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Trecentoventuno minuti...
Inserito da lananetta il 16/04/2007 alle 18:08 nella sezione strada
Se lo dico così fa meno effetto: per arrivare in fondo alla maratona di Parigi, domenica 15 aprile, mi ci sono volute 5 ore e 21 minuti.
Vabbè che era la mia prima maratona; vabbè che il programma originario era di correrne solo metà, come allenamento per il futuro; vabbè che faceva un caldo tropicale (mi dicono intorno ai 27 gradi, e non stento a crederlo); vabbè che vedevo intorno a me i concorrenti che cadevano come birilli, vittime di crampi e disidratazione. Fatto sta che 5.21 è un tempo davvero alla portata di pochi talenti… Comunque l′ho finita, e che posso dire?
Parigi è sempre stupenda, i parigini – almeno in questa occasione – più accoglienti e tolleranti di quanto ricordassi, l′organizzazione buona, l′affollamento spaventoso: 35.000 partenti, con imbottigliamenti al 5º e al 10º chilometro che sono riusciti a far rallentare perfino una lumachina come me.
In conclusione, nessuna notizia per voi runner veri: non ho idea di che cosa succedesse, là davanti, tra quelli che corrono sul serio. Una buona notizia, invece, per le "vecchie ragazze" come me, che corricchiano senza grandi ambizioni: è proprio vero quello che dicono, la maratona non è solo questione di fiato e di gambe, ma anche di ottimismo e di voglia di provare.
La mia medagliona è lì a testimoniarlo!

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Brava Monica, hai proprio ragione, l'ottimismo può battere qualsiasi difficoltà .
Alla prossima maratona, allora.
Franz
quindi ben venuta nel Club dei 42,195-ers !!
Massimo
Comunque, visto che non riesco a parlarti, lo scrivo: BRAVA, BRAVA, BRAVA!!! Per la prima maratona non è il tempo che conta, ma lo spirito con cui la si fa!!!!
Paola
A Casterno ho tentato di stare un pò con te ma andavi come una lippa trascinata da Iso-Tonic.
Se però alla prossima maratona vuoi ripetere la prestazione di Parigi, avvertimi che così ... ti faccio compagnia.
Ciao, Compa
Qualche Road che mi conosce bene, però, sa che non avrei mai potuto compiere una simile impresa senza insaporirla con qualche episodio fantozziano, che mi ha imposto di rivelare.
Eccomi dunque a fare outing sugli imbarazzanti retroscena:
1) Essendo finite le spugne, ai rifornimenti tutti si versavano in testa le bottigliette d’acqua per rifrescarsi. Nella calca, però, io ho preso senza accorgermene una bottiglietta di integratore…
2) Causa equivoco di cui al punto 1, mi sentivo LEGGERMENTE appiccicosa. Per fortuna, poco dopo, i vigili del fuoco rinfrescavano i corridori con gli idranti: sono rimasti un po’ perplessi quando hanno visto una tizia che, anziché attraversare il getto d’acqua, ci si fermava sotto facendosi una specie di doccia.
3) Primo pensiero dopo il traguardo: “Fantastici questi francesi; e che coraggio! Guarda quanti volontari schierati all’arrivo per massaggiare i piedi dei partecipanti!”. Non ho approfittato di quello che ritenevo un servizio supplementare e sono stata rincorsa da uno dei volontari mentre mi portavo via il chip legato alla scarpa.
Che ci volete fare, sarà l’inesperienza…:-))
ma allora sei tu a spargere voci strane e la confusione totale tra i giudici di gara!
Svèlati infine, donna o uomo?
Franz
Innanzitutto alla Nannetti che porta a casa una medagliona fantastica e nemmeno lo dice :-) BRAVISSIMISSIMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eppoi al Comparellone che trova subito una nuova compagna di corse e per giunta molto piu' brava ... Uffa! :-))))
Un abbraccio grande