Manipolo TRI-ROAD in terra ligure il 1° agosto

E bravo anche al TriRoad Sandro Bucovaz che ha chiuso l'Ironman di Regensburg in 12h57'58".
W il TriRoad

E bravò a Paolo 'lampredotto' Marini, anche quest'anno finisher nella dura prova dell'Alpe d'Huez (2,2 + 115 + 21): 345° su 792 arrivati, tempo 8h07'27". Chapeau!

Ed eccomi qui, ad ammorbarvi con i miei racconti da neofita. Reduce dalla delusione di Lecco (la gara su cui avevo incentrarto la mia preparazione - e vi prego di non ridere!!) Genova, su suggerimento di Bruno era stata eletta gara di riparazione nel mio personale programma. Ritorno a Genova dopo tanti anni in una magnifica giornata di sole. Prima bella sorpresa: la "base" della gara e' proprio in un bel posto - parcheggio all'ombra e spazioso, vicinissimo alla zona cambio, percorso del nuoto in acque riparate e tranquille, ma, soprattutto, ambiente rilassato che mi aiuta a gestire l'ansia del secondo debutto (dopo la gioia di Gaggiano e la delusione di Lecco). Primo dilemma: muta si o muta no? Dopo un rapido consulto con gli altri road decido per la muta, visto che Massimo non ha dubbi. Questa volta sono concentrato sugli occhialini (a Gaggiano erano rimasti sulla fronte...). Partenza scaglionata, naturalmente sono nell'ultimo scaglione. Entro in acqua, occhialini ok. Qualche discussione con il giudice di partenza (che si seniva un po' mossiere al palio di Siena..) E via! 10 bracciate, 20 bracciate, controllo la direzione... Troppo a sinistra! Ma non ero quello che tirava a destra?? Correzione e via ancora qualche bracciata e mi sento bene, sono certo che faro' un buon tempo, controllero' appena fuori... No! Ho dimenticato di far partire il cronometro!! Amen, via veloci, doppiamo il molo interno ... Ahi! La prua di una barca! Ma ormai sono arrivato. Vengo strappato fuori dall'acqua (ci tenevo a uscire da solo) e corro alla zona cambio dove ingaggio la ormai consueta lotta con il mostro marino (la muta). Mentre lotto passano Bruno e Attilio. Salgo in bici e subito sono sui pedali per salire sulla sopraelevata (che doveva essere in piano). Mi attacco alla ruota di un tipo con cui tento di giustificarmi (prendo il mio socio davanti e poi mollo). Effettivamente prendo Bruno e insieme ci accodiamo al tipo che viaggia a 40km... Il tempo di gioire per il ritmo che Bruno mi istruisce su come si corre in gruppo (training on the job). Formiamo un treno di sei ciclisti, in verita' un po' indisciplinato, nonostante le istruzioni impartite da Bruno e viaggiamo spediti verso la frazione a piedi (chiuderemo i 21,5km alla media per me folle di 36km/h). Ed eccoci pronti per la frazione a piedi. Io esprimo le mie perplessita' a Bruno che mi incoraggia dicendomi che la correremo insieme (e mi molla praticamente in zona cambio). Mentre esco dalla zona cambio vedo arrivare Attilio, lo incoraggio con tutta la voce che ho (praticamente un sussurro) ma forse esagero, perche' dopo 200 metri mi prende, mi saluta e se ne va... Per il resto ricordo una mezz'ora (27 minuti per la precisione) di sofferenza sotto il sole a piombo in una cornice di gente in costume, ombrelloni e barche a vela. Ci diamo il cinque con gli altri road che gia' sono sulla via del ritorno e finalmente, dopo un po' arrivo anch'io. La giudice d'arrivo mi vede arrivare (appunto) e grida "numero 207"! Io le sorrido, grato per aver annunciato al mondo che c'ero anch'io, felice per l'importanza che mi dava... E mentre ancora sorridevo la giudice aggiunge "AMMONITO! Body aperto!"
grazie a tutti per la bella giornata, grazie a Bruno per i cambi nella frazione in bici ma soprattutto grazie a quei genovesi che, alla fine della salita del tratto in bici (che doveva essere pianeggiante) ci hanno lungamente applaudito.
Alla prossima!
Giuseppe

Nella sezione FOTOTECA, pubblicate le foto della gara dei ROAD

Oramai non ci si riesce più manco a seguire... EVVIVA!
Bravi a tutti.. e che bello domenica mi aggrego alla massa in viaggio verso Tarzo!