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Tanta terra sotto i piedi (tra Monga e Brianzolo)

Inserito da Matteo Pirola il 01/02/2011 alle 09:58 nella sezione cross & trail

Per quelli che non han mai provato la sfida invernale, per quelli che è tanto che non tastano il terreno, per quelli che ogni volta è quella buona ma poi non si presentano, e per quelli che dan da bere sudore alla terra, ecco alcuni buoni motivi per iniziare fin da gennaio a flirtare con la corsa, in attesa che scoppi la passione.

In vista dell’ultima tappa del Monga e della rincorsa al Brianzolo, un estratto da un bell’articolo di Giorgio Rondelli, pubblicato sul Corriere della Sera del 30 gennaio scorso.
Forza Road che i prati aspettano di diventare blu e i cieli arancio.

Ciaociao,
Matteo


Specialità antica il cross, conserva il maggior numero di valenze tecniche, agonistiche e propedeutiche: quasi tutti i mezzofondisti hanno scoperto l’atletica attraverso le campestri.
Siccome rimane una disciplina a sé stante, per primeggiare nel cross occorre svolgere allenamenti specifici per abituarsi alle notevoli sollecitazioni che arrivano ai muscoli ad ogni impatto con il terreno.
Il grande specialista sa adattarsi ai diversi tipi di percorso, da quello veloce a quello fangoso, da quello piatto a quello con tanti cambiamenti di pendenza.
Per fare bene nel cross, occorre possedere un’ottima meccanica di corsa ed una grande lucidità agonistica.
In sintesi: saper variare con disinvoltura l’ampiezza e la frequenza del passo, come impostare bene le traiettorie di corsa per non essere costretti a frenare e a ripartire ad ogni difficoltà del tracciato.

Il cross è spesso come una gara di fondo sugli sci.
Se si sbaglia, per eccesso o per difetto, la lunghezza dei chiodi sotto le scarpette, allora si rischia di fare la fine di chi ha scelto la sciolina sbagliata.
Il cross si richiama anche alla Formula uno.
Come in un gran premio, è indispensabile andare avanti per non farsi chiudere dalla massa dei partecipanti.
Chi non ha cuore, tempismo e nervi saldi, è meglio che lasci perdere.
In questo senso, il cross è una specialità iperagonistica.
Non si corre contro il tempo, ma sempre e soltanto contro gli avversari cercando di essere il più avanti possibile sul traguardo.
In più fare bene nel cross significa avere la sicura conferma che il nostro organismo ha cambiato cilindrata e che il lavoro invernale va nella direzione giusta, diventando formidabile base aerobica per i lavori lattacidi di primavera-estate.

Giorgio Rondelli

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Commenti
  • angelindo 01/02/2011 alle 16:06:50 rispondi
    praticamente mi ha fotografato.
  • diabolik 01/02/2011 alle 16:08:05 rispondi
    quest' anno niente
    Proprio per le parole di Rondelli, quest'anno ho deciso di non correre cross, e l'articolo in questione mi conferma ciò che pensavo. L'avevo detto l'anno scorso a Monza, e confermo il mio disinteressamento al cross.
    Faccio però gli auguri perchè possiate ottenere i "soliti" successi degli anni scorsi.
    con affetto
    Diabolik
  • fabrizio.bernardi 01/02/2011 alle 16:31:56 rispondi
    per quelli che ogni volta è quella buona
    ma poi non si presentano mai...
    aggiungo che il cross è la specialità giusta per entrare nella "famiglia" road...
    a correre al Brianzolo e al Monga c'è chi farà la maratona e chi si indirizzerà alla pista, chi correrà distanze medie o brevi su strada e gli ultramaratoneti, chi farà trail e chi si darà al triathlon.
    Ognuno corre la sua batteria, sostenuto dal tifo scatenato degli altri compagni di squadra, che ti aiutano a non aver paura ad andare veloce, anche di più di come pensavi di poter fare.
    Si gareggia, si tifa quando gareggiano gli altri e si cazzeggia allegramente tra una gara e l'altra intorno al gazebo del road
  • Lucky 01/02/2011 alle 18:26:22 rispondi
    niente più calzette bianche (per quest'anno) :-))
    Per aver sottovalutato e irresponsabilmente martoriato il mio dolore al piede sinistro mi ritrovo con una metatarsalgia e tendinopatia del flessore ...niente di grave, ma per quest'anno addio campestri ...

    Peccato perchè mi stavo davvero divertendo, soprattutto nelle ns. personali sfide delle calzette bianche ....

    Matteo, ma a Treviglio dove sei sparito dopo l'arrivo ????
  • tridemonio 01/02/2011 alle 18:58:28 rispondi
    Cross?
    Che il cross sia un'allenamento con i contro-fiocchi, urka sono il primo a dirlo! Quando poi torni su terreni più semplici, beh è tutta un'altra storia. Che lo si ami poi.. è un altro gran bel paio di maniche :D

    In tutta franchezza, mi sono divertito più all'Aranciolona che al Monga - per le due prove fatte fin qui- (non come compagnia, intendiamoci! Mi riferisco al percorso)... e sono andato inevitabilmente meglio. Ovviamente è soggettivo. Ma tornerò al Monga se possibile e rigorosamente chiodate-non-munito, perchè ogni lasciata è persa e, inoltre, è tutta resilienza... dato che non riesco a mettere km e qualità, lasciatemi almeno quella.

    L'importante è però esserci. Fortissimamente, soprattutto quando hai poche chance per esserci/per prepararti - ahimè!

    Ma con il sorriso sulle labbra, vivaiddio :D! Iperagonismo? E la partecipazione?
  • ferroghido 01/02/2011 alle 23:33:26 rispondi
    Il Cross è come il Blues!
    Il cross è un po' la corsa madre da cui sono nati tutti gli altri generi di corsa che poi si sono specializzati sempre più. E' la corsa dei nostri antenati, ma è anche la corsa che, in fondo, ci fa tornare bambini e ci fa divertire.
    Il cross è come il blues: non a caso, uno dei più grandi chitarristi blues di sempre si chiamava Muddy Waters !!!
    Riki acque fangose Ghidotti
  • pablito 02/02/2011 alle 22:52:25 rispondi
    Già....
    da una parte l'entusiasmo di fare gruppo, di conoscere meglio i road e di vivere l'incitaamento e condividere la passione ma dall'altra proprio per il fatto che sia così difficile si rischia di non farsi prendere troppo la mano e senza una preparazione adeguata si cade nel tranello !!io ci sono cascato anche qs anno .....ma spero proprio che non vada a finire come lo scorso!.....cmq l'aspetto primordiale e la corsa in tutto il suo aspetto ludico ed agonistico sono enfatizzati in ogni campestre!
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