bisogno degli occhiali ( non faccio nomi )
- gente che corre talmente forte sul tapis roulant che procura un principio di fusione al motore( giuro che è vero ma non faccio nomi )
- gente che pedala, corre, nuota e poi ancora corre e a cena si vede proporre i tortellini in brodo.
- gente che ha portato la bici a prendere aria, spostandola dalla propria cantina alla Bike-room del hotel, ricaricarla in auto e riportarla in cantina senza usarla per un solo metro( io sono uno di quelli )
.....e molto altro ancora ma per ora mi fermo qui !!
Alla prossima, che da indiscrezioni per la sicurezza meteo pare venga organizzata alle Bahamas.
Nessuno ha parlato della cucina del Garden Lido: superlativa. Unico neo i panini di gomma del packet lunch ;-)
Altre due cose volevo scrivere.
La prima è che ho scoperto che anche in piscina si possono vivere esprienze mistiche... finora mi era capitato solo all' "Ultimokilometro" di qualche maratona.
Venerdì invece, grazie ad Astrid, sono arrivato ad avere le visioni. L'accecante luce bianca però, a differenza di altre volte, aveva dei riflessi bluarancio!
La seconda è che ho sempre creduto fermamente che lo sport, praticato nella giusta misura, con il pepe del sano agonismo, meglio in buona compagnia ed all'aria aperta sia la miglior medicina per il corpo e soprattutto per la mente. Per applicare questo concetto al collegiale direi che è una perfetta terapia intensiva, oppure un farmaco salvavita. Sono tornato a casa con una marcia in più.
W il road.
La prox volta riempiamo la pozza delle siepi, almeno infiliamo dentro anche qualche bracciata?
E' stato meraviglioso immegersi a fondo nella triplice dopo un freddo inverno che è alle porte (?)
Passare dalla crisi nera in bici all'esaltazione in vasca.. Beh questo è triplice. Mai mollare, sempre a menare!
Bravi bravi bravi a chi l'ha pensata, a chi l'ha organizzata, a chi ci ha sopportato!
Vi ringrazio perchè non credevo di poter correre sotto la pioggia, zuppa, al massimo delle mie possibilità, con le urla di Bucci che risuonavano per tutto il campo per motivarmi!
Perchè aspettare un anno?potremmo fare il TroRoad summer camp, no?
TriSara
Ho letto con interesse il resoconto ed i commenti in merito allo stage TriRoad e vorrei chiedere maggiori lumi riguardo gli, cito testualmente; “aspetti tecnici del Regolamento Fitri e le nuove disposizioni per le aree di transizione, perché nel triathlon anche la Zona Cambio è fondamentale: si può addirittura venir squalificati per la bici riposta male sulle transenne, importante conoscere con esattezza regole e dettagli tecnici.”
Sarei interessato agli argomenti che avete affrontato nella riunione serale di gruppo; potreste esporli sul sito, almeno per sommi capi, alla comunità Road?
Grazie infinite e forza Road!
Paolo Gobbo
W il Road