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IL GRAN BALLO DEL DEBUTTANTE A RIVERGARO
Inserito da Franz.Rossi il 20/04/2010 alle 15:38 nella sezione triathlon
Per i miei 18 (+35) anni ho deciso di debuttare con un gran ballo in società. Società del duathlon, per la precisione.
Timori, titubanze e rossori sono presto superati grazie a una energica manata di Giorgio Alemanni e Attilio che, gran maestro di cerimonia, invia una lista di cose da fare/portare/non dimenticare.
Dato il mio alto lignaggio scelgo naturalmente il palcoscenico più importante: gli italiani a Rivergaro, dove giungo in compagnia di Renata, la mia freschissima fidanzata tra tutte le bici da corsa.
(Ahimè non illibata, mi è stata infatti imprestata da un amico... cose che capitano).
Rinfrancato da altri debuttanti e dalle mie due damigelle d'onore (alias Giovanni Quieti e Antonio Dua-Brillo) cerco di capire cosa occorra fare e sono sorpreso dallo sparo, quando madamigella Giovanni s'invola.
E' il momento della tremarella che prende prima del gran ballo.
Ma Giovanni è un fenomeno, non c'è tempo di tremare che già arriva, mi tocca con grazia e parto anch'io. Com'è andata?
Per la prima parte di corsa tutto bene. Poi la zona cambio e partono le danze.
I primi passi di danza sono titubanti (poi sarò criticato per questo dal capitano ma, lo prometto, imparerò).
Finalmente io e Renata ci capiamo, ci abbracciamo, partiamo.
Ahimè dopo un soffio la salita: dove il ballo è quello della mattonella, nel senso che staccarsi dalla mattonella richiede sforzo titanico.
Poi migliora in più languidi ritmi fino al tango dei tornanti dove l'abbraccio tra me e Renata diventa meno umano e più animalesco.
Cuore in gola che poi, per fortuna, torna al posto.
Meno male che finisce anche la salita e godiamo in discesa i ritmi indiavolati del rock più duro, che prediligo. I figurati amplessi si ripetono per tre giri: arrivo in zona cambio e qui la sorpresa.
Non riesco a staccarmi da Renata, il ballo è stato folle e totale.
Non mi si slaccia il casco, cadono gli occhiali: avevo sottovalutato l'addio, dopo un'esperienza così intensa.
Mi riprendo. E via di corsa, dove finalmemte riesco pure a superare qualcuno. Arrivo e, con un inchino, tocco damigella Dua-Brillo, che parte a razzo.
Che dire? Viva soddisfazione e puro divertimento, distillato doc.
Infine i ringraziamenti a tutti quanti e in particolare a Fabio che la sera del giovedì ci aveva detto, con tanto di power point, come si devono trattare le fidenzate: bisogna lavarle prima e dopo il ballo!
Ciao a tutti e W il Road!
Mauro

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un bellissimo racconto. Mi piace 'sta cosa della fidanzata prestata dall'amico.
Eppure conosco davvero persone che si arrabbiano di più se gli tocchi la bici che la fidanzata...
Franz
ps x Sara: sto scherzando, non si capisce? :)))
WilRoad!
Bel pezzo, davvero, e soprattutto complimenti per l'esordio nella triplice, adesso vedrai che ci prenderai sempre più gusto...
Attilio
Lorenzo