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Athens Classic Marathon 2010 - 2500 years

Inserito da fabio.atzeni il 01/11/2010 alle 23:17 nella sezione strada

Ciao ROAD,
è per me difficile descrivere la gara, l’emozione, l’attesa e la fatica della mia Prima Maratona, ma eccola!
Prima di tutto devo ringraziare o forse no, Matteo Pirola, che circa sei mesi fa’ mi disse: “Ma tu che giochi a calcio e corricchi perche’ non vieni a fare la Maratona ad Atene!?”
A domanda pazza si puo’ rispondere solo in maniera pazza: “Perche’ no!?”

Inizio del viaggio: venerdì ritrovo con i compagni di avventura: Matteo Pirola , Salvatore Dioguardi (si spera), ed io per l’aereoporto di MPX con arrivo in Atene alle 22.40 poi in albergo dove ci attendevano Stefano ‘One Question’ Fantozzi con Stefano Scala.
Temperatura fredda ma con previsioni ottime, poi confermate.
Sabato mattina ci si trova per la colazione, inizio subito con un interrogatorio fittissimo sul percorso della Maratona al buon Scala, dato che è l’unico ad averla fatta, confessandomi l’estrema difficolta’ della gara.
“Inizia piano poi rallenta” ecco la realtà della corsa, citando Matteo che cita..boh..uno bravo!
Discussione sull’alimentazione, premessa: mi alimento secondo gruppo sanguigno, tendenzialmente non mangio pasta, non uso gel, barrette e altro, lo so, lo so, blasfemia, eresia, al rogo al rogo…!
“Ma no Fabio”, dicono loro in coro, “come fai, devi mangiare carboidrati se no non ce la fai” dice Salvatore, “almeno i gel o altro” aggiunge Scala, Matteo e Stefano ‘One Question’ scuotono la testa; ma fermo sulla scelta ordino all’Hotel per la sera 2 piatti di riso bollito.
Buono..ma caro: 19,40 eurini.
Finita la colazione ritiro dei pettorali con visita allo stadio d’arrivo, che è emozionante solo a vederlo;‘Good vibration’ mormora Matteo, indeciso fino all’ultimo se parteciparvi, dato un dolore al ginocchio.
Nel pomeriggio visita al Museo dell'Acropoli e al Tempio di Zeus, con approfondita spiegazione storica da parte dell’alunno classico Stefano Scala circa la vittoria degli Ateniesi su i Persiani nella battaglia di Maratona, e il percorso fatto da Filippide da Maratona ad Atene per annunciarne la vittoria…senza barrette e gel!!
Cena con birretta, come da rito Road e poi riposo…scusate, risottino bollito poi riposo!

Domenica sveglia 4.50 colazione con il ristabilito Matteo, convinto dagli dei olimpici a partecipare, e il resto del gruppo.
Deportati a Maratona con pullman e pronti alla partenza. Iniziamo con la gara: ore 9.00, sole splendido ma con aria fresca, quasi da cuba libre a bordo piscina; km 42,195 ovvio, ma non per tutti, di cui 32 in salita, certo leggera, ma fidatevi…luuunngghhissima; poi la discesa verso l’attesa della mitica crisi che è diversa per tutti, arrivata dal 35° in poi, non con la zampata della tigre dei crampi ma con la nascosta perdita, leggera ma continua delle forze…avevano tutti ragione, dannati carboidrati, ma la voglia di continuare e portare a termine la mia prima Maratona, ci pensate, da Marathon a Athens, era più forte; e poi l’arrivo nel mitico stadio Panathenaikon, le sue braccia di marmo aperte che ti accolgono dopo l’immane fatica, con tutti gli spettatori che, sia durante il percorso sia all’arrivo ti fanno sentire FELICE, felice, così felice tanto che ti ecciti e percorri gli ultimi metri a birra, si un po’ sgasata ma a birra e poi la fine, è vero la fine, semplice la fine, cosa vuoi di piu’ se non la fine; come un saluto ma sofferto nel farlo, perche’ ci vuole fatica anche a salutare una Maratona…a volte!

P.S.: un Grazie particolare a Stefano ‘One Question’ per il supporto durante la crisi, e a tutti i Road.

Fabio Atzeni, maratoneta!

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Commenti
  • salvatore.raciti 02/11/2010 alle 16:06:21 rispondi
    Complimenti Fabio!!
    Non c'è che dire, hai bruciato le tappe e ti sei già conquistato il titolo di maratoneta!

    Complimenti a te e all'architetto che ti ha portato nella famiglia Road, spero a presto.

    Salvo Raciti "camoscio zoppo dell'Etna"
  • Matteo Pirola 02/11/2010 alle 20:54:28 rispondi
    Evviva Fabio Maratoneta.
    Evviva questa avventura.

