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![]() Una Giornata al MaMu - Le Classifiche e i campioni socialiInserito da trullo il 01/05/2017 alle 14:54 nella sezione cross & trail
Si inizia presto, alle 8 zero zero di mattina a tracciare il percorso sui sentieri più impervi della Montagnetta. Gli aguzzini trasportano su e giù strumenti di tortura come birilli, frecce, cinesini, colini con cui setacciare la farina, nastri. Ci vuole un’ora e mezza per disegnare “dal vivo” quello che era nella mente sadica degli ideatori del Trofeo Massari-Musolino, la gara dedicata ai nostri due indimenticabili soci e il nostro Campionato sociale di Corsa in Montagna. Gli iscritti non sono poi tanti, siamo in 40; ma tutti sanno il perché. Chi lo ha corso una volta sa a cosa va incontro e allora magari trova la scusa di un “ponte lungo”, di un infortunio dell’ultima ora, delle scarpe non adatte, della paura di rovinare la preparazione per una gara importante, del gomito che fa contatto con il piede, della mancanza di parcheggio, dell’invasione delle cavallette (si scherza eh). Alcuni non sono mai ripassati dal via dopo il primo giro, altri si sono volatilizzati alla sola vista della “Variante SegrElio”: fatti inspiegabili che succedono solo nel Triangolo delle Bermuda e qui alla Montagnetta di San Siro nel giorno del MaMu. La gara parte puntale alle 10,30, tutti i punti chiave sono presidiati da personale altamente qualificato che accoglie i partecipanti da una parte con un incitamento e dall’altra con un ghigno beffardo di chi sa qualcosa che è meglio che voi non sappiate. Ridendo e scherzando, c’è sempre qualcuno che parte troppo forte, che va fuori giri dopo il primo “muro”, che chiede l’ossigeno in cima alla vetta ma trova solo il fotografo (grazie a Gianni Alvazzi) pronto ad immortalarne per l’eternità il viso stravolto; di qualcuno che sbaglia una curva e trova un fotografo (grazie a Lorenzo Ravelli) pronto ad immortalare l’espressione di chi vede la “morte in faccia”; di chi arriva al traguardo stravolto e trova un fotografo (grazie a Giovanna Cardella) che con i suoi scatti gli ricorderà “del perchè l’anno prossimo non devo più correre il MaMu”. Per la cronaca gli arrivati sono 38 (probabilmente meno di quelli che prestano servizio) sul podio maschile, nell’ordine ci salgono Marco Frigerio, Luca Maestroni e Marco Paggiaro. Sul podio femminile sempre nell’ordine salgono Simona Leone, Elvira Antenucci e Claudia Farini. Purtroppo a causa di un errore nel complicatissimo software utilizzato per il conteggio dei passaggi (leggi errore umano) è stata premiata come terza donna giunta al traguardo Giulia Carbone. Chiediamo scusa sia a Claudia (alla quale verrà riconosciuto il risultato prossimamente), sia a Giulia. Trovate le classifiche con i tempi qui sotto. Infine un grazie grandissimo ai protagonisti veri della giornata: i numerosi volontari che ci mettono sempre tanta passione per preparare e tenere viva quella che, se non si era ancora capito, è la mia gara Road preferita. Viva il MaMu e Viva il Road! MarcoFrig.
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I Protagonisti (Grazie a Giovanna Cardella per la foto)
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