INFORMATIVA BREVE

La informiamo che, per migliorare la sua esperienza di navigazione su questo sito web, utilizziamo diversi tipi di cookie, tra cui:
Cookie di tipo funzionale alla navigazione (functionality cookie); Cookie di tipo pubblicitario (advertising cookie); Cookie di tipo statistico (performance cookie); che consentono di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione.
Nella pagina della Informativa Estesa sono presenti le istruzioni per negare il consenso all'installazione di qualunque cookie. Cliccando su "ACCETTA" o continuando la navigazione, saranno attivati tutti i cookie specificati nell'Informativa Estesa ai sensi degli artt. 13 e 14 Reg.to UE 2016/679.

ACCETTA X

50 anni di grande marcia a Sesto San Giovanni

Inserito da pavesi il 30/04/2007 alle 22:09 nella sezione strada

Martedi primo maggio marcia di alto livello a Sesto San Giovanni, che celebra le nozze d`oro di questo classico evento con la tappa italiana del Grand Prix Iaaf, che vedrà al via Ivano Brugnetti contro la nazionale cinese al completo, l`australiano Adams, il norvegese Tysse, il portoghese Vieira e gli spagnoli Odriozola e Garcia.
Era, infatti, il 1957 quando si è svolta la prima edizione di questo appassionante appuntamento che ha visto ai nastri di partenza il meglio della marcia internazionale di questi ultimi cinquant`anni.
Molte sono le iniziative organizzate per celebrare l`anniversario.
Tra di esse, ieri mattina, presso il MIL di via Granelli, all`area Breda, è stata inaugurata l`interessante mostra fotografica a cura di Raffaello Ducceschi "50 anni di marcia a Sesto San Giovanni.
Le immagini più belle di una storia che dura dal 1957".
Nel pomeriggio, un simpatico e commovente incontro con Abdon Pamich (video-telefonico perchè l`olimpionico di Tokio 1964 si è infortunato), Maurizio Damilano, Ivano Brugnetti, Robert Korzeniowsky, Alessandro Gandellini, la moglie di Pino Dordoni e molti atleti e allenatori (Pastorini, Visini, La Torre, Sala con il suo pupillo Matteo Giupponi e tanti altri ancora) che sono l`anima della marcia italiana. Davanti al Sindaco Giorgio Oldrini e all`Assessore allo Sport Monica Chittò, sono stati presentati da Franco Bragagna i due giornalisti della Gazzetta dello Sport, Daniele Redaelli e Fausto Narducci, gli autori del libro "Sesto San Giovanni-Cinquant`anni di marcia", un tuffo nella storia sia dei personaggi che hanno fatto grande la marcia a Sesto (Giuseppe Dordoni, Abdon Pamich, i fratelli Damilano, Raffaello Ducceschi, Antonio La Torre, Giuliana Salce e i marciatori dell`est), sia dei cambiamenti urbanistici che il polo industriale della periferia milanese ha attuato negli anni.
Storie di vita vissuta che scaldano il cuore e che continuano sui campi di atletica.
Oggi al Campo XXV Aprile, il regno di Pietro Pastorini, c`era Donato Pavesi, il nipote del grande 100 chilometrista omonimo (100 km corsi 17 volte, con 6 vittorie, primo atleta a scendere sotto le 10 ore con 9h58`): "mio nonno si allenava poco, amava molto andare "in vita" e ballare - racconta Pavesi junior ex giocatore di Football Americano nei Rams e oggi atleta amatore dei Road Runners - però prima di ogni gara, pensando gli servisse per aumentare la sua forza e resistenza, si beveva del sangue di bue trifolato... Purtroppo è morto a 56 anni per un aneurisma proprio partecipando ad una gara che... avevano già intitolato a suo nome!"
Ma anche Giancarlo Sisti, l`ex velocista azzurro mitico fornitore di scarpette chiodate e non solo, di via Canonica è, se si accenna ai tempi andati, un fiume in piena: "ricordo l`ultima volta che Pino Dordoni venne a pranzo da noi. Già non stava bene, ma volle venire in treno e ci portò una coppa (...di quelle che si mangiano).
Io, assaggiandola, gli dissi che mi pareva un po` dura e lui rispose che noi cittadini non capivamo un bel niente!
Quella coppa andava messa in una teglia con 4-5 dita di vino bianco e rigirata dopo qualche ora per tre giorni.
Aveva ragione, diventò tenera e con un sapore intenso.
Ma la pelle d`oca mi viene
- continua Sisti - quando andai con Corrado Montoneri a trovarlo poco prima che morisse. Era mancato da 4 giorni Giorgio Oberweger e la moglie ci pregò di non dirgli nulla.
Nessuno fiatò ma, purtroppo, verso sera uno dei suoi massaggiatori gli "sparò" la notizia e per lui fu davvero un colpo al cuore!"
Giuliana Cassani

Letto 1313 volte
Prossimi eventi
00/00/00 -




 Questo mese 
 Agosto 
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
Oggi  Aug 17, 2025