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Re Stelvio 2010 - “Passeggiando in bicicletta...”

Inserito da Franz.Rossi il 15/07/2010 alle 23:32 nella sezione triathlon

“...pedalare senza fretta la domenica mattina”, canta Cocciante.

Come mi e' venuta l'idea di iscrivermi alla Re Stelvio in bici?
Il debutto nella multidisciplina a Gaggiano ha risvegliato la mia passione sopita per la bici “pedalata”, e non solo per il ciclismo da salotto del “Giro all'arrivo”, e complice l'iscrizione di UltimoKilometro alla Re Stelvio Mezza Maratona... mi son trovata a cliccare SUBMIT.
Solamente DOPO mi rendo conto che mancano meno di 3 settimane e che la mia preparazione in bici ammonta a una manciata di kilometri, e per di piu' in pianura!
Ormai la frittata e' fatta, perche' non provarci? Mal che vada se proprio non ce la faccio giro la bici e scendo.
Giusto per mettere un po' in pace la coscienza mi lancio in ben 4 uscite di una sessantina di kilometri ciascuna, e su consiglio del papa' (ex corridore) di una mia compagna di scuola mi ritrovo a fare le ripetute su un paio di salitelle dalle parti di Turbigo, una buona palestra per iniziare, ma in confronto allo Stelvio son poco piu' che 2 cavalcavia!

Arrivati a Bormio, dopo aver ritirato il pettorale e il pacco gara, temendo decisamente la discesa piu' della salita, decido di portare l'auto in cima al passo per il rientro del giorno dopo; partiamo quindi nel tardo pomeriggio con auto staffetta e nipotini entusiasti al seguito.
Cerco di guardare con distacco i tornanti che dovro' affrontare il giorno dopo, arrivati in cima tira una bufera gelida; una bella cioccolata calda e' quello che ci vuole, tanto per domani danno bello.
Lasciamo l'auto al parcheggio e poi rientriamo alla base, perche' devo ancora controllare che la bici sia a posto e soprattutto gonfiare le gomme.
E qui viene il bello.

Il pre-gara comincia a prendere una piega degna di una situazione tipo “Fantozzi e Filini al Giro d'Italia”.
Cerco la mia bella pompa con manometro portata da casa, ma dov'e'?!?
Ovvio.
Nel bagagliaio dell'auto.
In cima allo Stelvio.
...panico...
Fortunatamente ho sempre nello zainetto una pompa di quelle microscopiche di emergenza!
Ma non finisce qui.
Mentre gonfio la ruota anteriore, si rompe la valvola!

...ppffssssttt...
...niente panico...
...ho una camera d'aria di scorta!
Gia'... ma le ruote sono due!
E nella migliore tradizione fantozziana... parte anche la valvola della ruota posteriore.
...ppffssssttt...
Da non crederci.
...adesso si' che sono a piedi!

Guardo l'orologio. Ore 19.25, impensabile riuscire ad arrivare da Premadio a Bormio in tempo per trovare un ciclista aperto.
Ho il morale a terra, che figura ci faccio con i nipotini se non riesco nemmeno a partire?
Durante la serata cerco di farmene una ragione, coltivando pero' la remota possibilita' di trovare aperto la mattina dopo il negozio di bici che si trova proprio di fronte alla partenza ufficiale della salita.

Domenica mattina abbondante colazione all'alba, mi preparo come se dovessi partire, carico Tiffanyssima in auto e con Ultimokilometro mi avvio alla partenza. Con la gomma a terra!
Sono le 7.30, la partenza e' alle 9.30, vuoi che tra piu' di 1500 ciclisti non riesca a trovare un'anima pia che mi vende una camera d'aria?
E qui il colpo di fortuna. Per una strana coincidenza, il titolare del negozio “Bike & Ski” sta aprendo per prendere il gonfiabile che gli organizzatori gli hanno lasciato in custodia; gli spiego il caso disperato e lui gentilissimo fa uno strappo alla regola e non solo apre la cassa fuori orario e mi vende la camera d'aria, ma mi sistema la ruota e verifica anche il cambio.
Un uomo un mito!

A questo punto non si fanno prigionieri. Di non arrivare in cima non se ne parla nemmeno, perche' quando Marco e Giorgio chiederanno “Zia Noemi sei arrivata in cima?” la risposta dovra' essere SI'!!
Saluto UltimoKilometro e mi dirigo nell'ultima griglia di partenza, quella della Cicloturistica.
L'attesa e' lunga ma l'atmosfera e' di festa e siamo una marea.
Lo speaker scandisce le partenze delle varie categorie: primi gli skiroll, poi i podisti, poi la ciclistica competitiva e infine e' il nostro turno.
Il “clack” di piu' di 1500 tacchette che si agganciano sul pedale quasi in contemporanea e' emozionante.

