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Il cammino degli abati porta il podio per i Road

Inserito da Franz.Rossi il 03/05/2010 alle 07:39 nella sezione cross & trail

La settimana scorsa eravamo in oltre 20 al trail del monte Fenera, questo weekend del primo maggio, invece, una squadra ridotta ha partecipato alla The Abbots Way, una gara che si sviluppa tra Pontermoli in Toscana e Bobbio nella vicina Val Trebbia (sopra Piacenza).

Come dicevo alla partenza eravamo in sei, divisi tra due delle tre formule possibili: Cristina Tasselli e Marco Mori e Piermario Sasso sulla tappa unica da 125km (5500 D+), Stefano Giannetti, Enrico Grimaldi ed io sulla più ragionevole doppia tappa (65km sabato, 60km domenica).

Le classifiche non sono ancora disponibili, ma all'arrivo i primi posti erano già stati assegnati.
E posso dire che Cristina Tasselli è arrivata terza assoluta tra le donne (con il tempo stratosferico di 18 ore e 50), accompagnata da Marco che con lo stesso tempo si è piazzato quindicesimo tra gli uomini.
Nella gara a due tappe, Stefano Giannetti ha corso una seconda tappa eccezionale, guadagnando la quinta posizione assoluta.

E' una gara complicata da un punto di vista della logistica: bisogna lasciare la macchina all'arrivo a Bobbio e da lì con dei pullman ti portano alla partenza.
Venerdì un intoppo, con il primo pullman che buca per ben due volte. Risultato alcuni concorrenti (tra cui Stefano e Piermario) arrivano tardi a Pontremoli.
La mattina sveglia all'alba, consegna delle borse alle 5:30 e poi partenza alle 6.
Il meteo prometteva pioggia, ma siamo stati graziati.

Si partiva tutti insieme: la tappa unica da 125, la prima delle due tappe da 65 e i twin team che correvano le due tappe da 65 ma dividendosi la distanza tra due componenti del twin team (30+30).
Alcune centinaia di trailer prendevano così le strade del cinetro di Pontremoli e risalivano la via Franchigena verso Borgotaro che sarebbe stata la prima tappa (dopo 32km con il cambio dei twin team).

La cosa negativa dell'intera gara è la grande quantità di asfalto (resa maggiore anche da una deviazione forzata di 12 km su asfalto a causa dell'impraticabilità del monte Lama per maltempo).
Ma per il resto è stato un gran bel weekend.
Il primo giorno si correva tranquilli, sfruttando la compagnia di chi dovendo correre i 125 era partito a ritmi ragionevoli.
Lasciato a BorgoTaro gli staffettisti abbiamo proseguito (con i secondi staffettisti che con le gambe fresche ci hanno ben presto seminato) passando tra boschi davvero selvaggi. La Lunigiana ha come caratteristica proprio il suo essere selvaggia e poco "abitata" dagli uomini.
Giunti intorno al 55esimo si vedeva da lontano il castello di Bardi ergersi dal fondo valle. Uno spettacolo se non fosse stato che l'ultimo km della prima tappona era la salita al castello che ha succhiato via le ultime stille di energia.

Rientrati in un agriturismo in un paese famoso perché citato da Paolo Rumiz nel suo La legenda dei monti naviganti come il paese dove finisce il mondo, mangiamo in compagnia di Geppetto un personaggio curioso, che intrattiene i clienti della trattoria vestito di un camice bianco e prima di andare a dormire ci riscaldiamo nella sala dell'agriturismo ai ciocchi della stufa legna, accompagnando il brugnolino (un liquore tipico della zona) ai racconti di Lazzaro 83enne proprietario dell'agriturismo, autista di corriere e poi emigrante a NewYork a seguito della sorella...

