Lago Maggiore Half Marathon, un'altra storia

In colpevole ritardo il mio racconto di questa bellissima giornata e gara..
Oops, mi sono gia` tradito, con una sola parola. Cerchiamo di aggiungerne qualcun'altra..

Ci troviamo al XXV Aprile, quasi puntuali, e partiamo insieme, arrivando tutti in rigoroso ordine sparso.
Ma non ci lasciamo impressionare, e troviamo comunque posteggio in posizione favorevolissima.

Prendiamo una dose di freddo ottima e abbondante in attesa del battello che ci porta da Stresa (l'arrivo) a Verbania, e la preoccupazione in me sale.
Ma ormai siamo in ballo, si balla. Se non altro la neve annunciata non si vede, anzi il tempo pur velato sembra migliorare.
Ci mettiamo d'accordo: davanti cinque mostri (di bravura, che avevate pensato?): Simone Valmori, Stefano Scala, Andrea Moire, Fabrizio Bernardi e Pierpaolo Petrosino, io che sono al debutto imploro il supporto di Walter Valli, che con la sua consueta generosita` accetta di aiutarmi.
Le ragazze non sono da meno e organizzano un trenino rosa che si rivelera` molto efficace.

L'organizzazione si dimostra ottima: Verbania e` completamente chiusa al traffico, il deposito borse e` ben organizzato, il percorso attraversa angoli davvero belli.
Ma non c'e` tempo: pronti via, nelle gabbie di partenza.
2400 partenti, dal rumore non si sente nemmeno lo sparo.
Ma si corre. Prima salitella in citta`, poi una discesa infinita (e Walter che mi raccomanda di non strafare), e poi il lungolago, e in un baleno e` passato il quinto chilometro e la prima mezz'ora, si ripassa vicino alla linea di partenza e ci si incammina sulla strada verso Stresa.
L'attraversamento del fondo Toce e` piuttosto piatto e noioso a parte alcuni simpatici siparietti di tifosi, e poi inizia il ballo vero: salite e salitelle che spezzano il fiato, seguite da discese di 2-300 metri che non aiutano per niente. Le energie iniziano a calare ma la concentrazione no, Walter mi sostiene e mi aiuta a tenere un ritmo regolare, ogni tanto si riesce anche a scambiare due parole.
Al diciottesimo ci passa Stefano Finizio, con un passo che fa sembrare incredibile che abbia avuto una crisi.
Ma si continua, e c'e` l'ultima salita, la piu` lunga e pesante. Passiamo il VIP della gara (l'inossidabile Linus) e poi l'ultima discesa.
Ho ancora un po' di energia, cerco di allungare il passo e ce la faccio. Walter tiene il ritmo ma non accelera, mi incoraggia a andare.
Sono in dubbio, non mi pare bello andarmene dopo che ha impostato la gara per aiutarmi, ma alla fine mi decido e vado; sprint, arrivo.
Guardo il cronometro, muoio.
Di fatica, ma anche di contentezza: 1 ora 37 alto, due minuti buoni meglio di quello che mi ero posto come obiettivo per il mio debutto, obiettivo che gia` sentivo come ambizioso.

Ci ricompattiamo dopo l'arrivo, chi era davanti e chi arriva dopo poco, e recuperate le borse andiamo a mettere le gambe sotto il tavolo, grazie alla premiata organizzazione Alvazzi-Patakka+Blogger.
Eccellente :)

Una giornata davvero fantastica. Per il mio risultato e per quello di tutta la squadra, con molti PB polverizzati; per la splendida giornata passata insieme, e per la generosita` di Walter in particolare, che e` stato per me Pacer, Allenatore e Curva Road allo stesso tempo.
Un grazie a tutti, e sempre
Ale` Road!
Francesco