Parto ovviamente tranquilla, i primi kilometri fino ai Bagni Vecchi mi sembrano gia' abbastanza impegnativi, penso “se fossi di corsa, a questo punto avrei gia' preso il viottolo che porta alle terme, altro che salire”; finalmente comincio a carburare e a tenere un ritmo lento ma regolare.
I primi tornanti (in tutto saranno 34...) sono una piacevole sorpresa, meno faticosi del previsto, il che, oltre al fatto di non pedalare mai da sola e di avere ancora molti ciclisti dietro, mi da' ancora piu' carica.
La giornata e' perfetta, sole e cielo limpido, e la natura intorno e' al massimo dello splendore. Mi guardo intorno e la fatica quasi non si sente.
L'organizzazione e i ristori lungo il percorso sono ottimi. Il tratto “delle gallerie” e' quello piu' faticoso, sale costantemente e non molla mai, e vedo di fronte a me i famigerati tornanti “del Braulio”.
Mi dico: “Dai, forza! Se arrivi in cima ai tornanti del Braulio e' fatta, poi spiana.”
E cosi' e'.

Fino alla Quarta Cantoniera si tira un po' il fiato, mi fermo all'ultimo ristoro, ormai mancano “solo” 4 km ma sono i piu' duri, l'aria e' rarefatta e la pendenza sale di nuovo.
Fin qui ho pedalato benino, ora pero' le gambe fanno fatica a girare,e perdo ogni speranza di stare entro le 3 ore. Gli ultimi 10 tornanti sono interminabili, mi fermo spesso e ogni volta ripartire e' sempre piu' difficile.
A 500m dal passo mi attende UltimoKilometro, che ha gia' da un bel pezzo terminato la sua fatica migliorando il suo personale sulla gara di ben 4 minuti!!
Tiro fuori le ultime energie e un sorriso per la stampa, ultima curva, -200, -100... e' fatta!
3 ore e 29 minuti di fatica e divertimento puro!

Il ristoro finale non smentisce le aspettative, ottimo e abbondante. Un bel panino col salame me lo sono proprio meritato!
E' stata veramente una bellissima esperienza, non avrei mai pensato di riuscire ad arrivare in fondo e soprattutto di divertirmi.
Ovviamente appuntamento al prossimo anno, con piu' allenamento, con l'obiettivo di migliorare il tempo e... un'adeguata scorta di camere d'aria!

Noemi “Grimpeur”

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Commenti
  • artiglio 16/07/2010 alle 09:27:54 rispondi
    Ottimo "Grimpeur-e"
    Adesso sei attesa a Lecco, in 5^ batteria...
    dopo quello che hai fatto, sarà una passeggiata!
  • saracche 16/07/2010 alle 11:58:32 rispondi
    grandissima
    Noemi, mi hai fatto venire voglia di provarci...
    bellissimo racconto e complimenti per l'impresa..
    angy
  • ultimokilometro 16/07/2010 alle 12:32:39 rispondi
    un grazie al triathlon.
    Solo un paio d'anni fà chi avrebbe immaginato mia moglie scalare in bici lo Stelvio? Attraversare lo stretto di Messina (...o circumnavigare a nuoto Capo Horn ;-) ) quello si. Correre una maratona, forse anche quello me lo potevo immaginare. Ma che si appassionasse alla bici da corsa, lei che amava la mountain bike, e che scalasse lo Stelvio, quello proprio no!
    E invece grazie al Triathlon anche questo è successo.
    Che bello ^__^.

    Brava, che grinta!



  • Tortellone67 16/07/2010 alle 13:59:51 rispondi
    Brava Noemi ....
    ... e l'anno prossimo vedremo di essere più numerosi al tuo fianco!!!!!
    Ci vediamo a Lecco ...
    Bruno exgambadilegno Tortellone
  • Morg@na 16/07/2010 alle 15:20:58 rispondi
    Il prossimo anno...
    ...Angelina e Carletta non avete scuse! Vi voglio vedere alla partenza in piazza V Alpini!

    Morg@na

    ps. ...domenica 18 ci sarebbe una manifestazione analoga da S. Antonio Valfurva al passo Gavia... mannaggia son gia' iscritta a Lecco, altrimenti...
  • angelindo 16/07/2010 alle 17:05:11 rispondi
    bella noemi. ma su poi ti sei fatta un cicchetto di rosso?
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