    Personalmente partito più per fare il turista che il corridore, fino all'ultimo, con un pettorale di una 10k praticamente già indossato, ho infine seguito le 'good vibration' che il Panatinaikon mi ha trasmesso, e un invito da onorare ricevuto nella notte, che ha spazzato tutti i dubbi e le paure per un ginocchio che, probabilmente pensavo, mi avrebbe lasciato a metà strada. (E qui potremmo aprire una discussione sull'influenza della mente sul corpo...)

    Anche grazie a Stefanos Skalatopulos, che all'ultimo ha deciso di fare la seconda maratona in 7 giorni approfittando di un pettorale libero, e che ha deciso di accompagnarmi dall'ultima fila, dove inspiegabilmente ero stato relegato, ma tant'è...

    Stefano 'one question' parte davanti, 3 blocco, poi Fabio e Salvatore al 4 blocco, poi io e Stefanos al 7 blocco, praticamente 20 minuti dopo i primi...

    Partiamo sereni, letteralmente ultimi (pensando alla tattica del buon Pucci), per una corsa in recupero e in risalita.
    Ecco sì, soprattutto in risalita perchè la Maratona-Atene (che non è 'solo' la Maratona di Atene) è praticamente una lunga, e a brevi tratti ripida, risalita fino al 32km, dove poi, se si hanno le energie, si scende rapidamente fino all'arrivo, in quell'"abbraccio di marmo" che ci accoglie su un tappeto nero.
    In recupero anche, perchè goliardicamente e un po' spavaldi, forti anche di qualche esperienza in più e dell'energia data dalla situazione, promettiamo agli altri compagni di andare a recuperarli uno per uno, fino all'arrivo.

    E allora sotto a correre, con tanti piccoli obiettivi da infilare, per non pensare troppo al ginocchio e godermi questa nuova, un po' unica avventura, "2500 after" come recitavano un po' di magliette di un gruppo irlandese...

    Con Stefanos partiamo decisi, e ci diamo dei bei cambi, regolari, precisi e sereni, come la bellissima giornata (praticamente estiva) in uno slalom continuo tra le migliaia di corridori, che alla fine ci faranno segnare qualche centinaio di metri in più...

    Così fino alla mezza, dove finalmente raggiungiamo Fabio e Salvatore, intravisti prima al nostro 3 km e al loro 5km, per via di un incrocio sul percorso, intorno alla tomba dei caduti di Maratona.
    Li raggiungiamo che sono a pochi metri di distanza, approfittiamo di un cambio di ritmo e di un leggero riposo in corsa, e proviamo a farli riavvicinare, anche per fare un po' di strada insieme... e precisi come solo Skalatopulos sa fare, passiamo tutti insieme sul tappeto dei 21,097!

    Poi, in uno stato quasi di grazia, dato dal sole caldo, dal dolore che è sopportabilissimo (forse anche grazie ad innumerevoli continui stop dai medici di gara a farmi 'gasare' il ginocchio con uno non meglio identificato spray), con Stefanos ripartiamo nella nostra piccola rimonta e mia personale rivincita, anche perchè manca all'appello Stefano 'one question', che prontamente troviamo poco dopo, sereno sul suo passo, un po' a spasso, ma come al solito molto attento alle bellezze locali che si trovavano lungo la strada...

    Manca poco allo scollinamento, a quel 32km che ci è stato raccontato, e che alla mattina, in un alba promettente, abbiamo sfiorato per poi capire quanta e quale strada ci separava dalla partenza... Ma tuttosommato, andava bene, le gambe giravano, l'entusiasmo cresceva con il dislivello e l'ascesa è stata completata.

    I giochi sembrano fatti, ora è tutto in discesa, anche molto scorrevole, basta lasciarsi andare e mancano solo 10 km.
    Il ritmo è stato regolare, anche sopra le migliori, e forse inaspettate, aspettative...

    Ma come si usa nelle taverne greche, il conto ti viene presentato prima di avere finito di mangiare, e quindi, ti ricordi che forse non eri preparato bene, che forse non saresti dovuto essere lì (o anche solo già lì), che forse sei già contento così, e che in fondo, senza fatica e forse un po' di (relativo) dolore, non sei abituato ad imparare qualcosa.

    Al 35km mi spengo. Tutto ad un tratto.
    Mi viene il vomito (forse per la troppa acqua bevuta dato il caldo), rallento, mi fermo. Mi concedo qualche secondo per non dare possibilità alla nausea. Ma subito mi raffreddo, sento il dolore al ginocchio che arriva davvero, poi le prime avvisaglie di crampi... provo a ripartire ma niente, dopo pochi metri mi devo rifermare, perchè vari avvisi mi arrivano da più parti del corpo...