La mattina dopo il cielo è plumbeo, nella notte dev'essere scesa un po' di pioggia e l'umidità nell'aria è altissima.
La sveglia è suonata alle 6, non ho dolori alle gambe e nel complesso ho voglia di correre. Andiamo alla partenza proprio dentro il castello di Bardi e incrocio prima Stefano che è contento della prestazione del giorno prima e si sente in forma anche per la gara del giorno, e poi Enrico che il giorno prima ha chiuso nelle 14ore del tempo massimo dopo aver sbagliato strada ed essersi attardato con un concorrente tedesco in difficoltà.
Non abbiamo notizie dei 3 125isti, se non che Piermario era transitato verso le 19 del giorno prima. Con un po' di mal di schiena ma sereno d'animo come solo Piermario sa essere.

Ripartiamo. Dopo la deviazione su asfalto si ritrova il sentiero e si torna a viaggiare a ritmi da trail.
Le gambe fanno fatica ad andare, la fatica accumulata il sabato presenta il conto. E sono solo al 15esimo chilometro.
Poi mi faccio prendere dai paesaggi e dalla compagnia e scolliniamo sulla prima salita lunga della giornata. Da lì sarà discesa fino a Farini, dove ci sarà il cambio di frazionsita della Twin Team.
Dopo Farini e due km di asfalto lungo la ciclabile sul fiume, inizia la salita più dura. Con l'umidità mi sembra di sudare il doppio. Si sale costantemente fino a quota 900 dove al ristoro c'è uno degli organizzatori che ci incita a proseguire fino ai 1200 metri del pianoro in vetta.

Si scende, in lontananza a un paio di km scorgo la tenda bianca della protezione civile. So che lì c'è un ristoro caldo e con il vento che soffia e la maglia sudata rimango indeciso se cambiarmi o se proseguire.
Opto per la seconda scelta e mi rimetto a correre. Ma nelle gambe ho già 110 km e 5mila metri di dislivello positivo. Arrivo stanco al ristoro ma scopro con immenso piacere che c'è del minestro caldo. E' un toccasana, riparto al volo e affronto veloce gli ultimi 15 km complice una bella discesa.

All'arrivo a Bobbio si passa il grande ponte romanico a tre arcate che attraversa il Trebbia. C'è una grande confusione nel paesino perché la locale squadra di calcio è stata promossa (almeno immagino che festeggiassero quello).
Passiamo una stretta via del centro e una trentina di ragazzi con indosso la magglia verdenera della loro squadra sta correndo nell nostra direzione urlando. Al nostro passaggio si dividono in due schiere ai lati della strada che riceviamo il più bel benvenuto che potevamo immaginare.
Dietro l'angolo il traguardo dei 125km.

E anche questa è fatta
Buone corse
Franz

tappa unica da 125km
atletatimepospos M/W
Marco Mori18:53:43153
Cristina Tasselli18:53:431613
Piermario Sasso28:57:327566


doppia tappa 65+60km
atletatappa 1tappa 2timepospos M/W
Stefano Giannetti8:31:276:50:3418:53:4355
Franz Rossi10:55:589:20:4320:16:413936
Enrico Grimaldi14:15:0611:36:4925:51:555954


PS ricordo a tutti i prossimi tre appuntamenti con le conferenze trail:
  • giovedì 6 maggio ore 20 presso la Casa delle Culture del Mondo in via Natta 11 (di fronte a M1 Lampugnano) organizziamo una serata con Pietro Trabucchi dal titolo La montagna come laboratorio per allargare i propri limiti
  • giovedì 13 maggio presso la sede del Road con inizio alle ore 21, Max Marta ci racconterà e ci farà vedere le immagini della sua Marathon des Sables
  • giovedì 10 giugno sempre alle 21 e sempre presso la sede del Road, sarà la volta di Stefano Giannetti che ci proporrà alcuni ricordi tratti dal suo vastissimo album di trailer

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Commenti
  • Ignazio 03/05/2010 alle 10:42:38 rispondi
    Grande Franz!
    ..e grandissimi tutti i Road partecipanti.
    Siete troppo avanti!!!!!

    ciao
    ignazio
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