Ieri notturna, oggi riposo, domani l'inferno!

Terza tappa del Tour dell'Elba, con una gara anomala per i nostri stradisti.
In primo luogo si trattava di un circuito cittadino di 2.200 metri da percorrere 3 volte, con una partenza in falsopiano, uno strappetto di 200mt, una lunga e dolce discesa che portava sui 600 mt finali sul lungomare.
In secondo luogo la gara era a batterie, con i gruppi che partivano in ordine inverso (prima gli ultimi 100 e poi via via gli altri).
I nostri si sono difesi bene. Nella prima batteria, SegrElio Pravettoni ha guidato il gruppo, con nell'ordine Bico COntursi, il Principe Ranieri che ha superato un momento di grossa crisi nella prima salita per un risentimento ad un polpaccio, ma che si è brillantemente ripreso.
Seguivano i due titani Ettore Comparelli e Obelix Salzano, mentre il nostro Beck Becchetti regolava gli inseguitori.

Nella seconda batteria, partiva bene la nostra Lucia Firinu che però pativa la gara veloce e faticava un po' a tenere il passo. Ma Mirko Barbavara, da vero gentiluomo, prima fungeva da gabbiano e poi cedeva il passo a Lucia sotto lo striscione.
Subito dopo si piazzavano Bruno Notarianni e il Presidente Isolano.

Scordiamo nulla?
Beh sì, ovviamente, il nostro Riccardo Pellegrini, che fa gara a se davanti a tutti i nostri Road.

Oggi giornata di riposo, e il vostro inviato la passa in riva al mare in attesa di incontrarsi con il gruppone per la visita a Marina di Campo.
A seguire un pranzetto con i fiocchi, nel quale sapremo metterci in luce.
Va detto infatti che il Road guida la classifica a tavola, nonostante Lucia si ostini a mangiare il riso in bianco, il contributo degli altri compensa ampiamente lo svantaggio.

E mentre siamo qui ad oziare, colgo l'occasione di raccontarvi che nel nostro albergo alloggiano alcuni vip:
C'è un simpatico atleta di origini sicule e residente a Trieste che combatte con Rinaldi (il vincitore della scorsa edizione) per la prima posizione. Nelle prime due tappe ha avuto la meglio il triestino, ma Rinaldi sembra essere uno "scalatore", vi saprò dire com'è andata...
E poi con noi alloggia anche uno dei volti più noti del popolo delle lunghe.
Si tratta di Mastroglia (spero di ricordare bene il nome), meglio noto come "l'indiano". E' quel simpatico podista che corre le maratone con il copricapo di piume e il gonnellino dei pellerossa.
Spesso fa da lepre, e vanta un palmares invidiabile. In questo giro dell'Elba accompagna la moglie che è in dolce attesa (settimo mese) eppure corre tutte le tappe.
Quando lui arriva al traguardo, inforca la bicicletta e - in una sorta di duathlon del papà - torna indietro ad accompagnare la moglie.
Non c'è che dire, il bambino nascerà con le scarpette da corsa ai piedi!

Domani ci aspetta un tappone impegnativo, con una rampa da 170 mt tutti in un brevissomo chilometro e mezzo.
Vorrà dire che, per scordare l'impegno di domani, oggi ci daremo alla pazza gioia.
Alla prossima

Dal vostro inviato
il Compa