    Cammino, certo, ma ormai la mia cavalcata è finita.
    Stefanos, fino a quel momento preziosissimo compagno, si perde nell'orizzonte di una grande conquista, per la sua bella corsa verso questo insapettato e orgoglioso traguardo.

    In qualche modo continuo, superato da quasi tutte le migliaia di corridori che avevamo superato in precedenza.
    Mi passa Stefano 'one question' che incito da dietro non avendomi riconosciuto.
    Mi passa Salvatore sull'ultimo ripido strappetto al 38km, che va pacifico al suo ritmo verso il traguardo.
    Mi passa Fabio, al 41km, anche lui un po' provato, ma ancora di corsa, seppur lenta. Provo a stargli dietro, ma niente.

    Cammino, dolorante ma sereno. Svuotato ma felice di aver accettato la sfida con me stesso e per un amico che doveva essere con noi, e che spero sarà presto di nuovo con noi...

    L'ultimo km è una lunga e ripida discesa nel parco del tempio di Zeus, all'ombra dell'Acropoli, e tra due ali di folla che incitano come non mai...
    Sarà la gravità, sarà il ritmo del tifo, saranno gli ultimi milligrammi di energia che riprendo a correre e lì, dietro l'ultima curva, vedo aprirsi lo stadio, meraviglioso nel suo bagliore e nel suo clamore.

    Salgo sulla pista nera, vedo a pochi metri Fabio e allungo per quanto possibile, fino a raggiungerlo e passare insieme esattamente sotto il traguardo.

    Era il minimo e il massimo insieme, che potessi fare, per questo vecchio amico, oggi nuovo maratoneta.

    Ciaociao, m



    PS
    Bellissima la gara, dura abbastanza per farti sentire il peso della leggenda.

    PPS
    come al solito W il Road, con una trasferta autogestita e di ottima e inconfondibile compagnia.
    Grazie Stefanos Skalatopulos, Stefano One Question, Save God Bless, e Fabietto "fuori dalla clinica mobile".

    PPPS
    Parti piano, poi rallenta.
    Walter Stack.
    citato da Dean Karnazes, citato dal sottoscritto...
  • stefano.fantozzi 02/11/2010 alle 21:05:09 rispondi
    Bravo Fabio, e grazie Atene...
    Complimenti al buon Fabio, il tuo è un grande esordio su un terreno davvero duro...per le prossime affina gli allenamenti e dai retta a quattro pistola che ti danno i consigli giusti sull'alimentazione, e su un percorso meno ondulato vedrai che il tempo si abbassa. Comunque credo che questa non la scorderai per un pezzo, per le emozioni che ci ha saputo regalare.

    Gente fantastica: bimbi, uomini, donne, anziani, famiglie intere ad incitare, con la voce e con i rametti di olivo, sull'intero tracciato.

    E' il percorso dell'eroe delle Olimpiadi 2004, l'uomo che ha fatto da prologo e da epilogo della nostra trasferta, prendendo insieme a noi lo stesso aereo (accompagnava un gruppo di maratoneti): pelle d'oca a fare le stesse salite, negli occhi le immagini di repertorio con quel caldo dell'estate 2004...Immenso Stefano Baldini!

    Che dire di altro? Grazie ai compagni della trasferta, a Stefano con la seconda maratona in otto giorni con un tempo all'altezza del suo valore, a Matteo e alla sua grande prova coraggiosa (impossibile non partire dopo aver visto lo stadio), a Salvatore, una certezza, dritto al fuso verso il suo PB, e Fabio, simpatico guascone con un sicuro futuro di maratoneta e triathleta.

    E un abbraccio a Matteo "El Tigre", che ha sudato e sbuffato con noi sulle salite, sempre presente nei nostri brindisi.

    Ultimo grazie all'organizzazione, che ha riprodotto sulle medaglie il viso di Grigoris Lambrakis, del quale fino a domenica ignoravo la storia: un uomo giusto.

  • ste_scal 03/11/2010 alle 00:37:52 rispondi
    Gli eroi di maratona
    2500 anni fa Maratona era un campo di battaglia sulle rive del mar Egeo, ma divenne ben presto sinonimo di "impresa" nell'immaginario collettivo dei Greci e dei loro discendenti. L'impresa della vittoria contro gli invasori barbari, il primato della democrazia ateniese contro la tirannide persiana. Aver combattuto a Maratona dava la dimensione di una vita intera: Eschilo, uno dei più grandi autori di tragedie della storia, sulla sua tomba non volle che fosse scritto "poeta", "scrittore" o "autore teatrale"; volle che il suo epitaffio fosse "combattente a Maratona".

    2500 anni dopo maratona è ancora sinonimo di "impresa" anche se legata a vicende sportive e non più belliche, fortunatamente. L'aver concluso una maratona da comunque, ad ogni sportivo, una dimensione superiore, un segno di cui sarà orgoglioso per tutta la vita.

