Dublin Marathon 2010: dritto al cuore!

Ed eccomi (purtroppo) rientrato ieri dopo ben dieci giorni di ferie in terra Irlandese. E' per questo motivo che non ho commentato o detto nulla sulla "Dublin Marathon 2010" ... :)

Come prima cosa i complimenti a Gianluca per essersi dimostrato il migliore Road in campo. Non centra, come ha detto lui, se gli altri non erano in forma. La Maratona è una corsa completa dove la testa e la razionalità conta tantissimo. Scelte fatte per tentare l'obbiettivo erano molto rischiose sapendo il mio passato. Eppure le ho prese accettando le conseguenze. Non so dirti come sarebbe andata se corsa in un altro modo.

Ora possiamo venire al racconto ... ma prima di andare a Dublino ho bisogno di tornare indietro nel tempo alla "Treviso Marathon 2010" quando ho conosciuto i primi Road Runner. Tra questi Marco Battaini il quale mi ha dato diversi consigli sportivi e tra questi una sua frase mi è rimasta impressa:

Basta Maratone per il tempo

Ed al momento non l'ho capita perchè il cercare un tempo l'ho visto sempre come motivo di "sfida" con noi stessi e voglia di rimettersi in gioco.

Quando a Giugno ho cominciato a preparare Dublino ho cominciato a capire la "famosa frase" e mi sono detto che ormai per Dublino andava avanti così sperando di conquistare il famoso "The Wall" e poi avrei corso con altro spirito.

L'infortunio a metà agosto dovuto alla rottura delle scarpe mi ha fatto tribulare moltissimo. Dopo il ritiro di Monza ero intenzionato seriamente ad appendere le scarpe al chiodo e smettere di correre. Se non l'ho fatto devo ringraziare Emanuele Garavello che oltre ad avere condiviso mesi di allenamenti assieme mi ha aiutato a risolvere il problema dimostrandosi un vero amico.

Arriviamo finalmente a Dublino. Alla mezza capiamo che non sarà probabilmente "The Wall" però si correva bene. Sentivo già i primi segnali negativi dalla gamba ed al 25°km ho ricevuto lo stop dalla gamba e ci siamo separati.

Poco dopo sono entrato in sorta di crisi mentale sommata al problema fisico. Mi sono fermato per sciogliere la gamba ed è successo l'impensabile ...



Ed in quel momento sono riuscito a ripartire. Ho capito che NON si lotta per il cronometro. Ho capito che si lotta per dei sentimenti sinceri che ti spronano dentro. Ho ripensato anche alla frase di Battaini e come non mai ho avuto chiaro il significato. Sono una testa dura e se non vado a sbattere la testa in prima persona rischio di non capire sino in fondo.

Quella bambina, senza rendersi conto di nulla, mi ha cambiato e veramente tanto! E non ha fatto "molto" perchè i bambini sorridono già di loro. Quando ripenso al momento che mi ha stretto il dito nel suo pugnetto mi viene ancora il nodo in gola dall'emozione.

... GRAZIE PICCOLINA NON TI DIMENTICHERO' MAI !!! ...

Poco dopo la Maratona mi è arrivato un sms e mi è stato chiesto cosa mi restava dentro dalla maratona appena corsa? E' proprio quello che vi ho voluto provare a scrivere e trasmettere sperando di essere riuscito.

Se vi interessa un racconto completo della Dublin Marathon 2010 eccolo: [Running] Dublin Marathon 2010: dritto al cuore!

Ovviamente vorrei dire IN BOCCA AL LUPO A TUTTI GLI AMICI CHE SARANNO AL VIA DELLA MARATONA DI NEW YORK!

Andrea