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Gran Trail Valdigne buona la prima !

Inserito da Franz.Rossi il 15/07/2010 alle 17:16 nella sezione cross & trail

Ciao,
avevo programmato fin dall'inverno di partecipare a questo trail che cade a meno di un mese e venti giorni dall'UTMB: ormai è tempo di cimentarsi sulle salite vere, di allenarsi a camminare in salita e a correre in discesa e resistere nei piani.
Condivido il viaggio con Paolo tra racconti di gare e speranze future e con calma raggiungiamo Morgex.
La scelta di partire e arrivare a Morgex a differenza di passate edizioni si rivelerà molto azzeccata; tutti i servizi, spogliatoi, docce, area riposo, area ristoro sono a portata di mano vicini tra loro e alla partenza e all'arrivo.

Il menù di giornata propone quattro montagne di 2500 mt: pronti via dopo il lancio dell'andatura in piano fino a Pre Saint Didier si sale al Colle Croce non prima di aver ammirato il bellissimo lago di Arpy, occhio azzurro intensissimo sotto il sole cocente.
La Thuile al km 23 e il suo ristoro ben fornito, è presto raggiunta e sulla seguente salita al Col dell'ARP caldo e primi segnali di stanchezza si fanno sentire.
Ma ecco improvvisa la nube di Fantozzi; nella discesa verso Courmayer il cielo si oscura, i primi tuoni annunciano una vera e propria doccia a catinelle e quindi bagnato dalla testa ai piedi entro in poco meno di sette ore al ristoro del paese.
Qui il momento è topico: sotto il tendone riservato agli atleti per ristorarsi si ammassano anche amici e parenti che riducono lo spazio.
Tra urla degli organizzatori, spintoni riesco a mangiare un piatto di pasta e soprattutto mi cambio la maglia e indosso la giacca impermeabile.

Rinfrancato dal cibo e dai vestiti asciutti, è ora di affrontare il Lycony.
Ci vogliono due ore e trenta di marcia forzata, intanto cessa di piovere, per avere ragione degli 8 km che con un balzo di 1400 mt di dislivello ci portano alla cresta.
Incredibili le pendenze dell'ultimo canalino roccioso che ci porta fino al ristoro volante sistemato anche in questa occasione in maniera magistrale dagli organizzatori.

Lo spettacolo di un altro lago ancora con vaste porzioni di superficie di ghiaccio e ampie zone d'acqua visto dall'alto della cresta nell'incerta luce del tardo pomeriggio, rimane impressa come una delle immagini più belle di questo trail; effetto fiordo norvegese!
Ora si scende, finalmente si torna a correre; sono insieme a Federica e un altro corridore e lasciamo andare il passo nei saliscendi e traversi che ci portano all'imbocco della valle seguente in località Planaval.
Facciamo i conti, km 62 percorsi, 25 km all'arrivo, di cui ben 19 dalla cima della Fetita all'arrivo sono discesa o piano.
Si fà notte e l'ora della pila e anche il corpo inizia ad assestarsi, si beve meno, lo stomaco tende a sistemarsi;è l'ora in cui la distanza diventa ultra e il runner diventa ultrarunner, è, lo devo confessare la mia ora.

Riparto di buona lena nel fondovalle raggiungo Marco e Cristina sule prime rampe del sentiero che ora costeggia un impetuoso torrente che con fragore precipita a valle.
Sono tonico sulla salita dove non mi fermo mai e alla luce di un fuoristrada sistemato in cima ci si avvia ad un tratto di tranquilla strada di alta montagna.
Dopo una baita con nuovo ristoro, ci sono gli ultimi 400 mt di dislivello che conducono alla Testa Fetita; è buio pesto ma la montagna è punteggiata dalle lucine catarifrangenti che a distanza regolare segnano la via.
Il sentiero sale sulla cresta che va stringendosi, sembra di essere sospesi sul vuoto , buio sopra e buio ai lati, concentrazione massima a dove si mettono i piedi, sguardo attaccato ai segnavia luminosi. Uno strano effetto di piani fà si che le lucine sul sentiero sembrino continuare nel buio fino al cielo che intanto si è popolato di stelle.
Un faro giallo intermittente annuncia la nuova vetta; qui si beve di nuovo e poi via finalmente si scende a valle perdendo quota in maniera sensibile.
Sono 12 km di discesa fino a LaSalle e sono anche 12 km di completa solitudine non supero nessuno, nessuno mi supera; passo regolare, evitando il bagnato e le pietre. Comunque si è di nuovo in maniche corte, l'aria e di nuovo fragrante.
Dopo gli ultimi tornanti del sentiero che non sembra finire mai di scendere, finalmente un rettilineo piano asfaltato che immette nel paese di Lasalle e qui, improvvisamente Federica mi rimonta con passo leggero e regolare: non solo mi pianta pure in asso accompagnata da Paolo che ha terminato la sua fatica da due ore e fresco come una rosa ci è venuto incontro in bici.
Complimenti a tutti e due; grandi atleti road da trail!
Questi ragazzi faranno delle belle cose; la gioventù li assiste.
L'ultima ora di gara è sempre la più bella; gli ultimi 5 chilometri sono facili saliscendi a mezza costa nel fondovalle per un facile sentiero che ci porta a Morgex.
L'arrivo ripaga di ogni fatica e mi godo una bella chiaccherata sorseggiando birra e coca seduti dietro il traguardo con Paolo e Federica.
Dietro arrivano in breve anche Cristina e Marco che, correndo da pochi anni hanno già tempra e tempi di tutto rilievo.
Tre ore di riposo e sono sul traguardo ad aspettare mister ultra Paolo Valenti che arriva sempre.
Ho corso in 16 ore, avendo buone sensazioni; UTMB la sfida è lanciata, arrivo.
STEFANO

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Commenti
  • paulrunner 16/07/2010 alle 13:10:09 rispondi
    Bravo Stefano
    Hai descritto molto bene una gara abbastanza dura ma molto bella: ai complimenti per la gara devo aggiungere anche quelli per avermi riportato sano e salvo fino a Milano guidando tu la macchina...

    Paolo Valenti
  • enrico.grimaldi 17/07/2010 alle 19:01:17 rispondi
    Complimenti Stefano !
    ....per la tua gara e il bel racconto!
    Ci metto anche un pizzico di...sana e sportiva invidia !

    Enrico "diesel" Roadtrailrunner
  • marcocry 10/08/2010 alle 17:05:41 rispondi
    Si, è stata veramente dura !!!
    Ottima descrizione, manca l'aspetto della sofferenza molto superiore alle precedenti edizioni pr il caldo di Morgeux e lo spostamento delle salite e discese più "toste" alla fine del percorso (quando di solito sono all'inizio). Cmq è andata bene, è stata una bellissima esprienza naturalistica e tecnica come semrpe ci riserva la GTV, ma sopratutto - come giustamente ricordi - un allenamenti ideale per la CCC, TDS, UTMB, LPTL, GTG, e chi più ne ha più ne metta !
    Auguri di buone Feste e ci si vede intorno al Monte Bianco !
    Marco
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