    Aver potuto correre la maratona a Maratona a 2500 anni dall'impresa degli Ateniesi e della mitica corsa di Fidippide è stato qualcosa di unico, che non scorderemo più.
    I Greci che ci riconoscevano dalla medaglia al collo erano fieri di noi: "Grazie per essere venuti a correre nella storia, oggi siete voi gli eroi di Maratona" - ci dicevano.

    E per il Road, gli eroi di Maratona sono stati: Davide 'pié veloce' Meda, primo blu-arancio al traguardo, nel fantastico tempo di 3h10'33". Alberto 'father' Varotto, che ha portato in gita la famiglia e si è pure concesso il lusso di finire in 3h41'45". Matteo 'good vibration' Pirola, che sembrava volare come un novello Ermes prima che gli dei dell'Olimpo gli si rivoltassero contro, comunque orgoglioso nel concludere in 3h53'50". Salvatore 'Zeus Olimpio' Dioguardi, l'unico a correre la maratona senza accusare alcun cedimento, un vero duro con il suo 3h52'30" a un passo dal PB. Stefano 'one question' Fantozzi, il solo che potrà raccontare di aver corso più veloce sulle salite di Atene piuttosto che sui lunghi viali di Berlino, gagliardo in 4h04'29". L'altro Stefano, detto Skaloupolos, indegno emulatore di un Pucci abituale partente nelle retrovie, si è divertito nello slalom gigante chiudendo in 3h28'44". Fabio 'clinica mobile' Atzeni, cui va il merito di questo bel commento alla sua prima 42 km nella culla delle imprese sportive. E' lui il vero eroe di Maratona.

    p.s: Matteo, abbiamo corso per te. E per chi tu sai. Sempre nei nostri brindisi e nei nostri cuori

  • francy.fracassi 03/11/2010 alle 13:36:05 rispondi
    Complimenti a tutti!!!!
    Complimenti ragazzi!!!!
    Con questa gara siete entrati nella storia della maratona!!
    E super complimenti a Stefano Scala che si è fatto due maratone in 8 giorni (!!!)
  • akimula1 03/11/2010 alle 18:41:51 rispondi
    Maratona Atene 2010
    Complimenti Fabio per la maratona. Ero presente anch'io ad Atene con altri 2 Road (uno anch'egli alla 1° Maratona) e mio fratello e confermo tutte le tue belle sensazioni.
    Bella organizzazione, gente che acclamava i maratoneti, bel tempo e caldo
    Salita impegnativa - come temevo - e dulcis in fundo autografo dal "mitico" Baldini e foto con noi 4 maratoneti.
    Cosa si può valere di più?
    Il tempo fatto mi ha soddisfatto anche se puntavo ad arrivare sotto le 4 ore, sarà per la prossima volta
  • matteo delle rapide 03/11/2010 alle 21:45:55 rispondi
    complimenti!!
    grandi ragazzi e grazie per tutti i pensieri rivolti in un momento un po' particolare ...
    brividi, immaginazione , sofferenza condivisa anche se non ero presente,con queste dediche l' anno prossimo, saro' io il filippide del 2011!!! grazie ancora matteo
  • dragonbrill 04/11/2010 alle 00:35:21 rispondi
    Miti Greci!
  • varotto 05/11/2010 alle 17:26:44 rispondi
    Grandi
    Ciao.
    Siete stati grandi tutti.
    Bellissima Atene e grandiosa maratona.
    La mia gara putroppo doveva finire meglio vista anche la preparazione e gli allenamenti.
    Ma era proprio una giornata di quelle no!
    Già da una settimanella mi trascinavo un problemuccio fisico.
    Che ho sottovalutato. Ed in gara l'ho pagato molto caro, accentuato poi dal terribile caldo e sole!
    Al 32° km ho dovuto mollare e rallentare, anche per un sopraggiunto ed improssivo dolore al ginocchio. Per carità sono comunque contento di essere arrivato, ma potevo e dovevo fare di più delle 3 ore e 41.
    Ma ci rifaremo!

    Mi spiace aver frequentato poco gli altri compagni di viaggio Road. Ma come dicevo al mitico Stefano Scala, con un bimbo ed una moglie "in stato interessante" ho dovuto giustamente adeguarmi ai loro ritmi.
    E devo dire che con loro ho vissuto altre intensissime emozioni ad Atene.

    Ero nel gruppo Born2Run è ho avuto onore di conoscere da vicino e condividere parecchi momenti con il grande Stefano Baldini...anche questa è stata una esperienza bellissima ed unica.

    Grazie a tutti.
    Tornerò ad Atene per la mia personale rivincita...sperando di capitare nella giornata giusta la prossima volta.
    Ma insisterò.


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